Lui che ci diceva di essere ottimisti perchè eravamo il paese messo meglio,nonostante gli operai tedeschi percepissero il doppio dei nostri ,di non ascoltare i giornalacci e le televisioni occupate dai bolscevichi e dai talebani miscredenti,che le registrazioni con la sua voce erano solo una montatura e una prassi barbarica,e che non era vero che governava a tempo perso, che voleva andare via da questo paese di merda (era lui che era sceso in campo e ancora dopo 17 anni è sempre lì)...Allora dico non siamo veramente al limite della civiltà? dell’educazione?del buon gusto? ormai ricordi del nostro passato, quando l’italia era un paese serio..
Tutto questo non può che portarmi a pensare di essere in pieno regime,come potersene liberare?E sì,anche se fin dall'inizio ho sempre pensato che Berlusconi era entrato in politica per i suoi interessi,e per salvarsi dai processi,all'epoca non avevo immaginato di arrivare a questa situazione,purtroppo...questo è un errore che hanno fatto tanti sottovalutare,spesso infatti la strada che conduce al totalitarismo non sempre si riconosce con facilità e subito.Il totalitarismo spesso non si presenta bene,in alcuni casi addirittura appare moderno e spigliato,compatibile con il sistema che lo ha generato e per questo non viene salutato con sospetto.(non è il caso di Silvio però alcuni sono rimasti fregati).Tale è stato il fascismo, all’inizio,il quale è andato al potere chiamato dal re,vigente lo statuto albertino,mai abrogato;il sistema gli girava attorno adattandosi alle pieghe e agli interstizi.Così pure fu per il nazismo in Germania il quale come noto andò al potere dopo regolari elezioni.
I totalitarismi del secolo scorso impedivano alle persone comportamenti liberi.Il totalitarismo berlusconiano invece assume aspetti nuovi.Anche in questo caso esso non mette in discussione l’attuale sistema in vigore,quello democratico.Non ha preso il potere con la violenza,anzi si richiama al responso delle urne per legittimare se stesso.Non ha limitato la libertà di fare,tuttavia condiziona enormemente il pensiero libero, utilizzando la televisione privata e di stato come veicoli di propagazione di modelli di successo effimeri,basati sull’inganno, la menzogna,il denaro,il sesso,il successo facile privo della componente della professionalità e del sacrificio.Manipola la statistica e l’informazione per rappresentare una realtà falsa, seppure plausibile, ma non reale, ecc.Questo sistema sta uccidendo la libertà dell’individuo,rivoluziona e sovverte l’assetto sociale; addormenta le coscienze e annulla la capacità di pensare cose nuove.E’ un oscuro incantamento che annichilisce a poco a poco tutta la società.Le domande dunque sono.L’Italia ha già raggiunto il punto di non ritorno oltre il quale non è più possibile ripristinare la capacità di discernere ciò che il potere compie in modo lecito,dalle dimostrazioni di uso violento e distorto della legge,che impone il volere di una maggioranza parlamentare che non si pone il dovere di operare per il bene comune?Se la risposta fosse sì(e per me è Sì), allora la sollevazione contro il potere sarebbe legittima,come legittimo fu opporsi al fascismo ed al nazismo?
Vorrei parlare di politica Rita Pani
Ma non sarà certo con l’ironia che verremo fuori dal baratro. La realtà è che c’è davvero bisogno di un’alternativa politica a questo governo di malavitosi e imbecilli. Qualcosa si muove, leggo tra le cronache. C’è un terzo polo che prende forma, e finalmente si plaude a una donna (cito) coraggiosa che si è apertamente schierata contro un ennesimo condono tombale fiscale, che a suo dire avrebbe salvato solo i furbi: è Emma Marcegaglia. E vorrei scrivere di politica. Vorrei almeno provare, anche perché il 15 Ottobre si tornerà a Roma a protestare. La protesta che porta l’istanza dei cittadini in piazza. Le richieste urgenti, quelle che noi sappiamo non possono più aspettare: il lavoro innanzitutto. Il lavoro per garantire il diritto alla vita.
Il problema però è: a chi si consegneranno queste istanze?
Rita Pani (APOLIDE)
Nessun commento:
Posta un commento