23 ott 2011

MARCO SIMONCELLI

Il fatto agghiacciante di oggi ,è noto a tutti gli appassionati di  motociclismo Marco Simoncelli  è deceduto alle 10.56 dopo l'incidente occorso nel Gp della Malesia.La moto del SIC è scivolata in curva e invece di finire fuori pista,è rientrata con Marco attaccato al fianco destro.E così ha tagliato la strada a Edwards che sopraggiungeva e che,con la sua ruota anteriore,ha colpito la testa di Marco.I soccorsi sono immediati,ma Simoncelli arriva in arresto cardiaco al centro medico del circuito.Sul suo collo ci sono evidenti segni del passaggio delle ruote.E l'attesa,la speranza flebile dura poco.Alle 10.56 Marco muore..Certo siamo consapevoli che nonostante si cerchi sempre la maggiore sicurezza in questo sport sappiamo che nel mondo delle corse a due ruote,purtroppo,deve essere messo in conto.Si,perchè il motociclismo è uno sport pericoloso in cui la la fatalità e quindi la tragedia esiste.Non è la prima volta,purtroppo!!! Io non sono un grande appassionato di motociclismo e non ho la competenza per giudicare sia l'incidente che il Simoncelli motociclista,però ho sempre avuto molta simpatia per questo ragazzo dal suo accento romagnolo,con la sua testa di capelli incontrollabili e quella sua ironia genuina..Ciao Marco
BIOGRAFIA MARCO SIMONCELLI
Marco Simoncelli nasce a Cattolica (Ravenna), il 20 maggio del 1987.Comincia a correre a 7 anni con le minimoto nella sua città; a 12 anni è proclamato campione italiano, così come nel 2000, anno nel quale gareggia per il titolo europeo conquistando la 2° posizione. A 14 anni prende parte al Trofeo Honda NR (sale in 2 occasioni sul podio) e al campionato italiano 125 GP.
Nel 2002 è campione europeo classe 125cc e lo stesso anno, dopo un buon apprendistato a livello nazionale ed europeo, debutta nel Motomondiale 125cc come wild card e conquista la 13° posizione all'Estoril.Il 2003 lo vede impegnato per la prima stagione completa del Campionato del Mondo e conclude 6 gare in zona punti, tra le quali spicca la 4° posizione ottenuta a Valencia in una gara molto combattuta.Il 2004 è per lui un'annata difficile e gli riserva sensazioni contrastanti. La sua capacità di gestire al meglio la moto sul bagnato gli permette di trionfare a Jerez - dove firma pole e vittoria nonostante l'insidioso tracciato, letteralmente inondato dalla pioggia - e di confermarsi specialista sul bagnato a Brno, dove guadagna la pole in una sessione di qualificazione accompagnata da condizioni critiche.

Ma è un'annata segnata anche da cadute e inconvenienti, che non gli permettono di superare l'11° posizione della classifica generale.Il team NoCable.it Race lo ingaggia per il 2005, sperando di vederlo sempre tra i primi della classe.(motogp.com). Vince un altro gran premio a Jerez, il suo circuito preferito, e sale in tutto sei volte sul podio, ma pur lottando sempre per le posizioni di vertice, esce dalla lotta per il mondiale già a metà stagione, poiché ormai fatica ad adattarsi alla sua Aprilia 125 visto la notevole altezza (è uno dei piloti più alti di sempre nelle moto e pesa 72 kg), ma chiude comunque al quinto posto. La stagione successiva passa in 250, alla guida della Gilera, scuderia dove milita tuttora con l'altro italiano Roberto Locatelli e con capotecnico Rossano Brazzi, già tecnico di campioni come Valentino Rossi e Marco Melandri, il quale però si ammala dopo le prime gare lasciando Marco senza una vera "guida" durante tutta la stagione. L'anno successivo, il 2007, l'Aprilia toglie a Simoncelli la moto ufficiale e gli affida una Aprilia sempre nel team Metis Gilera, ma gestita tecnicamente da Aligi Deganello. È una stagione avara di risultati, ma nella quale Marco cresce molto e in qualche occasione è veramente veloce e con un po' meno sfortuna sarebbe anche potuto salire sul podio. Nel 2008 le cose vanno meglio per il romagnolo: nonostante la moto non ufficiale egli ha ottenuto fino alla gara di Assen 2 vittorie, 3 secondi ed 1 terzo posto; ha poi ricevuto una moto evoluta con cui ha vinto al Sachsenring.
Per il 2009, nonostante l'alloro iridato, decide di rimanere nella classe di mezzo, è però costretto a saltare l'inaugurale GP del Qatar a causa di un infortunio. Dopo alcune gare incerte,riprende la corsa al mondiale che però non vincerà,arriverà 3° nella classifica generale dietro Ayoama e Bautista
Nel 2010 passa alla classe MotoGP con la RC212V del team San Carlo Honda Gresini, il compagno di squadra è Marco Melandri. Ottiene come miglior risultato un quarto posto in Portogallo e termina la stagione all'8º posto con 125 punti.Nel 2011 resta nello stesso team avendo però una fornitura uguale a quella ufficiale del team HRC, questa volta con compagno di squadra Hiroshi Aoyama.
Ottiene due quinti posti, al Gran Premio del Qatar, gara di inizio stagione ed al Gran Premio di Francia e due pole position, una al Gran Premio di Catalogna e l'altra al Gran Premio d'Olanda. Al Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca Simoncelli ottenne il primo podio (un terzo posto) nella classe regina. Al Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini 2011 Simoncelli ottiene un quarto posto dopo un finale di gara molto concitato durante il quale, negli ultimi 3 giri, lotta con il connazionale Andrea Dovizioso e con lo statunitense Ben Spies per mantenere la sua quarta posizione che, dopo vari sorpassi tra i tre, alla fine ottiene proprio il Sic. In Australia giunge secondo, fornendo il miglior risultato in carriera in MotoGP.
Soprannome:Supersic
Nazionalità:Italiana
Altezza: 183 cm
Peso: 72 kg
Stato Civile: Celibe
Numero: 58
Esordio: Repubblica Ceca 2002 (125cc)
Gp vinti: 5 (Jerez 2004, Jerez 2005 125cc, Italia 2008 250cc, Spagna 2008 250cc, Germania 2008 250cc)

2 commenti:

Tiziano Gioiellieri ha detto...

grazie. ho pensato anch'io a un post ma... non ho trovato le parole. Lo hai fatto tu, anche per me. Grazie davvero. Sono commosso, emozionato, straziato, amareggiato. Ma il leggere questo post mi ha leggermente sollevato.

ANAM ha detto...

Grazie Tiziano,è il minimo che potevo fare,come ho detto non sono un appassionato di motociclismo.Però lo seguivo e Simoncelli lo conoscevo,bene il suo volto da bravo ragazzo tosto, la sua improbabile capigliatura, il suo accento simpatico. Morire non è mai giusto ma è insopportabile quando accade in un gara sportiva ad una ragazzo di appena 24 anni.Penso alla sua famiglia,che adesso si ritroverà a contemplare una foto che lo ritrae a cavallo di una moto,sorridente e immortale.Brutta domenica questa.