Questo è il Paese di merda creato a immagine e somiglianza di Silvio Berluconi,il paese dei ricattatori e dei ricattati,delle zoccole e dei papponi,dei corruttori e dei corrotti,di una classe Politica che ha fatto solo ed esclusivamente i suoi sporchi affaracci!!!Basterebbe queste poche parole per rendere l'idea,ma poi riflettendo meglio sulle parole di Berlusconi "l’Italia è un paese di “merda”.Dico:Se ha fatto tanto per noi,allora perché siamo così ricolmi di “liquami”? Non sarà che, benché prima di lui non fosse di certo tutto rose e fiori,ci macherebbe!!!però dopo quasi vent’anni di governo,lui e la sua gang non ci hanno ricoperto che di quella? Una palata per volta, nascosta sotto leggi ad personam, prescrizioni, corruzioni, evoluzioni di Logge, attacchi ai Poteri dello Stato e alla Costituzione, concussioni, prostituzioni minorili ecc…
E ora ne siamo ricoperti tutti!!!nel giro di venti anni,è riuscito a cambiare, forgiare e mettere ai suoi piedi milioni e milioni di italiani.La figura del cittadino medio che si è fatto ” imbarcare” dall’illusionista Berlusconi è colui che oggi sta pagando la crisi più di tutti gli altri cittadini.I picchetti di persone , organizzati dalla Santanchè,fuori dai tribunali ,in attesa di veder entrare il proprio beniamino,vittima dei magistrati,al canto di ” meno male che silvio c’è…..” erano e probabilmente sono ancora,persone tutt’altro che benestanti,tutt’altro che intellettualmente sinceri,tutt’altro che culturalmente preparati.Un popolino misero,quel popolino che ha permesso al faraone nostrano,di proseguire la marcia ventennale nel mondo politico,trascinando il nostro Paese sull’orlo del baratro e nella vergogna più totale. Lui che ha portato l’Italia sull’orlo del fallimento economico meriterebbe qualcosa di diverso della merda in faccia. Fortunatamente l’aria sta cambiando.Il cambiamento lo si ascolta e lo si visualizza in mezzo alle persone, nei supermercati, nei ritrovi, nei piccoli negozi, nei centri commerciali e così via. Dateci la possibilità di esprimere il nostro parere e il signor ” illusionista”, ormai ricchissimo, dovrà ritirarsi nel suo nido dorato, lasciando un Paese in ginocchio ma con la volontà di rialzare la testa e dignitosamente recuperare la dignità che gli appartiene ..Però quando questo terrificante Incubo sarà finito,e spero presto,ci sarà necessariamente bisogno di un enorme sforzo di ricostruzione morale nel Paese che nemmeno alla caduta del fascismo ci fu perchè se quella volta si volle evitare di fare i conti col ventennio e con chi lo sostenne,oggi se si vuole evitare un terzo “Uomo della Provvidenza” i conti li dovremo fare e qualcuno dovrà rispondere del sostegno dato ad un uomo che ha letteralmente distrutto il senso morale di un Paese intero riducendolo ad un imbarazzo per l’Europa e per quegli italiani che amano il loro sfortunato Paese.
Lo sciopero è solo l'inizio di una mobilitazione straordinaria
che deve andare avanti coinvolgendo tutti i soggetti
che si pongono il problema di un cambiamento
che deve essere anche politico (Maurizio Landini)
La borsetta di Cartier(Rita pani)
Più leggo le intercettazioni tra Tarantini e Lavitola, e più m'intristisco. Fa dispiacere leggere di un uomo, una famiglia che soffre così. Ci sono stati passaggi che veramente mi hanno strappato via un pezzo di cuore. Quando per esempio lui stesso si addolora, pensando che sua moglie debba andare a vendersi le borse – le borse di Cartier, che io pensavo facesse solo orologi e accendini – o si affligge sempre per la moglie che non riesce ad immaginare in giro senza un'auto.È proprio vero che la crisi ci colpisce tutti, che non guarda in faccia nessuno, che ormai siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo prepararci al naufragio.14.000 euro al mese, l'affitto pagato, le spese legali e quelle straordinarie cosa volete che siano quando solo dal salumiere si ha un conto da 15.000 euro da pagare? Lavitola è un uomo per bene, lo si evince dalle intercettazioni. Ha cura del suo amico, si preoccupa e lo sprona a fare di più e meglio, per sé e per la sua famiglia. Lo esorta ad andare dal tizio francescano del consiglio, a chiedere qualcosa in più, tanto non è difficile “basta buttar giù qualche cazzata”. Ho provato un moto di commozione quando al Tarantini implorante prometteva di tenere per lui al sicuro un po' di danari, che gli avrebbe dato solo per dar vita ad un'attività produttiva. Poi ci sono le bambine (e qua la mia ironia si fa da parte), perché Tarantini le cita: “Come faranno le bambine senza soldi?”Leggere la miseria di questa gente non riesce nemmeno a pacificarci con la nostra dignità, con la nostra fatica, con quei giorni vissuti in maniera così estenuante da lasciarci paghi e distrutti per essere ancora in piedi, nonostante la vita. Leggere di questi invertebrati che sbavano di invidia verso la casa dell'ape regina (che sembra la villa di Onassis) o dell'invidia per fede o mora (per altro in galera) che sono riusciti ad avere i milioni, e leggere di un tale che si dichiara coglione per non essere stato troppo abile come ricattatore, lascia sgomenti. E non so dirvi quale sia il disgusto nelle dichiarazioni reiterate di quel tizio, che continua a rivendicare la sua benevolenza, nel aver voluto aiutare una famiglia in difficoltà.
A Torino un uomo è morto nella Fiat Punto che abitava insieme alla sorella, dopo essere stati sfrattati. Entrambi pensionati, erano in cerca di una casa da affittare, una per la quale potessero pagarselo, l'affitto.E potrei raccontarvi di quella coppia di genitori, che per disperazione per ben due volte ha dovuto rapire la loro bambina, portata via dagli assistenti sociali perché considerati poveri e non idonei ad essere genitori.Tuttavia non servirebbe a nulla, perché da oggi siamo anche liberi di urlarlo a voce alta che l'Itala è un paese di merda che dà la nausea. Possiamo dirlo noi che ne abbiamo contezza, soprattutto perché a metterlo nero su bianco è stato proprio il tizio che di merda, questo paese lo ha ricoperto con i suoi traffici, con le sue miserie ricoperte d'oro e diamanti, con la sua pochezza travestita da grandezza.Potremmo anche chiederci per una volta ancora perché, di fronte all'evidente tradimento dello stato – di merda – il Presidente della Repubblica non senta l'esigenza di sciogliere le camere, e provare almeno a ripulirne un po' dalle istituzioni oltraggiate dalla malavita di governo. Ma la domanda resterebbe retorica, gettata là da chi ancora non vuole arrendersi all'evidenza: noi no siamo più stato, né di diritto né di dovere. Noi, semplicemente, siamo pubblico pagante di questa ridicola farsa, che vive e si evolve al pari di una soap opera americana, e sulla quale non vedremo mai scritta la parola: “Fine”.
Rita Pani (APOLIDE)
Nessun commento:
Posta un commento