20 set 2011

Giovanni Borromeo "Il primario che inventò una malattia per beffare i nazisti"

Ieri Voyager su raidue ha raccontato la storia di un medico romano,Giovanni Borromeo,di lui ricordo di aver letto un pezzo qualche tempo fa,Giovanni durante l'occupazione nazista della capitale,era medico e non poteva esercitare in nessun ospedale perchè non aveva la tessera del partito fascista che aveva rifiutato anche perchè era antifascista ,non poté quindi divenire primario in nessun ospedale di Roma.Poi però lo divenne presso l’ospedale Fatebenefatelli dell’Isola Tiberina,che non faceva parte degli ospedali pubblici e all’epoca era utilizzato come casa di cura privata e grazie a questa sua collocazione riuscì a salvare le vite di oltre un centinaio di ebrei,ricoverandoli presso i locali dell'Ospedale.
Il Borromeo ebbe l'arguzia di inventare di sana pianta una patologia altrimenti inesistente, il Morbo K – la cui iniziale richiamava ironicamente il cognome del tedesco Kappler, il tenente-colonnello comandante dei servizi segreti SS a Roma,nonché principale responsabile dell'eccidio delle Fosse Ardeatine al fine di giustificare la degenza ospedaliera dei finti pazienti. Grazie a tale espediente,l'eroico medico risulta oggi annoverato fra i Giusti fra le Nazioni in Israele, titolo onorario che spetta ai non-ebrei distintisi per eroismo durante la Shoah, mettendo a repentaglio la loro stessa vita.

Il gesto di Giovanni Borromeo è ancor più valorizzato dal terribile destino al quale andarono incontro gli ebrei romani – ricordiamo che l'Italia, a differenza di altri paesi europei, non vantava radicate tradizioni antisemitiche, e che gli ebrei italiani, perfettamente integrati fra la popolazione da diversi secoli..Nel biennio 1943-45: la comunità giudaica di Roma conta probabilmente, in proporzione, il maggior numero di vittime rispetto alla consistenza numerica dei residenti e, soprattutto, in relazione al lasso di tempo intercorso fra la deportazione e l'internamento nei lager e la fine della seconda guerra mondiale; senza fare troppe statistiche, basti pensare che sui circa 1024 ebrei romani rastrellati il 16 Ottobre 1943, soltanto sedici persone riusciranno a ritornare a casa.
Biografia
Giovanni Borromeo nasce a Roma il 15 dicembre 1898. Laureatosi in Medicina nel 1922, inizia la carriera ospedaliera e nel 1931 vince una prima volta il concorso di Primario, ma non ottiene l'incarico a causa del suo rifiuto di iscriversi al partito fascista. Nel 1933 vince nuovamente il concorso, e nuovamente viene accantonato per lo stesso motivo. A partire dal 1934 si occupa a tempo pieno dell'O...spedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina di Roma, che grazie a lui diventerà uno dei più apprezzati ospedali della Capitale. Durante l'occupazione nazista di Roma nasconde nello scantinato del nosocomio una radio ricetrasmittente, utilizzata per tenere i contatti con la resistenza e con le forze alleate; salva la vita a numerose decine di ebrei, ricoverandoli con la diagnosi di un misterioso "morbo di K" (K come Kappler e Kesselring), una malattia pericolosissima ed estremamente contagiosa, da lui stesso inventata di sana pianta per tenere i tedeschi più lontani possibile dalle corsie. Persona di eccezionali doti umane, possiede una vastissima cultura, con interessi e approfondite conoscenze che vanno dalla musica alla letteratura, dalla filosofia alla matematica. Muore a Roma il 24 agosto 1961. Nel corso di una cerimonia tenutasi nel suo ospedale il 2 marzo 2005, l'Ambasciatore d'Israele ha consegnato ai figli il riconoscimento di Yad Vashem di "Giusto tra le Nazioni".

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