22 ago 2011

Ma che altro devono fare ancora per farci smuovere?

Dopo tre settimane di assenza dal blog mi resta difficile tornare a scrivere di politica,non so da dove iniziare,dal crollo delle borse?oppure il sangue versato dal nostro povero presidente del consiglio?dalla manovra?non saprei proprio...meglio allora parlare degli italiani,sì se c'è una cosa che ho notato in questi giorni è ancora una volta l'indifferenza di parte del paese,quel paese che si stà godendo gli ultimi giorni di vacanza(chi le può fare,e chi ha un lavoro)mentre il governo si stà prendendo tutto,proprio tutto...ma possibile che non sappiamo incazzarci nemmeno con chi ci azzanna alla gola?Non sappiamo più difenderci,sembra quasi che questa lurida gente non si possa far fuori dai loro posti di comando,si china il capo come dinanzi a un fato, come dinanzi ad un disastro naturale e non provocato,perché?Lo ripeto da mesi,perchè? E' vero che i terremoti non siamo in grado di fermarli ma quegli provocati si che si può.Abbiamo combattuto il Nazifascismo scalzi e con poche armi e non riusciamo a cacciare degli invasori vigliacchi e cacasotto?

Ma che altro devono fare ancora per farci smuovere?Ci hanno tolto tutto il lavoro,diritti,il futuro,la dignità,la speranza facendoci diventare una massa di pezzenti mentre essi si arricchiscono sempre più, depredandoci di ogni avere.Se solo ci fosse rimasto un briciolo di orgoglio assalteremmo il Parlamento... Invece ci stanno provocando,ci prendono per il c..o ogni giorno,ci ridono in faccia sicuri di avere a che fare con una massa di coglioni e noi confermiamo questo che è il loro giudizio su di noi.Mi chiedo fino a quando saremo in grado di sopportare la loro violenza? Fino a quando gli permetteremo di depredarci? 

Lo capiamo o no che non è più accettabile che le conseguenze del disastro provocato per disonestà e incapacità di questo governo debba essere sanato da chi ne sta già pagando sulla propria pelle tutte le conseguenze.Non è più sostenibile che tra un assassino e la sua vittima, il colpevole sia sempre la vittima.Visto che a risanare il bilancio siamo sempre noi,è no!!!se dalle tasse (pagate da noi) vengono prelevati i soldi per gli stipendi da superenalotto della casta.Se dalle tasse che paghiamo vengono prelevati tutti i loro privilegi.Se dalle tasse vengono presi i soldi per opere pubbliche inutili, per grandi opere mai nate,per foraggiare i manager con stipendi milionari per far fallire le imprese, per mantenere ladri, mafiosi e ruffiani servi di partito, puttane trasformate in ministre.
Se dalle tasse nasce la corruzione, le rapine, l’impoverimento della popolazione piuttosto che avere in cambio servizi sociali. Se è con le tasse che si mettono in piedi tre guerre per ammazzare gente mai vista e conosciuta. Se con le tasse si comprano armi, aerei da combattimento per massacrare i nostri simili, che non ci avevano fatto nulla di male e oltretutto per pagarle noi dobbiamo rinunciare alla carne e mangiare patate, mi dite per quale caxxo di motivo le paghiamo? BASTA! Non si può continuare a depredare la popolazione.Questi spudorati hanno svenduto tutte le ricchezze del Paese oltre alle aziende,che erano il nostro orgoglio e fatte fallire da luridi manager,svenduto il patrimonio immobiliare costato sacrifici ai nostri padri e che servivano ad integrare le pensioni. Non contenti osano ancora pensare di ridurre le pensioni che a malapena riescono a sfamare i poveri pensionati, dopo 40 anni di versamenti mentre essi godono di pensioni milionarie dopo solo cinque anni e con l’ammontare di ognuna di queste l’INPS ci sfamerebbe cinquanta aventi diritto. Come si permettono di preservare i loro osceni privilegi e togliere il pane di bocca al popolo diventato vittima? Questo sconcio DEVE FINIRE! Non dobbiamo più permettere a questi papponi di lapidare quel poco ancora rimasto, anzi dobbiamo pretendere la restituzione di quel che hanno rubato! Il mondo intero si sta rivoltando contro questi ladroni, necessita fare altrettanto, siamo un popolo anche noi non i sudditi di questi escrementi.
Io voglio sperare che un bel giorno ci alzeremo in piedi e faremo quello che non siamo stati capaci di fare in questi ultimi venti anni.
Anche ANAM partecipa alla protesta popolare lanciata da Informare controinformando (clicca per aderire) ecco il testo:
Questo messaggio è diretto a tutti gli amministratori e gruppi che si contrappongono a questa classe politica inetta e incapace.Noi di Informare ControInformando News vogliamo dare vita ad un grande raduno di tutti i gruppi per confrontarci e discutere sulle possibilità di attuare una protesta unanime, fatta dal popolo per il popolo.È ormai evidente a tutti che il momento è gravissimo ma, soprattutto è palese che siamo soli, che... nessuno si prenderà la briga di difenderci o di lottare per noi, destra sinistra centro sono facce diverse della stessa medaglia, il serpente cambia la pelle ma, il serpente resta sempre quello, a sentirli parlare tutti hanno ragione su tutto, tranne il popolo italiano che è sempre più sovracaricato di tasse, ormai gli abusi ed i soprusi non si contano più, ad ogni riunione di questa masnada di malfattori vengono fuori nuovi ed ulteriori sacrifici per il popolo, mentre per loro “LA CASTA” niente.Loro l’hanno creata questa crisi, loro l’hanno mal gestita è noi la dovremmo pagare?
E’ giunto il momento di dire basta, di far vedere a questi criminali di cosa siamo capaci ma, non possiamo farlo da soli, serve la collaborazione di tutti, perché una cosa è certa cosi divisi non andiamo lontano e non facciamo rumore ma, se riusciamo a trovare dei punti comuni allora il discorso cambia ed avremo la possibilità reale di mandare a casa questi delinquenti.Siamo a chiedere la vostra collaborazione nell’interesse non solo nostro e vostro ma anche è soprattutto dei vostri e dei nostri figli.
Se è vostra intenzione contrapporvi realmente a questa deriva piduista criminale, questo è il momento di aderire a un’iniziativa che mira a ridare voce al popolo sovrano.
I nostri contatti sono: informarecontroinformando@gmail.com
I discorsi della canottiera(Rita Pani)
È la politica del “si salvi chi può”, anche se a volte sembra la politica del gioco della puzza; quello dei bimbi, che se la lanciano addosso con una palla. Poi è la politica della lega, di quel che resta di bossi e della sua canottiera da combattimento; quella che fa il paio con l’elmetto cornuto, le mucche da sposare e il tiro alla fune, che serviva per rassicurare e rivendicare l’identità del legaiolo medio.Abbiamo atteso per anni il risveglio del popolo legaiolo, ed ora finalmente è arrivato non tanto dettato dalla presa di coscienza quanto dall’evidente e palese imbecillità di una classe dirigente dispotica e ignorante. Più ignorante del proprio popolo, che almeno non ha scordato come si fa a far di conto.A quel che resta di bossi non è bastata la canottiera, questa volta, per rendersi uguale ai suoi sudditi che a loro volta sentono d’esser rimasti in braghe di tela. Non è bastato tornare negli abiti da combattimento che sfoggiò su una spiaggia sarda, a ridosso del primo tradimento del suo padrone, per ricondurre i legaioli alla “ragione”, ed è stato costretto a scappare nella notte, come un ladro, come un mago cialtrone al quale son scivolate le carte che aveva nascosto nei polsini, mentre si esibiva davanti a un pubblico adorante, a suon di pernacchie e parolacce – il suo stesso linguaggio politichese.Ed è con una certa soddisfazione che questa mattina ho letto le cronache del “tour estivo” del bossi, che prosegue tra le terre del nord. I discorsi ignoranti di un imbecille. Non c’è nulla di più divertente di un imbecille che pensa di essere astuto. Tra un rutto e un altro, tra una pernacchia e un suono gutturale, quel che resta del deficiente torna a promettere pane e Padania, con l’unione dei popoli del nord che sarebbero lo stato più importante dell’Europa. Ha detto che la Padania vuol dire “unito e libero”, e se lo dice lui al legaiolo non resta che crederci, anche quando sente alla radio, distrattamente, l’andamento della borsa di Milano o il suo stomaco che inizia a gorgogliare. Dice che è tutta colpa del sud che succhia le energie del nord, dice sempre le stesse minchiate, e le dice in canottiera, quando ormai anche l’ultimo legaiolo rimasto inizia a guardare con sospetto le corna che con orgoglio portava sulla testa.È che ora che non c’è più nulla per nessuno, forse anche nel vuoto cosmico della testa del padano, inizia a rimbombare qualche domanda, sull’avannotto che divenne una trota da 10.000 euro al mese, sugli affari fatti con il tizio malavitoso del consiglio, sul sistema tangentizio che ha governato l’unito e libero staterello del nord, sulla banalità di una propaganda reiterata fino alla noia da chi prometteva pallottole e mangiava dalla mano di un criminale incallito, che tutto ha fatto per tener sempre piene le sue tasche, vuotando quelle altrui.Il grande bluff della Lega è ormai scoperto, e a noi non resta che godere degli ultimi colpi di coda di questo manipolo di imbecilli arroganti. Abbiamo atteso, e la nostra pazienza è stata premiata anche oltre le nostre aspettative. Non può essere che un giorno felice quello in cui, a una cosa come quel che resta di bossi, non resta altro nemico da attaccare se non quella cosa ridicola di brunetta. Un demente che dà del pirla a un cretino, è meglio di un film di Mel Brooks.
Rita Pani (APOLIDE del sud)

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