Lascia ch'io pianga muto
senza quel tuo limone
limone asfalto e sputo
astio del venerdì
la morte all'imbrunire
lontano dal cancello
chiuso dentro l'imbuto
di un altro carosello
di carri armati e irati
di un celerino a uccello
ti spezzano i carati
del sogno tuo degli anni
l'ora del manganello
rintocca nei tuoi panni
l'ostia di nuovi giorni
si frange a questo luglio
arca del mai partire
arco del tuo finire
freccia dentro uno scoglio
fumogeni a morire.
2 commenti:
E' straziante...tanto straziante.
Ciao Emanu...come stai?ti sei dimenticato di me?non mi vuoi più bene?....scherzo....:)
Ti stringo forte e ti auguro ogni bene.
Un sorriso:)
Ciao Giusy,ma nooo non mi sono dimenticato di te..come potrei...lo scorso fine settimana sono mancato qualche giorno...e questo inizio settimana sono sempre di fretta...non ho avuto tempo di passare dal tuo delizioso blog... un abbraccio!!!
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