16 giu 2011

Stefano Benni,Baol una tranquilla notte di regime

Oggi voglio parlare di un bellissimo libro di Stefano Benni,Baol una tranquilla notte di regime è una storia di pura fantasia,con personaggi fuori dal comune e dai nomi impronunciabili.Questo per chi conosce Benni sa che è sicuramente nel suo stile,come per esempio in Saltatempo (la sua opera migliore che ho recensito il 27 agosto 2010)e anche in questa opera riesce a trasportare il lettore su un terreno fantastico,lontano anni luce dal mondo reale,proprio con lo scopo di vedere con altri occhi il nostro mondo e le nostre debolezze.Ad ogni riga del suo racconto è possibile riconoscere le distorsioni del nostro tempo.Un tempo in cui la televisione inventa realtà a cui tutti si adeguano.Realtà composte e ricostruite ad uso e consumo del potere.Il Gerarca del suo romanzo controlla le vite degli uomini inventando guerre, costruendo dal nulla personaggi che esistono solo in un mondo virtuale in cui tutti si riconoscono.C'è da considerare che è stato scritto 20 anni fa ed ambientato in un futuro lontanissimo ma quel futuro è qui,oggi.Attraverso il sapiente uso della sintassi e del lessico,complesso e fuori dal comune, e alla sua spiccata ironia Stefano,come sempre, riesce a dipingere un ritratto umoristico e satirico della società:gerarchetti clarkopodi,clarette tigraffierei,tombolotte fardate,gli Addetti ai Livori e quelli della Liga sono la copia futuristica e ridicolizzata dei vari partiti italiani,delle varie classificazioni che incasellano il nostro paese,e la storia del Baol è un semplice racconto fantastico in grado di disapprovare,sindacare e stroncare il regime, metafora della società moderna, ormai basata solo sull'apparenza,sul successo,in cui media e regime Berlusconiano collaborano  per tenere sotto controllo l'informazione manipolandola a loro piacimento. TRAMA:
L'opera si apre con un'accurata descrizione di un giugno 1991 dallo sfondo futuristico alla blade runner,un mondo quasi immaginario nel quale temi e situazioni ricalcano perfettamente i problemi della società esibizionista e mercificata in cui viviamo.Il protagonista Bedrosian Melchiade è un mago Baol,un uomo che passa il proprio tempo sorseggiando drink al bar Apocalypso e che per un crudele scherzo del destino si ritroverà nel bel mezzo di un'intricata avventura che lo porterà a scoprire la verità sulla sua esistenza, una verità davvero mesta.I Baol come afferma lo stesso Benni "sono una stirpe di maghi, ma non maghi qualsiasi...la peculiarità dei Baol e' quella di nascondere una triste verità, un segreto che essi potranno apprendere solamente una volta divenuti vecchi: essi non esistono"; proprio cosi,è questo il triste destino dei Baol,essi non esistono sono solo una sorta di amici immaginari creati dagli esseri umani per resistere alla vita,per non soccombere ad essa quando comincia a farsi più dura," il Baol infonde fiducia,fa tornare la voglia di vivere,sperare, giocare.
Poi, all'improvviso,quando tutti i problemi del mondo sembrano risolti, il Baol si ritrova solo e abbandonato,apparentemente senza motivo,a bere un'Anagrafe di Galles all'Apocalypso", ma lui ignaro di tutto si strugge,si tormenta cercando di capire il perché della scomparsa delle persone amate,affibbiandosi colpe non meritate e passando la vita ad affogare nell'alcool sensi di colpa inutili,poiché la ferita nel cuore del baol è davvero incolmabile.E sarà proprio lei, la sua ferita più grande,la sua amata Alice Auck scomparsa senza un apparente motivo che lo spronerà e lo spingerà fino al conseguimento dell'avventura.Come in ogni storia che si rispetti però anche in Baol, ci sono degli eroi, dei ribelli in questo caso, che combattono il nemico; compagni di squadra di Bedrosian Melchiade riusciranno assieme ad esso a penetrare nell'Archivio Zero, a rubare i filmati censurati che incriminano Grapatax e a riportare nel mondo una parvenza d'ordine, un piccolo barlume di speranza, una minuscola ferita nel sistema dalla quale i ribelli potranno far uscire l'agghiacciante verità: la vita della gente è monitorata da un regime senza errori, da un infallibile manipolatore di realtà. Ma la felicità per il buon esito della missione durerà pochi istanti, il momento della verità è vicino e Alice sarà la prescelta per questo ingrato compito; Ma poco male, in fin dei conti "Bedrosian Malchiade Baol è sempre stato un personaggio per niente contento dei tempi in cui gli tocca vivere".

Un pezzo dal libro:
Il gerarca Enoch, per cominciare, è un ladro. Oh non sussurrate, non sbigottite. Questa parola ha nella mia bocca la delicatezza di una frase d’amore. E’ naturalmente ladro poiché in un mondo di ladri, egli cercò armonia e coerenza. Iniziò la carriera speculando sui terreni. Sui terreni costruì case che crollavano. Vinse gli appalti di ricostruzione. Costruì case che ricrollarono. Ora vive in un alto grattacielo, ma non ha dimenticato il tempo in cui costruiva misere case che crollavano. Non ha dimenticato le sue umili origini. Anche i suoi grattacieli crollano. ciò va a suo onore.Dicono che il gerarca Enoch sia un mafioso. Egli lo nega. Se mi vedete nei ristoranti frequentati dai mafiosi, dice, non per questo sono mafioso. Forse che se qualcuno frequente i ristoranti cinesi viene accusato di essere cinese? Ha ragione.Dicono che Enoch faccia parte di una loggia segreta di incappucciati che si scambiano favori e tramano intrighi e si regalano banche. Ma ciò non è normale socievolezza umana? Forse che ogni famiglia, gruppo sodale, squadra di calcio, folla di linciatori, non è in qualche modo una setta? Ameremo forse il moralista solitario e cinico, lo sterile anacoreta, lo sprezzante eremita e non piuttosto la compagnia degli amici più cari?Si dice che Enoch faccia ammazzare i giudici che lo vogliono condannare. Ma nella nostra Costituzione non è forse sancito il diritto alla difesa per ogni imputato?Enoch, dicono, è anche un corruttore. Ma è un corruttore onesto. In vent’anni di corruzione, nessuno ha mai ricevuto da lui una cifra inferiore al pattuito. A volte anzi aggiunge di sua iniziativa una somma a qualche tangente, a qualche bustarella. Come descrivere la gioia del corrotto che si vede corrotto oltre i suoi stessi meriti? Sapete che ci sono funzionari che devono aspettare interi mesi per venire pagati dai loro corruttori e spesso sono pagati con cambiali e assegni a vuoto? Non è disonesto tutto ciò? Ebbene Enoch, è di tutt’altra pasta.Enoch si è molto arricchito, dicono le leggende. Possiede una barca a vela di cinquanta metri con vele di cachemire e tre piscine di cui una per le aragoste. Possiede una villa piena di opere d’arte, centosessanta metri di impressionisti, dodici metri di Caravaggio, trecento chili di Picassi, una pila di Klee alta così e un tot Chagall. Ha dodici auto blindate, una vespa corazzata e una bicicletta che morde. Ma cosa sono queste ricchezze rispetto al sorriso di un bambino?Enoch, mantiene centododici amanti a ognuna delle quali ha regalato un anello di diamanti, un’auto con autista, un appartamento, un canale tivùl e una sveglia al quarzo. Ha terreni, ville, aiuole, campi di cavoli, garage, isole, vigneti. E allora? E’ forse male volere un tetto, amare l’arte, fare regali a chi si ama?Enoch, dicono, è proprietario del novanta per cento dei giornali e vuole il monopolio completo dell’informazione. Bugie. Non so dove l’avete letto, ma aspettate ancora un dieci per cento e non lo leggerete più.Enoch, si dice, è un uomo pericoloso per la nostra democrazia. Non riesco a vedere il pericolo. Per la verità, non riesco neanche a vedere la democrazia."

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