Proprio una farsa grottesca,e sì la migliore espressione per dipingere quanto stà avvenendo oggi nella patria leghista,ma chi sono e cosa vogliono questi padani?Ma è possibile che il nostro Paese sia in mano a questa gente?Guardando in tv questa autoesaltazione leghista,il mio primo sentimento è lo sconforto,una pena incredibile mi assale(per il nostro paese) guardando Bossi che biascica come un automa "Padania... Padania... Padania" e tutti urlano "Libera",ma libera da cosa? Da chi? Per quale motivo? Certo bisogna ammettere che ogni popolo ha i leaders che si merita.E il popolo della Padania e' di gran lunga il piu' generoso nei confronti della classe politica che sostiene.Si percepisce che sono felici di essere turlupinati e maltrattati dalla matrigna che si sono scelti...E pur di non restare orfani accettano di tutto.Non importa se anche i loro politici sono diventati casta! La mamma e' sempre la mamma. Non si cambia. Rozza, vecchia, malata, bugiarda, ignorante ma non importa.Se Roma e' ladrona perche' allora la loro bossimamma non potrebbe esigere che anche il proprio primogenito tenti la scalata politica? E cosa dire dei vari politicanti del popolo della Padania che pretendono di godere dei privilegi della casta romana che dovrebbero riformare! Rendere efficenti i Ministeri? e perche' mai: portiamone alcuni al Nord!
Ci rendiamo allora conto che siamo un Paese e non un mucchio di buzzurri? Ma vogliamo davvero un futuro in cui Bossi, suo figlio,Calderoli o, peggio di chiunque,Borghezio possano inneggiare a un termine tanto inesistente quanto ingenuo come "Secessione"?Smettiamola di dare tempo e spazio a questa gente,è di freschezza giovanile,di coraggio e di sguardo verso un futuro aperto al mondo che l'Italia ha bisogno.Di ragazzi che apprezzino il posto dove vivono non perché "è migliore" e va diviso, ma perchè p parte di un grande Paese in cui ci si riconosca,insieme.
Mentre agli elettori leghisti,dico soltando due parole,ve lo ricordate quando il vostro "mediocre" capo dava del "mafioso" a silvio? Vi ricordate quando il vostro capo parlava di "roma ladrona"? Cosa hanno fatto per voi da allora? Hanno o non hanno portato il paese indietro? Fate un personale esame di coscienza e datevi una risposta. Questi politici non hanno competenze se non quelle di occupare le poltrone, come tutti gli altri. Dove sono i vostri figli,a lavorare duro per guadagnarsi il pane o sono disoccupatei o precare? Beh, il trota, persona palesemente in difficoltà nel leggere e scrivere ha una poltrona di cui non consoce neanche il significato ma prende al mese quanto i vostri figli prendono in un anno se sono fortunati. Silvio era quello di oggi già vent'anni fa e loro lo vedevano chiaramente.Gli ha solo fatto comodo accomodarsi in grasse e grosse poltrone a spese nostre.Contano le idee e le azioni concrete non il carnevale di pontida! Mandateli a case per il bene di tutti. Perché invece di fare proclami carnevaleschi non si confrontano con domande e risposte precise sui problemi del paese? Perché sono degli incompetenti.
La Farsa di Pontida "Maria novella oppo"
I tg ci dicono, con parole e immagini d’archivio, che tutta l’Italia pende, per così dire, dalle labbra di Pontida, cioè di Bossi, che, con la sua pronuncia gutturale e confusa, deve eruttare qualcosa che faccia credere al suo ‘poppolo’ di essere sempre in marcia verso la vittoria finale contro Roma. Che poi sarebbe la capitale d’Italia, dove i leghisti si sono piazzati benissimo alla corte del padano Berlusconi. Insomma, i più fini commentatori televisivi ci dicono apertamente che l’Umberto si prepara ad agitare sul pratone lottizzato di Pontida lo scalpo (finto) di qualcuno o qualche cosa, tanto per gabbare la folla raccolta sotto il sole delle Alpi. Folla verdeggiante e allegramente bicornuta, che potrebbe anche essere meno osannante di quello che vorrebbe un leader massimo berlusconizzato dalle sconfitte e insidiato al vertice da federalisti trasformati ormai in federali di regime. Ma, ci dicono i soliti addetti ai lavori, il regime non esiste: prova ne sia che ha perso le elezioni. Come se della rovina di regimi invincibili non fosse piena la storia del mondo e dell’Italia.
16 giugno 2011
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