11 giu 2011

IL RISVEGLIO DEI GIOVANI!!!!

Finalmente ci siamo,manca poco all' apertura delle urne..Cos’altro posso aggiungere a tutto quello che ho detto in questi mesi per spiegare che il voto di domani e lunedì è un voto che gli Italiani daranno sopratutto a loro stessi e al loro futuro e dei loro figli...Andare a votare per esprimere il proprio parere, a prescindere dalla appartenenza, significa "consapevolezza".Anche il No è una opzione,ciò che reputo inconcepibile è il non esprimersi,come se i temi pubblici siano cose che riguardano gli altri e non noi stessi.I politici fanno il loro mestiere, ma stanno li perché siamo noi ad eleggerli.Se fanno male possiamo cambiarli.Il problema risiede nell'atteggiamento che il popolo italiano ha nei confronti della cosa pubblica.La non consapevolezza è la morte dell'essere. Ridiventiamolo, finalmente "CONSAPEVOLI" di essere gli artefici del nostro destino, sia che vinciamo, sia che perdiamo!
Ma non succederò,sono fiducioso,penso che il quorum lo raggiungeremo,ma non solo:scopriremo anche che la maggioranza dei votanti avrà deposto quattro sì.Perché mai tutta questa sicurezza?Ma perché semplicemente sono un convinto assertore dei cicli storici ed oggi siamo in uno di quelli già vissuti.Una volta di più riproposti. Le coscienze che si sono risvegliate prima sono quelle giovanili e del resto non poteva che essere così:da sempre sono i giovani che col loro ineguagliabile entusiasmo fanno il primo clamoroso passo in avanti.Poi l’entusiasmo,che è fortemente contagioso si propaga e finisce per impadronirsi, pur se in modo più rapido e meno duraturo anche degli un po’ meno giovani. E’ successo alle amministratice di maggio. E’ successo la seconda volta per i ballottaggi  e ora succederà lunedì prossimo.Perché i giovani in prima istanza sanno che con quei referendum si giocherà una parte del loro futuro,come del resto sapevano che si giocava un’altra parte del loro futuro con le elezioni amministrative scorse, pur se parziali.Ed i meno giovani ci vanno dietro a modo di rimorchio, ma rimorchio prima un po’ incredulo ora più sicuro e contento. Di aver compreso che in fin dei conti i loro figli bene o male compiono le stesse ardue imprese che i padri e le madri hanno compiuto.
 
Poi si metteranno a dormire, una volta festeggiati i risultati e bevuto e ballato e cantato inni e cachinni? Forse sì, forse no, speriamo di no, almeno non troppo presto. Ma loro sanno che davvero il loro futuro sta per essere irrimediabilmente compromesso, loro che il futuro ce l’hanno sicuramente in mano, quel futuro che ciascun giovane quando lo è ce l’ha saldamente in mano e poi finisce malauguratamente per consegnarlo come un testimone in mano a qualcun altro.Diventando inevitabilmente più grande fino a diventare vecchio.Strana la vita: prima sei giovane,un attimo dopo sei vecchio.E non te ne sei nemmeno accorto.E in questo  mi rendo conto che la mia generazione e parlo di noi nati tra gli anni 70 -80 è mancata...non abbiamo saputo ereditare la forza il coraggio dei nostri padri dei nostri nonni che hanno combattuto contro un regime come quello fascista...Ecco perchè il risveglio di questi giovani è stata una cosa meravigliosa,anche per noi...
I giovani sanno. Sanno che per diventare giovani che conteranno nella società,quella che gestisce il mondo,devono testimoniare d’esserci,li pronti, a non farsi sfuggire il momento “topico”. Troppe volte hanno constatato che non è loro concesso di entrare nel meglio della società che poi tanto meglio non è.Oggi non è detto che dopo un lungo e faticoso ciclo di studi si trovi un lavoro.... Le cifre, le statistiche dicono che un terzo dei giovani proprio non lo trova. Oggi. Domani sarà peggio. Forse non lo troverà più la metà di loro. Perché questa è la politica Berlusciana che ha tagliato le prospettive e che fa di tutto per non favorire il normale fluire delle vite che s’incrociano con la società ed il lavoro,lo studio il lavoro,la cultura fanno parte dello sviluppo futuro pe run paese...
Punti che il nostro governo ha dimenticato,senza dimenticare i diritti negati a tutti noi cittadini e il continuo revisionismo storico sulla nascita della nostra Repubblica...E’ per questo che i giovani sono scesi sul piede di guerra, pacifica, ma l’hanno dichiarata. Perché vogliono conquistarsi il loro sacrosanto posto nella società, quel posto che il governo e sappiamo bene chi in prima istanza, non vuole concedere.... Invece i giovani sono li, pronti a disputarselo e a pretenderlo. Gli abbiamo visti con Pisapia nelle piazze nei cortei in difesa della scuola,l'acqua il nucleare...Per questo motivo lunedì penso che avremo delle belle sorprese. Merito loro.
Grazie Ragazzi... 4 Si per il fututo!!!!

Intanto visto che ieri non ho parlato di Anno Zero voglio riportare solamente un dato :C'erano 8.389.441 spettatori di media per l'ultima puntata . Pari al 32,3 per cento di share...
Non è necessario nessun commento.... I numeri parlano da soli!!!!

ASCANIO CELESTINI:Ascanio, perché stavolta si avverte tanta mobilitazione per i referendum, tale persino da colpire la sensibilità degli artisti? Si tratta di temi importanti che evidentemente non possono più essere demandati alla scelta dei partiti o dei singoli individui. Per quello sull’acqua, ad esempio, che considero il più importante, si tratta di decidere qualcosa che accadrà per i prossimi venticinque anni. Una gestione che prescinderà per almeno due governi e persino un’amministrazione stabile farebbe fatica a tutelare con attenzione. Quanto al nucleare si era già deciso e già votato in passato: questo governo è intervenuto in corsa sulla questione, che va valutata invece in maniera più attenta.
C’è stata anche una cautela quasi “sospetta” nel parlare di referendum in nome di una strana par condicio visto che si tratta di argomenti di interesse pubblico…
Addirittura il Primo maggio, quando ero a San Giovanni - sul palco dei sindacati, bada bene – ho dovuto firmare una liberatoria in cui mi si imponeva di non parlare di referendum ed eravamo a un mese e mezzo prima… Non è proprio una censura, ma un tentativo molto riuscito di parlare d’altro, anche con l’idea che visti i precedenti fallimenti referendari anche questo sarebbe stato vanificato. Una strada in discesa, insomma. A parte l’effetto Fukushima che è stata una vera bomba atomica sull’opinione pubblica, cosa ha invertito la polarità d’interesse?
In alcuni territori erano nati da tempo molti comitati per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’acqua, al di fuori degli interessi sindacali o delle lobbies o persino di certe amministrazioni che non danno ascolto ai cittadini. Per dire, mi sono interessato dei progetti dell’alta velocità in Val di Susa, progetto fortemente osteggiato dalla popolazione locale, e un cittadino di un piccolo comune in Piemonte mi ha raccontato che per anni hanno cercato invano di parlare con gli amministratori comunali. Alla fine si sono presentati con una lista civica alle elezioni e hanno preso il venti per cento dei voti. Ecco, quando si affrontano questioni non legate agli interessi dei partiti, la gente è chiamata direttamente in causa e torna ad appassionarsi.


Quale lezione politica trarre da quello che sta succedendo?
Che i partiti devono essere un’espressione della volontà popolare: non devono gestire, bensì interpretare le esigenze e le passioni di chi li ha votati. Al problema dell’acqua bisognava arrivarci prima. Sono mesi che vengono organizzate iniziative e comitati popolari: è evidente che è una questione più importante della casa di Fini o di Ruby Rubacuori. Se ci sono delle illegalità, se ne occupi la magistratura. La politica deve interessarsi dei veri problemi dei cittadini. Quanto alla sinistra è tempo di riacquistare una prospettiva politica, chiara e lungimirante. Basta discutere all’infinito appena un sindaco giovanotto si alza e dice che vuol far aprire i negozi il primo maggio: qui occorre cominciare a parlare del superamento del Pil, di decrescita e di altri temi davvero importanti. La sinistra faccia la sinistra e non quello che fa la destra in maniera più corretta.
Ultima domanda: con quale spettacolo ti offri “in pasto” gratis agli elettori?

Ne ho molti in cartellone. Ce n’è per tutti...           

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