E allora lo ripeto quanti criminali sono stati arrestati,quanti omicidi,stragi,sequestri di persona,e delitti di tutti i tipi sono stati evitati grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine in virtù del buon esito di intercettazioni!Quante armi recuperate,partite di droga sequestrate,corruzioni scoperte!Quanti reati sarebbero rimasti altrimenti impuniti, tanto da poter affermare che l’Italia sarebbe oggi un Paese ben peggiore se non avessimo avuto a disposizione uno strumento investigativo così prezioso!Tutto ciò dimostra che chi vuole eliminare le intercettazioni non lo fa per la privacy di tutti ma per la propria,per delinquere e continuare ad agire nell'illegabilità... Infondato,quindi il luogo comune che tende a diffondere la paura sociale dell’intercettazione,come se tutti gli italiani fossero controllati,visto che gli intercettati ogni anno ammontano solo a 20.000 all’incirca, e che in Italia, al contrario che in altri Paesi comunemente ritenuti di civiltà giuridica più avanzata,le intercettazioni devono essere autorizzate comunque da un giudice estraneo alle indagini.Inoltre per chi punta il dito sul costo di queste,nessuno dice che grazie a questo lo stato può recuperare grandi somme di denaro,non ho i dati ma sono sicuro che rappresentano molto di più del costo delle intercettazioni...
Magari qualcuno punta il dito che spesso nelle intercettazioni entrano persone oneste che non hanno niente a che fare con l'illegabilità...certo,ma in che modo si può contrastare un anti-Stato, ovvero la criminalità,sempre più forte e specializzata?e bene sì,è necessario rinunciare ad un pezzetto della nostra libertà per combattere i soprusi e la criminalità di chi vive nell’antistato,ovvero per combattere ciò che è al di fuori della legge.Quindi nemmeno le ragioni della privacy dell’amico o del conoscente dell’intercettato, le cui conversazioni vengano involontariamente ascoltate dagli inquirenti, possono ritenersi prevalenti sull’esigenza di accertamento dei reati. Non si può menomare l’azione penale per tutelare la privacy di coloro che, loro malgrado, finiscono per essere ascoltati a causa del loro rapporto personale con l’intercettato. Sarebbe come bloccare la vendita di medicinali nella logica di evitare che possano essere assunti dai bambini che convivono con chi ne fa uso.
Un problema di democrazia di EZIO MAURO
Un potere ormai terrorizzato da se stesso, dagli scandali che mettono a nudo la sua debolezza, dal consenso in fuga, decide di alzare il ponte levatoio e chiudersi nel Palazzo assediato, separandosi dai cittadini. È questa la vera ragione della legge bavaglio che per la seconda volta Berlusconi vuole calare sulla stampa e sulle inchieste con la cancellazione delle intercettazioni telefoniche, impedendo ai magistrati di indagare sul crimine e ai cittadini di conoscere, di capire e di giudicare.È un'altra legge ad personam, costruita per proteggere il vertice del governo dall'inchiesta sulla P4, che infatti ieri il ministro Alfano ha attaccato come "irrilevante", dimenticandosi di essere Guardasigilli: perché l'inchiesta svela il malaffare di una centrale governativa di potere occulto e piduista per condizionare le istituzioni, l'economia e la Rai, minacciando, promettendo e proteggendo.
Un potere indebito, di fronte al quale si genuflettono incredibilmente ministri, grand commis e uomini di un falso establishment tarlato, incapace di autonomia e di dignità, valvassori che chiedono insieme protezione e libertà di saccheggio. Ma questa deviazione - ecco il punto - nasce nel cuore del berlusconismo, e riporta al vertice del governo, per conto del quale si promettono nomine, si minaccia fango, si imbandiscono affari. È questo che gli italiani non devono sapere.
Dunque, legge bavaglio bis: i magistrati non potranno perseguire i reati secondo le procedure di tutti i paesi civili.I cittadini potranno conoscere le notizie sui crimini nella misura che il governo vorrà.Con ogni evidenza è un problema di democrazia, che riguarda tutti. Già una volta l'opinione pubblica ha bloccato il bavaglio, con la battaglia del post-it. Lo farà ancora, perché l'Italia di oggi non può accettare un abuso sui doveri dello Stato, sui diritti dei cittadini, sulla libertà.
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