Ed ecco che dopo 10 anni,svariati miliardi di dollari investiti nelle ricerche e in bombe fatte piovere dal cielo,di migliaia di bandiere a stelle e strisce e di altre nazionalità compresa la nostra poste sulle bare dei soldati,e sopratutto di innumerevoli vittime civili per vendicare l'attentato,ecco che finalmente il male è stato estirpato dalla faccia della terra e noi tutti siamo certi di vivere in un mondo più sicuro.Finalmente il numero uno dei cattivi è stato sacrificato sull'altare della libertà e della democrazia,e il premio nobel per la pace può dormire sonni tranquilli,perchè con questa clamorosa mossa elettorale la riconferma è cosa fatta..E allora evviva gli Stati uniti d'America!!!!!Evviva anche quando sgancia bombe e inventa storielle poco credibili come questa (manco il nostro governo arriva a questi livelli) Quando ho sentito i primi commenti,mi sono chiesto,possibile che sono il solo a vederla in un certo modo?Di esser certo di trovarmi di fronte alla più grossa burla del secolo,pari o superiore a quella delle tre teste di Modigliani...Ma ragioniamo:ma vi pare che "l’uomo più ricercato del mondo" stia in una villetta unifamiliare in un quartiere residenziale peraltro a pochi passi da una caserma pakistana?Una villetta indifesa a parte un pò di filo spinato?Vi pare che stava da solo col figlio e la moglie oltre al nipotino come nelle pubblicità dei biscotti?Che non aveva la minima guardia del corpo?
Non pare strano che invece di arrestarlo e fargli rivelare i segreti sull’organizzazione lo abbiano ucciso con un colpo in testa? E vedere una nazione( e non solo mezzo mondo)che gioisce senza nemmeno avere una prova tangibile è doppiamente di cattivo gusto.Gioire per una persona uccisa dal premio nobel per la pace? mah...Gli americani sono talmente pieni di loro stessi che le loro feste mi lasciano l'amaro in bocca ma senno non sarebbero americani..Poi è pure arrivata la notizia della foto falsa che tra l'altro l’hanno ritirata in tutta fretta,confermandone la falsità.La parte del volto inferiore è quella di un Bin Laden giovane e con lineamente da trentenne non da persona malata e di mezza età come era Bin Laden.La parte alta della foto una cozzaglia non ben definita facilmente ottenibile con programmi di foto ritocchi.Chi è stato capace dell’imbroglio fotografico può fare questo ed altro.Gli hanno sparato nella tempia.Perchè uccidere un uomo inerme?Avevano la possibilità di catturarlo vivo e mostrarlo al mondo intero invece hanno preferito ammazzarlo a freddo...Non è da nazione civile agire in questo modo,la giustizia si fa in tribunale...L’hanno seppellito in tutta fretta gettandolo in mare! Perchè? Quanto meno è inusuale.Un trofeo del genere merita di essere mostrato con dovizia di particolari al mondo intero.Adesso sono alla ricerca di un eventule DNA per essere sicuri che sia proprio Osama Bin Lden!
Un ultima domanda, possibilmente senza risposta.
E allora prendetemi per il solito complottista,e credete a questa storia...A me pare solo un'ottima sceneggiatura per un film grottesco e demenziale.I pochi,sceltissimi rambo,l'uccisione del nemico (quanto sarebbe servito vivo),il riconoscimento del corpo e il mistero della sorprendente sepoltura in mare,che evita un mausoleo ma soprattutto nasconde le prove.Alla fine obama mi sembra il degno erede di di capitan america,iron man e altri eroi e..Che tristezza per una menzogna così risibile,siamo davvero così stupidi?Intanto da informazioni dell’intelligence si apprende che è stato localizzato un altro pericoloso mentecatto che da tempo, e inutilmente, si tenta di assicurare alla Legge: pare che oggi si trovi al Palazzo di Giustizia di Milano.Sarà comunque difficile bloccarlo,a causa della sua bassa statura che lo fa sfuggire ai radar e ai magistrati, e alla sua natura intrinsecamente viscida e sgusciante. Le nostre fonti riservate ci informano, inoltre, che il pericoloso sceicco della balla si avvale, per proteggersi, delle più moderne tecnologie: tipo una calotta di asfalto che gli blinda la capoccia e dei veri e propri scudi quasi umani, adiposi e difficili da scavalcare anche per un canguro, denominati in codice Donno Cannone o Giuliano Ferrara.
Ostensione di cadavere (di Rita Pani )
Qualche sera fa, ancora in Sardegna, chiacchierando con amici ci si chiedeva: “Quando, come e perché si attaccherà l’Iran?” Poi il mirto ha preso il sopravvento e le chiacchiere si sono fatte spicciole, di cose da ridere. Stamani, riaccendo il computer dopo una settimana, e la prima immagine che vedo è quella strillata di un cadavere esposto a mo’ di feticcio, con tutte le cose, strillate anch’esse, utili a deviare ancora un po’ la ragione. Eccola quindi la risposta a quelle domande fumose, gettate là tra un bicchiere e l’altro: “Presto si invaderà l’Iran, perché si dovrà rispondere ad altri assassini, ad altri terroristi, ai morti che verranno.”L’ostensione del cadavere è utile a non fermare troppo il pensiero leggendo le parole che quell’immagine, quasi ridicola, accompagnano. Così, a caso cito quelle che più mi hanno fatto sorridere, per esempio: sollievo, prossimo obbiettivo Mullah Omar, fatto positivo, il bene vince sul male, festa …
Basterebbe immaginare gli americani che ammazzano il nemico numero uno del mondo intero, e poi lasciano che il cadavere sia riportato in Afghanistan per offrirgli degna sepoltura in mare, per mettersi a strillare in preda ad una crisi isterica dovuta all’insulto della nostra miserrima intelligenza. Invece il mondo festeggia, le folle oceaniche si riuniscono per esultare, il patriottismo americano viene offerto come esempio al mondo, il dollaro si riprende, e anche i sondaggi in calo di Obama, premio Nobel per la pace finalmente meritato, riprendono a salire.Siamo in preda alla follia collettiva, questa è la mia sensazione. Sembra di vivere dentro una soap opera americana, una di quelle che durano cinquant’anni e che alla fine fanno confondere tra reale e irreale.
Una di quelle che dopo un paio d’anni ti portano ad affezionarti o a odiare i suoi protagonisti, quelli buoni come santi o cattivi come mostri. Una di quelle che quando il buono si sposa e poi ha le corna ti fa commuovere, una di quelle soap in cui, quando muore un protagonista, anche se era cattivo, un po’ ti dispiace.Oggi mi sembra che vada in onda, in diretta mondiale, la puntata clou di questa farsa grottesca e mondiale, per scrivere la quale nessuno è stato risparmiato, nemmeno la vita umana quella vera. Son serviti migliaia di morti, decine di migliaia di morti, o forse centinaia di morti per corroborare l’immagine di questo eroe negativo uscito dalle abili penne della CIA. Cattivo più di JR di Dallas, a tratti più affascinante di un divo di Hollywood, finito su tutti i teleschermi del mondo con i suoi denti perfetti e gli occhi cancellati dallo sfumino di Photoshop.E so che scrivendo queste cose, alla fine, sarò io quella presa per folle, e non tutti coloro che pur avendo in mano i destini del mondo, continueranno per giorni a sparare cazzate immani, coscienziosamente riportate su tutti i giornali.
Quando arriveranno altri morti innocenti, su una metro o su un treno, durante una festa di piazza o in un mercato, sarà proprio come in una puntata di Beautiful, una di quelle in cui “il morto” ritorna. Lo spettro di bin Laden tornerà ad aleggiare sulle nostre vite e sulle nostre guerre sante, e giuste. Le guerre doverose che mietono le vite in nome della pace. Guardo la foto taroccata del pupazzo della CIA e tutto sommato mi sento fortunata per la mia lucida follia: perché gli sorrido. Io so che quel cadavere è proprio come uno di quelli dei telefilm, e come dicevo alle mie bimbe quando s’impressionavano guardando lo schermo: tranquille, è solo un trucco, il cinema è solo una finzione. Saranno altri i morti che mi procureranno dolore, quelli offerti in sacrificio al dio danaro, e non voglio pensare ora a quanti ne serviranno.
1 commento:
No, non sei il solo, forse sarò la solita "complottista" anche io, ma la penso come te. E devo dire che mi aspettavo di più da Obama, ma alla fine si è rivelato tale e quale a Bush, pronto a sfruttare Bin laden come gli pare solo a fini elettorali o in generale di consenso. La cosa triste è anche stato vedere gli americani in strada esultare alla notizia della sua morte: che differenza c'è tra loro e quegli arabi che esultavano in strada per le torri gemelle? quando c'è la morte di mezzo non c'è nulla da festeggiare, e non ci sono vincitori, mai. Proprio vero che gli uomini sono uomini ovunque, a prescindere dalla nazionalità. E dopo anni passati a finanziare Bin Laden, ora gli americani gli cuciono la bocca per sempre, negandogli persino un processo (la pena di morte gliela avrebbero data comunque, visto che loro ne sono a favore e la praticano a tuttora). Se oggi molti festeggiano la fine di un incubo, a me sembra che, per dirla alla Gaber, anche per oggi non si voli.
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