15 mag 2011

ARIA DI CAMBIAMENTO.....

In questa mattina domenicale uggiosa  e piovosa parte dell'Italia è chiamata alla urne,e questa può essere una giornata importante per il nostro paese...Sento aria di cambiamento,e questo passa necessariaente da una città,MILANO e dai suoi cittadini chiamati a scegliere il nuovo sindaco..Abbiamo visto la chiusurà elettorale con Silvio a Napoli a promettere di tutto...Anche di legalizzare l'illegabilità e scusate il gioco di parole...Io credo che proprio il tema della legalita’ sia il piu’ importante tra gli aspetti che definiscono una societa’civile.Nessuna societa’ puo’ sopravvivere senza le leggi che regolano i comportamenti degli individui tra loro e tra loro e lo stato.Sembra proprio che il nostro Berlusca abbia finalmente svelato oltre ogni possibile dubbio,quale sia il suo disegno per migliorare la societa’ Italiana.Lui la vuol trasformare da societa’ civile, che vive ed opera nel rispetto delle leggi, in societa’ di masnadieri,arruffoni,sopraffattori,imbroglioni,giuratori del falso,mafiosi e profittatori.I delinquenti in Parlamento e nei posti chiave di tutte le Istituzioni, mentre i cittadini onesti, vanno messi in miseria o in mezzo alla strada, quelli piu’ miti e fortunati, quelli che protestano invece, immediatamente in galera, e senza condoni o prescrizioni!Ed i poliziotti lo aiutano!!Ostacolano e disperdono chi lo contesta con cortei, anche se non violenti, solo perche’ esibiscono dei striscioni!
L’esercito del Ministro La Russa, lo aiuta, stesso comportamento dei poliziotti.La Chiesa del Monsignor Fisichella, lo giustifica “contestualizzando” e lo aiuta!Il Papa e tutti i Cardinali ed i Vescovi lo aiutano con il loro Placet, ed il loro silenzio omertoso.Cmq tornando al tema elettorale mi sento  fiducioso sopratutto a Milani.La prospettiva per i milanesi di avere a sindaco altri quattro anni la Moratti non deve essere allettante, nè piacevole!E’ possibile che i mezzi attuali per vincere una competizione elettorale siano quelli dell’inganno,del sotterfugio,dell’offesa gratuita, e chi più ne ha più ne metta?! E non quelli della leale competizione nel rispetto delle regole? Possibile che noi si sia arrivati ad uno squallido imbarbarimento senza quartiere per assicurarsi una poltrona? Questa è gente senza onore,opportunista, al di sotto di ogni sospetto! Milanesi, ribellatevi.Nelle vostre mani e nelle vostre menti avete la possibilità di dare inizio al cambiamento, ad una inversione di rotta per il bene della nostra povera Italia, che avrà ripercussioni ovunque,e noi ve ne saremo eternamente grati!!
Per concludere un messaggio agli amici del Movimento 5 stelle,e premetto,al mio ragionamento, che non sono una anti-grillo,anzi mi dà fastidio che in questi anni persone come Di Pietro e Grillo (e altri, variamente, a seconda delle intenzioni dei critici) siano state dipinte come populisti in malafede.Onesto sarebbe riconoscere a loro il merito di aver saputo risvegliare tanta gente (anche sbagliando a volte, per carità): Di Pietro gridava contro Berlusconi quando D'alema e Veltroni pretendeva ancora di dialogarci,Grillo insegna ai giovani a non disinteressarsi alla politica che passa sopra alle loro/nostre teste, ma a viverla come proprio diritto.Detto questo, Grillo è un rivoluzionario e le sue idee non valgono solo per l’Italia, ma per il mondo in generale.Le sue idee, l’ideale, è proprio una rivoluzione culturale,con il cittadino al centro della polis e non succube nè del malgoverno nè delle idee elitarie (imperanti? assolutamente sì) rispetto al buon governo.
Ma in quanto tale, una rivoluzione del genere richiede molto tempo e molta pazienza, è diciamo una ‘guerra’ alle idee imperanti.Il problema che abbiamo qui è invece che il tempo non c’è (non c’era già due anni fa, adesso è peggio), in quanto prima di vincere una ‘guerra’ bisogna rendersi conto che è necessario vincere almeno la prima battaglia e quella putroppo è già in corso ed è stata dichiarata da Berlusconi.Bisogna, dunque, innanzittutto chiedersi cosa mai potrà volere Berlusconi e di cosa sarà mai capace Berlusconi, e chi è minimamente attento e minimamente onesto non potrà che accettare la verità sotto gli occhi: Berlusconi non se ne vorrà andare mai, esattamente come Gheddafi non se ne vorrà andare mai, costi quel che costi.Occorre trarre le conclusioni del caso, che investono proprio quelle libertà e quei diritti civili che oggi diamo tanto per scontati.Perciò quella di adesso è una battaglia decisiva e in battaglia ci si deve sporcare le mani, anche votando uno schieramento che non ti rappresenta totalmente io avrei preferito che il vostro schieramento si fosse alleato al centro sinistra ma questo non è successo quindi a voi amici Grillini dico di non fare l'errore di dare le città di nuovo a Berlusconi,ricordate il Piemonte???Pure io da persona di "sinistra" non mi sento rappresentato dai vari Bersani,D'alema e via dicendo...però oggi è importante vincere la prima battaglia...Poi possiamo pensare a cambiare questo paese!!!!!
L'ITALIA CHE RESITE(CONCITA DE GREGORIO)
Siccome oggi è un giorno molto importante per l’Italia, e siccome sono settimane che diciamo perché, vorrei prendermi oggi una domenica d’aria. Per l’appello al voto - ad andare a votare - rimando agli ultimi tre editoriali. Per una sintesi della posta in gioco potete leggere cosa dicono nelle interviste che seguono Romano Prodi e Pier Luigi Bersani. Io preferisco lasciare la parola a due giovani insegnanti che mi hanno scritto ieri per raccontarmi due storie. Sono Marco Marmeggi e Cecilia Alessandrini. Due lettere, due frammenti dell’Italia in cui viviamo che spiegano meglio di tante analisi come si sta in questo paese, pieno di quello che manca.Marco racconta della sua scuola a Rio nell’Elba: una scuola dove quasi tutti gli insegnanti in servizio hanno un contratto a termine e più o meno trent’anni. Un giorno di agosto, scrive, “un gruppo di giovani docenti precari che si conoscevano da tempo e avevano grandi idee per il futuro della scuola pubblica statale decise di prendere servizio in quella minuscola istituzione solitaria, affacciata sul mare come nelle storie più belle e si convinse che tutti insieme avrebbero potuto fare molto, nonostante tutto e a dispetto di pochi”. Così fecero per un anno, quest’anno scolastico che sta per finire. Ora “faranno scrutini ed esami, compileranno pagelle e registri, faranno gli scritti e gli orali. La scuola chiuderà i battenti”. Gli insegnanti, precari, se ne andranno via tutti. L’anno venturo non ci sarà posto per loro, né per migliaia di altri come loro. La scuola tornerà ad essere solo un edificio. Resterà una radio, però. L’hanno messa su nell’ultimo mese i giovani docenti e i loro studenti: si chiama Radio Rio Elba.
Ascoltatela. Racconta di un’isola fatta di vento, di una scuola felice, di un tempo pieno di speranza di cui non si conosce il futuro.Un’altra giovane insegnante, Cecilia Alessandrini, è uscita di classe ieri all’una dopo aver parlato a lezione ai suoi studenti di tolleranza e di rispetto. “Accendo il telefono e ricevo immediatamente una chiamata: nella notte la porta del circolo di cui sono segretaria è stata imbrattata con una croce celtica e altri simboli infamanti. Il mio circolo è il Galvani a Bologna. È il circolo di Prodi, soprattutto è il circolo di tutti quei volontari, iscritti e simpatizzanti che in questi giorni hanno lavorato senza sosta. È un circolo femminile in cui non solo la segretaria è una giovane donna ma è donna anche la candidata al consiglio comunale, Raffaella Santi Casali. Siamo un piccolo gruppo di persone che lavora quotidianamente nel quartiere per resistere al dilagare di una cultura politica provocatrice e violenta. Durante quest’ultimo mese non c’è stato un attimo di pausa, abbiamo lavorato al servizio del dialogo convinti che solo la forza delle nostre idee e la credibilità dei nostri candidati può fare la differenza. Senza scorciatoie, spiegando a tutti che l’avversario politico non può mai diventare un bersaglio. Evidentemente anche a Bologna sta avanzando un’ idea diversa, quella che pretende che la ragione stia dalla parte del più forte, del più violento e prevaricatore. Ed ecco spuntare le croci celtiche, gli insulti. Oggi più che mai, vinto lo sgomento, crediamo che il nostro circolo possa diventare un simbolo: il simbolo dell’Italia che resiste”. Buona domenica. Pensate ai figli e al paese che gli state lasciando, quando andate a votare

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