Ho appena letto il pezzo di C. De Gregorio Guerra di piazze(vedi sotto) che mi riporta al mio pezzo d'ieri,sì...quello che arriva dall'Africa è molto più di una brezza,è uno scirocco che qui arriva leggero ma che consente di mettere a riva,finalmente,le vele.Come diceva Pierangelo Bertoli: "Eppure il vento soffia ancora" ...Sì,dopo giorni dove ero pessimista oggi mi sento positivo, speranzoso,e allora dobbiamo prendere consapevolezza di questo!!!e ripartire,dopo una bonaccia devastante che sembrava aver completamente esaurito qualsiasi riserva di idee e di energia.Come dicevo ieri tutti in piazza,come le donne di sabato a Milano!!!Adesso non importa con chi ma per cosa. E con la giusta rabbia,credo sia il caso di aggiungere.E' ora di deporre,anche,l'ottusa retorica(come mi diceva un amico ieri) per cui le manifestazioni sono una convegno festoso.Un simpatico meeting di suoni e di colori.Ma quando mai?A manifestare in piazza si va perché si è arrabbiati, per chiedere e ottenere qualcosa.Non per 'incontrare' quelli che la pensano come noi,ma perchè l'unione di molti che pensano e vogliono con determinazione la stessa cosa crea una 'forza' che può modificare la situazione del nostro paese.Non mi parrebbe di doverlo precisare,ma non si sa mai,in tempi che se vola un sasso è già terrorismo.Parlo di rabbia,non di violenza... Il tempo di una mobilitazione generale è arrivato,il Paese non ne può più di questa bolgia,è stanco di esser menato per il naso,si sta risvegliando dal lungo letargo mediatico che lo ha stremato,sente che è ora di aprire le finestre e buttar fuori il marcio che ha appestato l'aria della casa e fare entrare aria pulita per non morire tutti.
Il Paese si è risvegliato pian piano grazie a giornalisti Concita,come Travaglio,come Santoro,come G.lerner,Zucconi,Saviano e tutti quelli da cui ho sentito dire sin da quando Berlussconi è "sceso" in politica che lo ha fatto per proteggere i suoi affari e per non finire processato per reati dai quali era accusato ancor prima che fosse stato eletto parlamentare. E' entrato in politica per farsi gli affaracci suoi e dei suoi compagni di merende. Berlusconi è diventato quello che è e ha potuto fare cio che ha fatto anche grazie a TANTI altri giornalisti che ne hanno appoggiato e condiviso ogni misfatto contribuendo a spandere la cortina soporifera mediatica che ha ipnotizzato il Paese.Ha riempito il Parlamento di suoi complici e zoccole fino a infettare mortalmente le Istituzioni e portare il Paese allo sfascio, ad una pericolosa guerra Istituzionale che rischia ancora di portare il Paese al limite se non alla guerra civile che si potrà evitare solo con grandi e continue manifestazioni pacifiche di piazza fino a costringere lui e i suoi complici a mollare l' osso e a mollare il malloppo. Il potere mediatico-soporifero di Silvio Berlusconi sarà battuto anche grazie alla forza incontrollabile e libera di Internet che consente alla gente di organizzarsi e a trovare altrove la vera libera informazione abbandonando i canali di informazione tradizionali usati e controllati dai Goebels di turno per manipolare l' opinione pubblica.
Sandro Pertini diceva:La Resistenza oggi la viviamo quì, fra queste pagine elettroniche, lontane dagli occhi di molti, vicine al cuore di tutti. Perché se l’ignoranza catodica oscura la mente del popolo italiano, noi abbiamo combattutto, combattiamo e combatteremo per illuminarla di conoscenza: informare per essere informati. E forse nessuno un giorno ci chiamerà eroi.
Ecco l' importanza e la necessità di partecipare tutti assieme a tutte le prossime manifestazioni in difesa della Costituzione, delle Istituzioni, della Libertà, per cacciare Silvio Berlusconi e i suoi complici da tutte le Istituzioni Pubbliche per poi tornare a libere elezioni democratriche magari cambiando l' attuale legge elettorale per consentire ai cittadini di scegliere chi mandare a rappresentarli nel Parlamento ridando allo stesso Parlamento la sua civile e democratica funzione Costituzionale. Solo in questo modo l' Italia potrà ridare ai giovani speranza nel futuro, soltanto la piena applicazione ed il rispetto della Costituzione Italiana possono garantire pari opportunità e rispetto per tutti indistintamente e fiducia nel funzionamento di tutte le Istituzioni.Il potere teme le iniziative popolari. Ha paura delle parole e i vari programmi televisivi lo dimostrano. Teme il confronto diretto e argomentato. Usa l'arroganza per sovrastare gli interlocutori anche quando non ha argomentazioni sostenibili. Impone ma non propone. Ama il non contraddittorio e le discussioni concordate. Gli strumenti della democrazia sono stati deposti per troppo tempo a discapito del "valore del popolo".L' Italia con Berlusconi è come un computer inutilizzabile perchè infetto da Virus la cui ultima soluzione per poter ricominciare ad usarlo correttamente è quella di formattarlo completamente per poi reinstallare un nuovo sistema operativo. Il nuovo sistema operativo lo possiamo installare solo se nei prossimi giorni saremo tutti uniti nelle varie piazze. Erase e rewind. Per ricominciare daccapo a camminare avanti.
Guerra di piazze di Concita De Gregorio
Quello che abbiamo iniziato non può essere fermato”, ha detto ieri fra la folla il premio Nobel El questi giorni, vi abbiamo spiegato come, chi. Oggi Mike Giglio, reporter di Newsweek, torna a dirci nel dettaglio quale sia stata la funzione di Internet, capace di superare ogni censura. Gabriele Del Grande racconta la storia di Soufien Balajj, il blogger che ha dato il via alla rivolta tunisina. Di quel che accade in queste ore nelle strade del Cairo vi racconta Robert Fisk, uno dei più grandi reporter di guerra. Noi leggiamo, ascoltiamo, guardiamo.
Un piccolo vento, una brezza si sta levando anche qui. Basterebbe che fosse un soffio costante. Basterebbe il risveglio della consapevolezza di quale sia stato l’inganno di questi anni di dittatura mediatica: il dolce soporifero regime che ha sterminato cultura e coscienza. Anche da noi la rivolta corre in rete, poi - vedete - a volte arriva in strada.Dieci giorni fa abbiamo fatto appello a tutte le donne italiane. In pochi giorni hanno risposto in settantamila. Diecimila Baradei. Sono migliaia le immagini, i volti, le parole che ci arrivano in questi giorni dall’altra sponda del nostro mare, ci colgono seduti davanti agli schermi di computer e tv: un bambino che passa di mano in mano, due donne velate che sollevano cartelli, un vecchio con gli occhiali rotti, il sangue e la speranza, i dubbi sul futuro e la voce tonante dall’America, le famiglie dei dittatori in fuga, già a Londra o a Parigi, loro sì già in salvo coi loro bauli preziosi. Ne scrive oggi per noi Issandr El Amrani, dal Cairo: racconta uno spaccato della fuga precipitosa dei tiranni. Un effetto domino velocissimo, che in dieci giorni è stato capace di attraversare i confini dei paesi come un’onda, come un unico vento. Molto, moltissimo ha fatto la Rete. Ve ne abbiamo parlato tanto in erano in piazza a Milano, giornali come Il Secolo e Famiglia cristiana suonano la stessa musica. La destra del Capo invece teme la piazza, schiera i suoi quotidiani a denigrare chi manifesta ancora una volta con il logoro e bugiardo slogan, “tutti uguali, tutti a casa”. Non è così, non siamo tutti uguali, urlare tutti colpevoli nessun colpevole non basta più, l’inganno è svelato. C’è un nuovo rischio, però: anche questo un antico vizio. E’ la guerra a chi è più puro, a chi è arrivato prima, a chi è stato più bravo e l’ha detto più forte. La guerra nella stessa metà campo, questa volta a colpi di piazze. Noi, lo diciamo adesso, andremo in tutte le piazze dove si manifesti per qualcosa in cui crediamo: chiunque le abbia convocate, se l’abbia fatto prima o dopo qualcun altro. Andremo, come siamo stati sabato a Milano, il 5 con Libertà e Giustizia e il 13, naturalmente, con tutte le donne d’Italia. Proviamo ad avere rispetto della gente che ce lo chiede, provate a stringere la mano del vicino anche se non è proprio del vostro stesso sangue. E’ di parlare agli altri che abbiamo bisogno: di parlare, insieme, a tutti. Allora e solo allora quel che così sarà iniziato non potrà essere fermato
...È sempre stato facile fare delle Ingiustizie !
Prendere, Manipolare, Fare credere!........ma adesso
State più attenti!
Perché ogni cosa è scritta!
E se si girano gli eserciti e spariscono gli Eroi
Se la guerra (poi adesso) cominciamo a farla noi ....
NON SORRIDETE........GLI SPARI SOPRA.......SONO PER VOI !
NON SORRIDETE........GLI SPARI SOPRA.......SONO PER VOI !!!!!!
VOI abili a tenere sempre un piede qua e uno là
AVRETE un avvenire certo in questo mondo qua
però la DIGNITÀ!!!!!
Dove l'avete PERSA!
E SE per sopravvivere.....qualunque porcheria
Lasciate che succeda...e dite "non è colpa mia".....
31 gen 2011
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