16 gen 2011
Shakespeare "sonetto 66"
Stanco di tutto questo, imploro da morte riposo,
Come, vedere il Merito nato a mendicare,
E squallida Nullità gaiamente agghindata,
E la Fede più pura miseramente tradita,
E i più splendidi Onori ignobilmente attribuiti,
E la casta Virtù brutalmente prostituita,
E nobil Perfezione iniquamente avversata,
E Forza mutilata dal potere corrotto,
E il Genio imbavagliato dall’Autorità,
E Follia, con arie dottorali, opprimere Saggezza,
E leale Franchezza chiamata Semplicità,
E il Bene schiavo servire capitàno Male.
Stanco di tutto questo, vorrei da questo esser lontano,
Se non, morendo, abbandonassi solo l’amor mio
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