Se si contano mesi e giorni ormai volati
ebbene è Natale
se vedete le luci che abbagliano le vie
Indipendenza, Rizzoli, le Due Torri
e l’albero davanti al Podestà
sì, è Natale
se gli occhi dei piccoli luccicano
davanti ai negozi di giochi
brillanti più del sole a mezzogiorno,
ti accorgi che è Natale.
Ma se guardi tanti visi stranieri
che non han da mangiare
senza una coperta per non gelare
e morire da solo come un cane
dopo aver lavorato come mulo
per mandare ai figli un pezzo di pane
è Natale?
Per quei giovani sui monumenti
a sventolar gli striscioni dei diritti
per ‘na scuola più giusta, un lavoro
e per aprire le orecchie a quei signori
che fingono di non sentire
E’ Natale?
Per quei bimbi abusati
in inferni senza speranza
che al posto di un pallone hanno un bazooka
senza avere diritto a una coscienza
è Natale?
Infine per i vecchi pensionati
costretti a fine mese a rimanere
senza un soldo per comprarsi un decoder
sì, sarà Natale, ma han poco da godere!
Cantiere poesia
23 dic 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
O, Dio! Quanti ricordi: le vie Indipendenza, Rizzoli, le Due Torri e l’albero davanti al Podestà! Quanto ho amato Bologna dove ho frequentato l'Università. Ma 40 anni fa noi contestavamo le falsità borghesi, la famiglia, la scuola, la condizione femminile e lo sfruttamento dei proletari. Non c'erano ancora immigranti nell'Italia del boom, gli emigrati italiani tornavano in Patria, gli operai stavano discretamente e noi giovani non avevamo paura del futuro, solo sogni. Non c'era ancora il consumismo sfrenato (Anche se mi viene in mente La Classe Operaia va in Paradiso) e Natale era Natale.
Bellissimo pezzo, Viviana. Io ora sono una quasi vecchia pensionata che non sa da che parte tirare la copertina della mia pensione misera.
Buon Natale agli immigrati, ai popoli del terzo mondo, ai bimbi abusati in ogni angolo del mondo, ai vecchi pensionati, ai giovani senza sogni. Buon Natale a te, Viviana, Buon Natale Bologna.
Ciao Elena,grazie di cuore per il tuo meraviglioso commento...voglio precisare che
mi chiamo Emanuele e ho letto questa poesia da un blog amico "Cantiere poesia",appena sotto la poesia trovi pure il link..questo se eventualmente ti vuoi rivolgere alla bravissima Viviana...
Io non sono di Bologna,vivo a Prato ho 34 quindi non ho vissuto il contesto chehai citato..però ricordo i primi anni 80 dove ancora si respirava il vero senso del natale..oggi invece è molto diversa da allora,il natale è diventato solo un’opportunità commerciale.La nostra società, mercificando ogni cosa, ha messo l’oggetto davanti all’uomo.Si è creata così una spaccatura che ha generato l’isolamento e il distacco tra individui che rincorrono solo oggetti....Riprendo la tua citazione finale Buon natale agli immigrati, ai popoli del terzo mondo, ai bimbi abusati in ogni angolo del mondo, ai vecchi pensionati, ai giovani senza sogni...Buon natale a te
EMANUELE
Posta un commento