30 dic 2010

Pomigliano....effetto domino?? Anni di lotte in fumo....

Lotte decennali per conquistare un minimo di dignità, nel diritto e nella democrazia nelle fabbriche, sono state distrutte  dal nuovo contratto di Pomigliano...Sì certo i  "padroni" fanno il loro mestiere però facilitato da un governo e un'opposizione conseziente,sopratutto i dirigenti del PD a loro si deve assegnarsi la palma d'oro di chi è riuscito a disarmare la classe operaia che,a questo punto è rimasta priva (quasi) di ogni tutela sul piano politico.Le parole del prossimo candidato PD alla guida della città di Torino sono emblematiche e "disarmanti". Ho letto nei giorni scorsi che Piero Fassino giudica "importante" il lodo Marchionne (i sindacati firmatari sono degli optionals), ma, con grande cipiglio, ritiene anche che "il fatto che non sia stato sottoscritto da tutte le parti sindacali è un punto delicato che va affrontato con responsabilità", evitando "discriminazioni" per chi non ha firmato (?!?!). E' un accordo che taglia fuori dalla rappresentanza aziendale la FIOM e Fassino si limitava ad auspicare che il sindacato maggioritario non sia "discriminato". Oggi arriva ad invitare gli operai a firmare e a suicidarsi come comunità di interessi e di scopi. Quella discriminazione che Fassino considera un neo è la filosofia stessa del lodo Marchionne, non un incidente di percorso. Il fatto di sottacerlo dà continuità al disarmo unilaterale. Con i risultati che poi si vedono e vedranno anche sul piano politico ed elettorale.

Inutile, quante volte ho parlato del Pd e mi dispiace,non è mia intenzione...ma io che credo nei valori di sinistra alla vera sinistra che difende gli operai i più deboli...vedere questo scempio da chi per avere consensi dici di essere di sinistra mentre attua una politica di centro-destra e poi ci meravigliamo perchè sempre più operai votino Lega....quando lo spettacolo di quello che era il maggior partito d'opposizione è questo!Altro che reinsediamento del partito al Nord!Fassino D'alema,bersani avete fatto carriera politica grazie alle lotte di quei lavoratori che adesso rinnegate,grazie al sacrificio di tanti compagni che non ci sono più e grazie a tutti quei militanti che hanno deciso si sposare (con tutto il rispetto,nonostante da persona di estrewma sinitra non condivido)la speranza in questo partito democratico..E voi li avete traditi ancora,vergognatevi.Ormai non difendete neanche più la democrazia nei posti di lavoro,difendete solo la vostra sedia.Vergognatevi. Vergogna !!!!! Venite a lavorare in fabbrica,(io sono metalmeccanico) andate a fare i lavoratori dipendenti per capire.Quanto guadagnate al mese voi? MA sapete quanto guadagna un operaio, un lavoratore, un precario ? Vergogna !!!!

 E poi si parla di fututi...Dateci il futuro  dicono i giovani ....
Uno slogan efficace anche per tutti qugli operai della Fiat il cui futuro è diventato “ indice di produzione globale”.Ma di quale futuro stiamo parlando quando si portano cinicamente a termine operazioni che schiacciano sogni, aspirazioni,desideri e il giusto riconoscimento di diritti individuali e collettivi?
E ormai non è più tempo di chiedersi come si sia potuto arrivare fin qui, ma piuttosto come se ne uscirà, visto che ormai si è sancito il ricatto fra lavoro e diritti. C’è chi giustifica la sua firma in calce all’accordo sostenendo che in periodi di crisi ci si deve adattare e riuscire a strappare le migliori condizioni.Ma qualcuno di costoro ha pensato all’effetto domino di questa operazione che ha dimostrato come si possa impunemente giocare a rimpiattino tra il Contratto nazionale i contratti esterni e gli integrativi in un sistema ormai disintegrato? Anni di lotte faticose, conquiste strappate coi denti snaturate pezzo per pezzo, un pezzo alla volta, piano piano che nessuno se ne accorga…

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, questo sconosciuto, perso tra le pieghe del timore di perdere il posto, umiliato e lacerato da una scelta politica dei sindacati che speravano che, depotenziando il Contratto collettivo a favore di una maggiore flessibilità, sarebbero riusciti ad arginare e governare il fenomeno della precarietà, lo scotto che le nuove generazioni stanno pagando per entrare nel mercato del lavoro.Il risultato è invece che le forme atipiche - stage, borse lavoro, stagionali, a termine, a somministrazione  stanno dilagando in modo incontrollato e la precarietà è diventata regola.E’ stato così, cinicamente o peggio superficialmente,costruito a tavolino il futuro strutturale delle nuove forme di lavoro.Inascoltato il Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati, il cui segretario Walter Cerfeda afferma:
“Marchionne? Questo dirigente planetario, molto americano, affronta la questione di Mirafiori
con un approccio pragmatico e armato di una furbizia italica, direi napoletana.. Questo accordo esula dal quadro della contrattazione europea e delle trattative in corso perché qui si sommano diversi contenuti che nella contrattazione europea vengono affrontati separatamente. Mi occupo di contrattazione in Europa da otto anni e un guazzabuglio così non si è mai visto".La crisi c’è ovunque e ovunque si sono dovuti accettare accordi peggiorativi, concession bargaining, indispensabili per il mantenimento del sito produttivo e degli investimenti.Ma “ la differenza è che Marchionne non ha presentato alcun piano industriale, c'è una promessa di investimento che non è supportata da numeri, progetti, volumi di investimento, tempi di realizzazione e via dicendo. In Germania sono state create cabine di vigilanza tra impresa e sindacato che verificano la concretizzazione dei patti siglati nell'accordo e ogni soldo promesso dall'azienda viene certificato e inserito nel contratto. In Germania non si mette insieme l'investimento con il diritto alla malattia e l'assenteismo. Questi sono problemi che devono essere affrontati dai sistemi ispettivi. I punti di Mirafiori hanno una dimensione aberrante e censurabile e il Ces cercherà di evitare una contaminazione”.

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