Ho il cuore pesante
per tante cose che non conosco,
e’ come se portassi pietre
smisurate in un sacco,
o la pioggia fosse caduta,
senza riposo, sulla mia memoria.
non mi chiedete di quello.
non so di chi stiano parlando.
non ho saputo cio’ che avvenne.
neppure gli altri sapevano,
cosi’ andai di nebbia in nebbia
pensando che nulla accadesse,
cercando frutti nelle strade,
pensieri nelle praterie
e il risultato e’ il seguente:
che tutti avevano ragione
e io frattanto dormivo.
per questo aggiungo al mio petto
non solo pietre ma ombra,
non solo ombra ma sangue.
cosi’ sono le cose, ragazzo,
e anche cosi’
non sono le cose, perche’, malgrado tutto, vivo,
e la mia salute e’ eccellente,
mi crescono l’anima e le unghie,
vado per le barberie,
vado e vengo dalle frontiere,
reclamo e segno posizioni,
ma se volete sapere di piu’
si confondono le mie strade
e se odono latrare la tristezza
vicino alla mia casa, e’ menzogna:
il tempo chiaro e’ l’amore,
il tempo perduto e’ il pianto.
cosi’, dunque, di cio’ che ricordo
e di cio’ di cui non ho memoria,
di cio’ che so e di cio’ che seppi,
di cio’ che persi per la strada
tra tante cose perdute,
dei morti che non mi udirono
e che vollero forse vedermi,
meglio non domandarmi nulla:
toccate qui, sul panciotto,
e vedrete come mi palpita
un sacco di pietre oscure.
28 dic 2010
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2 commenti:
ah bene! allora vuol dire che oltre alle foto ruberò qualche poesia.. ;) ciao!
Paola...ripeto,puoi prendere quello che vuoi...questo non è rubare è condividere!!!!
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