26 dic 2010

Lenta Apocalisse "Claudio Pompi"


I ghiacciai un tempo eterni
si sciolgono,
dura roccia o nuovi mari a loro
il posto rubano.
Le ciminiere del mondo moderno
grigio hanno reso il cielo,
avvelenata e rovente l’aria
Le foreste scompaiono tra rumori
di mostri meccanici.
I deserti avanzano con avanguardie
di sabbia che su noi si posano.
Le guerre aumentano spargendo
odio e dolore..
La fame e le malattie uccidono
sempre più popoli poveri e inermi
Questo mondo cambia giorno per giorno
trascinandosi in un orrido futuro
simile ad un inferno
Tutti, ubriachi di progresso,marciamo
verso il baratro con rapido passo
Tu sei lì, a noi attendi ghignante
da sempre e per sempre uguale,
ovunque e comunque uguale
sorella morte sarai.
Alla natura violentata sussurri
la rivolta.
Le menti di uomini folli occupi
frustandole come cavalli trainanti
guerrieri carri perché sterminatori
di popoli diventino.
Alla fine, quando nulla potrà
più morire, tornerai al freddo universo
per morire anche tu che più ragione
non avrai di esistere.
Stringerai tra le ossute dita questo
inerte mondo come ultima tua preda.

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