10 dic 2010

Burattini a miglior offerente....

Volevo scrivere ieri,sulla compra vendita dei voti,ma non ho avuto tempo...oggi Leggo:Compravendita, i pm indagano.  ....Ma quanto si fa odiare questa politica !!!
E’ meglio non conoscerli i fatti perché,conoscendoli, ti viene la nausea, il volta stomaco soprattutto se credi in certi valori.Non voglio vantare i politici del passato, può darsi che anche 20-30 anni fa facesse ugualmente schifo, ma non credo che sia stata così squallida come oggi. Anche allora esisteva la compravendita, ma con il sistema proporzionale magari si compravano interi partiti anziché singoli politici mercenari(burattini)..Non mi resta che un grande sconforto,smarrimento e delusione,si ha la netta percezione che il paese sia irricuperabile,fra tante persone oneste,competenti e capaci, si nomina,questo è il termine giusto,calearo,razzi ecc.... e noi che facciamo? a chi crediamo?Questa è una critica anche all'opposizione,anche quella di centrosinistra, lontano anni luce dall'idiologia comunista a cui mi ispiro,e non voglio parlare di Berlinguer e altri rappresentanti di una sinistra che aimè non c'è da tanto tempo...

Questi rappresentanti di una finta sinistra sono tutti uguali,loro che intrattengono relazioni occulte con il nemico?dico nemico non avversario politico perchè b. è un sovvertitore della democrazia e quindi nemico di tutti compreso quelli che lo hanno votato,amici ma non vedete in che condizioni siamo? sull'orlo di un baratro che rischia di far tornare l'italia ad essere una mera espressione geografica,mafie,secessione,disoccupazione,dissesto finanziario,mala sanità,mala giustizia,cultura allo sbando,poche nascite,cricche,codoni tombali,un elenco infinito di veleni letali per qualsiasi convivenza civile. b. non ha fatto altro che metterci su il cappello forse è per questo che non cadrà perchè è il perfetto terminale di questa deriva...

Il Seminatore Berlusconi ,ha seminato su un terreno fertile e nell’arco di quasi ventanni, è riuscito a raccogliere frutti importanti.La  cosa che ci deve fare preoccupare è che questa pochezza dell'opposizione ha fatto sì,che il consenso elettorale più importante del Seminatore venisse proprio da quella fetta di popolazione che non riesce ad arrivare a fine mese e vive al limite della decorosità. E’ in quel serbatoio di voti che ha raccolto i frutti più dolci. Più dolci perchè è riuscito a conquistare consenso popolare la dove il consenso era patrimonio della sinistra...Sembra tutto inverosimile ma la realtà è proprio questa. Questo consenso, estirpato nei quartieri popolari , rende il Seminatore orgoglioso e nello stesso tempo arrogante. Sarà molto difficile, invertire questa tendenza. Rispetto al 1994 , il Seminatore è diventato ancora più potente e quindi più influente ed i cittadini italiani sempre meno colti ,con meno senso del dovere, con la smania del facile arricchimento e nei più giovani, la voglia di arrivare presto al successo magari quello del mondo dello spettacolo o dello sport. Certo, i giovani sono anche quelli che stanno manifestando la loro rabbia contro la riforma scolastica del ministro Gelmini,e loro sono la nostra unica speranza,la speranza di una svolta,però vanno sostenuti,gli và dato la possibilità di entrare in politica e di fare politica....e aiutati in questa lotta...Solo così possiamo battere il "Nano" e la sua cricca...Sarebbe una bella “lezione” dei giovani nei confronti di noi tutti  che non abbiamo saputo dare una speranza e un'alternatica a questa Italia  Berlusconiana....

A che prezzo
di Concita De Gregorio
tutti gli articoli dell'autore La sfortunata circostanza che il voto di fiducia sia palese e non segreto è la ragione che anima questi giorni di vigilia di surreali conferenze stampa. Persone che hanno pochissimo o nulla in comune (poniamo: un facoltoso imprenditore e un indebitato padre di famiglia, di partiti diversi) si danno manforte per giustificare in via preventiva le ragioni della loro imprevista adesione, diretta o indiretta, al credo del magnate. Vette sublimi le raggiunge, per scritto, il dipietrista Antonio Razzi che in una similitudine alata confonde Pietro Micca con Enrico Toti, addebita a Di Pietro la malattia della moglie («si è ammalata a causa delle mortificazioni inflittemi dal tuo comportamento») e di passaggio fa vanto di averne avuta solo una, di moglie, circostanza che col voto di fiducia non sembrerebbe aver nulla a che fare ma che in effetti è specie in quell’ambiente una rarità, dunque perchè non elencarla. Razzi e Scilipoti sono i due parlamentari Idv in procinto di votare la fiducia a Berlusconi perchè, dicono, non sufficientemente valorizzati dal loro leader.

Dovranno, seppure in articulo mortis, riconoscergli tuttavia il merito di averli messi in lista e fatti eleggere, visto che non sono stati certo i cittadini a sceglierli. Sempre più, come diciamo da mesi raccogliendo firme perchè accada, si sente il bisogno che almeno l’opposizione attivi il meccanismo delle primarie di collegio: siano gli elettori a decidere chi mettere in lista per Camera e Senato. Calearo, ex Pd, ha messo nero su bianco il prezzario della compravendita: da 350 mila a mezzo milione di euro. Sembra poco, alla luce delle disponibilità del magnate. Se uno deve vendersi si garantisca almeno un vitalizio. Un impiego per i figli, come fanno i dipendenti di Alemanno, un posto fisso in Campidoglio per le prime mogli alle quali smettere così di pagare gli alimenti. Poco, sì, ma comunque abbastanza per un esposto alla procura della Repubblica. Gli estremi di reato, dice Gianrico Carofiglio, ci sono tutti: forse Calearo l’ha già fatto e non ce lo dice per pudore, aggiunge.Vorrei porre un’altra questione di principio. Capisco che nel disastro di corruzione generale - da Tanzi alle assunzioni del sindaco di Roma al mercato parlamentare, il catalogo è questo - possa sembrare un dettaglio ma nei particolari si annida lo spirito del tempo. Tra i deputati che il 14 potrebbero essere assenti ci sono tre parlamentari in maternità. Federica Mogherini partorisce il 13. Giulia Bongiorno e Giulia Cosenza hanno gravidanze a rischio. I regolamenti della Camera non prevedono la maternità come condizione specifica: è equiparata alla malattia, cosa che evidentemente non è. Dunque le assenze di chi si trova in sala parto sono assenze per malattia e abbassano il quorum, incidono sull’esito del voto a differenza, per esempio, delle assenze per missione. Chi si trova a un convegno sta lavorando per la società, chi partorisce un figlio no. Dite se vi sembra sensato: lo dica la ministra Carfagna. Sono pari le opportunità? È pari la considerazione e il rispetto? Tra l’altro il voto è elettronico, l’identificazione avviene attraverso le impronte digitali. Non vedo cosa impedisca a chi non può muoversi di votare da casa, con le opportune misure di sicurezza. O dall’ospedale. Persino dalla sala parto, un minuto dopo aver felicemente dato alla luce un nuovo cittadino.

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