30 nov 2010

MARIO MONICELLI ciao Maestro!!!

Ho sentito l'annuncio ieri sera in Tv al programma "Vieni via con me" di Fazio/Saviano...E' stato un  uomo che ha scelto di anticipare una morte che lo voleva consumare,è questo suo gesto è un morire con dignità...La vita non è sempre degna di essere vissuta: se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena". Lo disse quando si suicidò suo padre e ci credeva davvero. Lucido, coerente e consapevole fino in fondo.Un Uomo come pochi.Gli italiani hanno perso l'orgoglio e la spinta personale  disse anche lo scorso marzo a Rai per una notte la speranza è una trappola inventata da chi comanda.Perché la speranza serve per far credere che domani andrà meglio anche quando non sarà così, non sarà mai piu' così e non ci sarà nessun domani degno di essere aspettato.

I suoi film per me sono un marchio indelebile,ne ho parlato spesso dalla Grande guerra(qui) a Amici Miei (qui) Armata Brancaleone(qui) fino al Marchese del Grillo,I soliti ignoti,con il suo modo ironico,cinico e lucido di tracciare i nostri difetti,oggi come ieri.I personaggi dei suoi film erano reali e sapevano parlare alla gente con lo stesso linguaggio. Adoravo, in lui,la sua analisi della società civile e della politica senza timore riverenziale verso questo o quel politico di turno, ascoltarlo ogni volta era per me un illuminazione. Uomo vero, sincero senza paure, diretto  duro verso l'ipocrisia, ribelle verso il sistema Italia di carattere clericale-mafioso.Di quel clero che si era divertito a prendere letteralmente per i fondelli con i due capolavori di Brancaleone, senza che se rendessero conto. Altrimenti a qui tempi avrebbero censurato dei capolavori universali...Io credo che gesti come il suo e a quella età li fanno le persone molto disperate o molto intelligenti Mandare a fottersi la vita quando non è piu' tale non è cosa da tutti. Suicidarsi a 95 anni è assolutamente geniale in un paese incivile come il nostro dove la cui unica prospettiva per un malato inguaribile o in fase terminale è quella di diventare dipendente da qualcuno 24 ore su 24 e marcire in un letto d'ospedale ostaggi di leggi che vietano di scegliere come e quando nascere e come e quando morire.
E non ci rimane che salutare il maestro grazie signor Mario per tutto quello che ci hai dato in termini di amore per la Vita....
Una delle ultime interviste :


La speranza, di cui parlate, è una trappola... una brutta parola. Non la si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni... La speranza è di quelli che dicono "state buoni, state zitti, pregate..." (Mario Monicelli)
rai per una notte:


Io spero che finisca con quello che in Italia non c'è mai stato: una bella botta, una rivoluzione. La rivoluzione c'è stata dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, è 300 anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice, è doloroso, esige anche dei sacrifici..."(MONICELLI)
LA GRANDE GUERRA

ARMATA BRANCALEONE


AMICI MIEI


I SOLITI IGNOTI

4 commenti:

little-prince ha detto...

Decidere della propria vita a 95 anni è veramente una dimostrazione di grande coerenza e maturità ideologica che poche persone in Italia possono pensare di raggiungere, non solo per la difficoltà di arrivare a quell'età , ma per il previlegio di arrivarci con una lucidità tanto esemplare.

Mi ritrovo perfettamente in almeno due punti espressi durante le interviste che tu hai riporato:

1- la speranza
questa vago e irraggiungibile anelito , dannoso talvolta , reo di guidarci lontano dalla verità, di allontanarci dalla realtà . Nella speranza è riposto un desiderio e come tu ben sai ,e come ha sostenuto anche Terzani , i desideri ci rendono schiavi , ci tengono legati alla nostra condizione di esseri mortali aumentando la nostra frustrazione

2- il bisogno di rivoluzione
E' la cosa che continuo a sostenere sempre più con convinzione , perchè le cose qui in Italia possano cambiare , ma ahimè il popolo italiano molto itali(di)ota è andato in letargo mentale !

grazie del tuo contributo Emanuele ^______^

un caro abbraccio a te

un saluto al Maestro Mario

ANAM ha detto...

Ciao cara amica,hai colto due aspetti che dimostrano la personalità di MARIO,condivido la tua riflessione,basta riascoltare l'intervista a Rai per una notte,il suo grido disperato,il grido di un uomo di 95 anni che denuncia la povertà e la miseria morale in cui siamo decaduti...ripeto un uomo di 95 anni!!! che ha alle sua spalle una vita meravigliosa piena di onori,fortune e soddisfazioni...che nonostante tutto ha a cuore in primis il futuro della sua nazione e dei suoi giovani figli... Bacione

Una lezione per i parassiti al potere!

Addio immenso Maestro...riscatteremo l'onore della nostra Patria, e sarà anche in nome tuo

Anonimo ha detto...

Tumore al colon.
Queste parole hanno "tuonato" nella mia mente a gennaio di questo anno. Quell' "anziano signore" aveva un cancro.
Ho sempre pensato che.. Niente al mondo mi avrebbe riconcigliato con lui.. Che gli anni senza parlarsi, le parole non dette.. Non avrebbero mai avuto soluzione.
Poi.. "quel male" lo stava per portare via, quel male ha cambiato tutto.
I medici dicevano che, a 83 anni difficilmente si sarebbe salvato. Invece.. Le terapie, un' operazione hanno salvato il "vecchio leone".
C'è stato un momento in cui, sembrava non farcela.. Mi ha detto:- Io combatto come sempre ho fatto nella vita. Ma se il corpo non reagisce più.. Se la fine è vicina.. Non farmi soffrire.. Aiutami-
Era la prima volta che mi chiedeva aiuto. Forse non avrebbe mai avuto il coraggio di Monicelli, di "buttarsi nel vuoto". Avrebbe delegato me, con "una puntura" o altro.. E io, l'avrei fatto, assumendomi tutte le conseguenze che sarebbero derivate. Perchè, quando si ama una persona non la si può vedere sofferente, prosciugata da un male che gli toglie anche la dignità.
Oggi sono "pronta" per leggere e capire libri come "Il tempo che vorrei" e "Un altro giro di giostra", "grazie" a questa terribile esperienza.
Auguro al Maestro Monicelli un bellissimo viaggio nella magia..
Vanessa Baldazzi (operaia di pensiero).

ANAM ha detto...

Ciao Vanessina. grazie di cuore, un commento a dir poco sublime!! Credo che sia giusto non aggiungere niente...un abbraccio grande!!!
<3