30 set 2010

(Zygmund Bauman)

Guardo il mondo globalizzato. E' pieno di uomini costantemente in cerca di qualcos'altro. Sembra che corrano invece sono fermi in una condizione di angosciante staticità. Credono di intercettare, di interpretare il cambiamento. Stanno bene solo quando arrivano prima degli altri, e questo indipendentemente da quale sia la meta. Ma pensiamoci un attimo : in realtà non progrediscono mai. Inseguono qualcosa che è fuori da sè, un modello che non esiste e che non possono raggiungere, perchè non ha radici nella propria identità :un nuovo taglio o un nuovo colore di capelli,una nuova macchina, un nuovo lavoro,un nuovo corpo,una casa nuova.Una volta conquistati,sono già vecchi. E la corsa non finisce mai.

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