Ho visto qualche mese fà questo film che mi ha letteralmente sconvolto,ovviamente tutti conosciamo la storia(L'eccidio di civili perpetuato dai nazisti a Marzabotto, una delle pagine più dolorose della Seconda Guerra Mondiale),ma rarametne viene raccontata cosi bene ,credo che in queste epoche di negazionismo ci vuole anche questo.Fa male. molto male riconoscere nel genere umano tanta crudeltà,ma forse se ricordassimo i sacrifici e i dolori dei nostri avi,avremmo più cura del nostro oggi.Dimenticare,non voler conoscere,è meno doloroso.....mi sa che quei dolori prima o poi se non li subisci tu direttamente,li scarichi sulle generazioni successive.
E dopo 65 anni dagli avvenimenti finalmente un'opera ad una tragedia della nostra storia il regista ci porta in quella che probabilmente era la realtà di una piccola comunità contadina lontana dai grandi avvenimenti che sconvolgevano il mondo ma solida ,concreta attenta ai veri valori della vita e in perenne lotta con il bisogno quotidiano.Questa gente sa istintivamente come sia stupida e inutile la guerra ma capisce anche che se un aiuto è da dare è alla propria gente che combatte ... .Certo tutti noi conosciamo il finale ma questo regista ci porta in quell'epoca,in quella civiltà contadina...
Non è certo da vedere in fase depressiva,perchè è triste, ma va visto..diciamo,come se fosse un "andare a scuola",un dovere per il nostro bene. NON per questo è CRUENTO o sanguinario....no!la cosa più orribile sono i comportamenti umani e il pensiero di tanta crudeltà
20 lug 2010
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