
E dopo 65 anni dagli avvenimenti finalmente un'opera ad una tragedia della nostra storia il regista ci porta in quella che probabilmente era la realtà di una piccola comunità contadina lontana dai grandi avvenimenti che sconvolgevano il mondo ma solida ,concreta attenta ai veri valori della vita e in perenne lotta con il bisogno quotidiano.Questa gente sa istintivamente come sia stupida e inutile la guerra ma capisce anche che se un aiuto è da dare è alla propria gente che combatte ... .Certo tutti noi conosciamo il finale ma questo regista ci porta in quell'epoca,in quella civiltà contadina...
Non è certo da vedere in fase depressiva,perchè è triste, ma va visto..diciamo,come se fosse un "andare a scuola",un dovere per il nostro bene. NON per questo è CRUENTO o sanguinario....no!la cosa più orribile sono i comportamenti umani e il pensiero di tanta crudeltà
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