14 lug 2010

L'UOMO CHE AMAVA LE DONNE.....

Stavo leggendo l'articolo della donna uccisa a sprangate a Bari,(l'art l'ho post sotto il video)e fà riflettere,nn solo...sentivo alla radio che ogni anno 100 donne in Italia vengono uccise tutte x lo stesso motivo "la gelosia"..Credo che la nostra è una società ancora molto primitiva,abbiamo il coraggio di scandalizzarci se vediamo delle immagini di donne che vengono lapidate(qualche giorno fà in Nigeria) in paesi che consideriamo distanti culturalmente da noi anni luce,eppoi usiamo una spranga per uccidere le donne in casa nostra,oppure le annientiamo tutti i giorni psicologicamente,perchè tanto quella non è violenza fisica o le minacciamo di non dar loro dei soldi per vivere se non fanno quello che noi vogliamo.la violenza peggiore che viene fatta è quella che vede i nostri politici intenti a farsi tante leggi ad personam ma non farne una a riguardo,qui c'è bisogno di Cultura di educare a questa..perchè quando si arriva ad uccidere o a percuotere il motivo è sempre e uno solo:mancanza di sicurezza ma soprattutto mancanza di cultura,intesa come totale mancanza del senso delle cose e della vita.Si può aver studiato una vita,ma se poi nel mondo reale di tutti i giorni non si riesce a percepire il perchè della propria esistenza ecco che scattano meccanismi di follia incontrollabili.Nella nostra società manca quasi del tutto questa cultura,la cultura del bello,del godersi la vita ogni giorno,del rispetto dell'altro senza distinzione di Sesso,razza,o condizione sociale(se nn sbaglio art 3 della nostra costituzione dice proprio questo) Uccidere non ha mai scusanti,e colui che uccide è sempre e comunque un folle da internare,donna o uomo che sia!!!!


ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA:
BARI - È morta Chiara Brandonisio l’operaia 34enne che giovedì mattina a Carbonara è stata aggredita a sprangate. Dopo due giorni di coma nel reparto di Rianimazione del Di Venere i medici hanno staccato i macchinari che la tenevano in vita: dal pomeriggio precedente avevano constatato la morte cerebrale. Le lesioni riportate al cranio erano gravissime. Il pm inquirente Ciro Angellilis non ha disposto l’autopsia ritenuta ormai inutile dal momento che la ragazza è stata sottoposta ad un intervento chirurgico.
In tutta Italia ora è caccia al suo assassino: un uomo che Chiara, secondo gli accertamenti della polizia, aveva conosciuto sul social network Facebook e poi tra i due sarebbe nata una relazione virtuale fatta essenzialmente di contatti su messenger e sms. Da una prima analisi dei fatti il movente dell’omicidio sarebbe di natura passionale, forse un ennesimo caso di stalking, ma la polizia non ha ancora raccolto tutti gli elementi per chiudere il cerchio. L’aggressore, secondo gli accertamenti, si è mosso da Morfasso, in provincia di Piacenza, con la sua auto, una Fiat Panda blu ritrovata dalla polizia poco distante dal luogo dell’aggressione in via Vaccarella. All’interno dell’auto c’erano generi alimentari: un elemento che porta gli inquirenti ad ipotizzare che l’uomo possa essere arrivato a Bari qualche giorno fa, aver seguito gli spostamenti della donna e aver dormito in auto.
Su Facebook il presunto assassino dsi faceva chiamare Daniele, ma questo a quanto pare non era il suo vero nome. Tra il 5 e 7 giugno Chiara scriveva sulla sua bacheca Fb di essere «fidanzata ufficialmente con Daniele» mentre tra il 25 e 27 giugno postava di essere «passata da fidanzata ufficialmente a single». Se questi dati (ora all’esame della polizia) fossero reali la loro relazione virtuale non sarebbe durata più di 20 giorni: mentre sempre su Fb Chiara e Daniela hanno «stretto amicizia» intorno alle fine di maggio. Chiara era separata dal 2004 e da 12 anni lavorava in una fabbrica di trasformazione delle mandorle a Carbonara. Viveva con la nonna e conduceva una vita fatta essenzialmente di lavoro e qualche contatto on line

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