26 lug 2010

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE

Le mie Impressioni di settembre:Settembre è un mese prudente,indefinibile.I colori e le suggestioni dell’estate stanno piantati lì nel ricordo,a un pugno di ore di distanza,ti pare di sentire ancora i rumori della festa che provengono dalla stanza accanto(l'estate),e ti viene la voglia di riaprire la porta e unirti alla compagnia. Ma la porta non si apre più.E intanto,di là dalla strada c’è l’inverno che sorveglia l’uscita,e che sembra ogni volta la fine di tutto.Le impressioni di settembre, dunque,stanno sempre a metà tra l’estasi di ieri e la malinconia di domani,con una speranza appena conclusa e un’altra che non si decide a cominciare..
Che dire di questo pezzo...Poesia. Poesia fatta di parole e Poesia fatta di suoni. Quali altre parole per descrivere questa canzone nata nel 1971,cantata dalla PFM,un gruppo di giovani musicisti dediti al rock progressive degli anni '70.
Partorita dalle menti di nomi illustri della musica italiana, quali Franco Mauro Pagani per la musica e Mogol per i testi,divenne da subito un successo strepitoso. Particolare di questa canzone è l'utilizzo di uno strumento innovativo per quei tempi,il Minimoog,un sintetizzatore monofonico analogico che permetteva di creare qualsiasi tipo di suono(parliamo degli anni '70,quando i computer ancora non c'erano e anche l'elettronica moderna era ancora un sogno lontano).
La canzone (tratta dall'album Storia di un minuto) racconta le riflessioni di un uomo alla ricerca di stesso,in un grande prato che si affaccia sulla campagna, appena risvegliata dalle gocce di rugiada e dalle prime luci dell'alba.Il suo cuore batte forte nel suo petto,ed il suo pensiero vola verso l'infinito e verso la sua amata. Il testo,non è molto esteso,ma come tutte le belle poesie, rende tutta la sua magnificenza in poche strofe.Incredibile la struttura armonica della canzone,che parte dolcemente,accompagnando il risveglio della campagna, per poi decollare insieme al pensiero che vaga verso l'infinito e cambiando ritmo spesso, seguendo il testo. La chitarra accompagna sottolineandolo il pensiero, ed il Minimoog si fa sentire quando deve,creando le suggestioni adatte per questa canzone con suoni pazzeschi. Che altro dire, ascoltatela e fatela vostra nella versione che preferite, visto che questo gioiello della musica italiana è stato interpretato da moltissimi bravi cantanti, Franco Battiato, Marlene Kuntz, Francesco Renga, Mattia Bazar ed anche una moderna versione realizzata Gigi D'Agostino...

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