15 lug 2010
"il bigliardo" Claudio Pompi
Ad altri lasciammo la via e il nostro
tempo.
Ci spingemmo, come branco, più in là
per consacrare la nostra età nuova.
Le prime sigarette e quel tossire
a ricordarci che non eravamo grandi
abbastanza.
Il colpo secco della stecca sulla biglia
e questa a correre veloce sul tappeto verde
come il nostro nuovo tempo.
I primi amori e subito dimenticati
come i primi no incamerati.
-Ti amo, mi ami?-
-No,amo lui…-
Oh! Chissenefrega! Ma dentro sentivi
il cuore andar giù come un birillo bevuto.
Le prime feste in casa, i primi sguardi,
il primo bacio vero, la prima uscita
e poi la sera a casa
-Perché non mangi?-
-Sto male! No,sto bene…-
Non sapevamo nemmeno noi come stavamo.
Non lo sapemmo mai .
E lei dove sarà? Non lo saprò mai
il suo nome…non lo scorderò mai .
Mi avrà ricordato, almeno una volta?
Forse si, ridendo magari di quell’unico
bacio a fine primavera,
parlando con lui che la prese al posto mio
perché prima di me capì cosa voleva.
Un colpo secco, la biglia riprese a correre
sul tappeto verde come la mia vita
che s’era fermata davanti al suo portone.
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