30 giu 2010

Memorie di un soldato Bambino


Un libro che ho letto circa un anno fà e che ricordo con piacere,una racconto(reale)che nella sua drammaticità e crudezza trovo bellissimo,a mio avviso un libro che tutti dovrebbero leggere.Forse non avrà una elevata valenza letteraria,ma è estremamente istruttivo e di attualità,rivelandoci che al mondo ci sono Paesi poco noti sconvolti da guerre atroci,Paesi nei quali la popolazione,oltre al flagello cronico della fame,della miseria e delle malattie,conosce la convivenza col perenne terrore di avere enormi probabilità di venire uccisi fatti letteralmente a pezzi,bruciati o seppelliti vivi,di essere sottoposti a torture inimmaginabili solo per il fatto di esistere,indipendentemente dalla propria età,dal proprio sesso,dalla fede religiosa o dall'orientamento politico.E mentre questo succede,tutto il resto del mondo sta a guardare
La Storia:
E' il 1993 quando in Sierra Leone, nel più assoluto silenzio della comunità internazionale, i ribelli si impadroniscono della parte del paese più ricca di miniere di diamanti e vi instaurano un vero e proprio regno del terrore, amputando gambe, braccia, orecchie e naso a più di trentamila persone. Ishmael Beah, dodici anni, suo fratello Junior e gli amici Talloi e Mohamed, tredici anni, sanno della guerra poco o niente, le solite cose apprese dai libri o dai film di Rambo. Quattro anni prima hanno fondato una band hip hop, affascinanti dalla "parlata veloce" di un gruppo americano visto su un enorme televisore a colori nella zona dei divertimenti per turisti bianche di Mobimbi. Un giorno, mentre sono via, impegnati in un'esibizione di ragazzi, i ribelli penetrano nel loro villaggio e lo devastano. Ishmael e Junior cercano di percorrere velocemente le sedici miglia che li separano dalla casa dei genitori, ma una volta giunti al margine della foresta che circonda il villaggio, i superstiti che emergono dal fitto del fogliame li fanno presto desistere dal tentativo. "Un uomo" scrive Beah, "trasportava il figlio morto... Era completamente coperto dal suo sangue e avanzava dicendo: "Ti porterò in ospedale, bambino mio, e, vedrai, andrà tutto bene". Ishmael non vedrà mai più casa sua e i suoi genitori. Perderà Junior. Fuggirà nella foresta, dormirà di notte sugli alberi, sarà catturato dall'esercito governativo, imbottito di droga, educato all'orrore, all'omicidio, alla devastazione. Il suo migliore amico non sarà più il tredicenne Talloi ma l'AK 47 e la sua musica non più l'hip-hop ma quella del suo fucile automatico.....

Nessun commento: