22 mag 2010

Alex Del piero ..l'ultima bandiera

Ci sono calciatori dei quali è impossibile non innamorarsi.Di quei calciatori che incarnano lo spirito combattivo di chi non molla mai e sono pronti a versare sudore, lacrime e "sangue" per la maglia che indossano.Il loro modo di affrontare e vivere la partita suscita venerazione dei propri tifosi e rispetto e timore in quelli avversari.Altri,invece,con la bravura,la classe cristallina che sprizza dalle loro brillanti giocate e la simpatia e l'umanità che li contraddistingue dentro e fuori dal rettangolo di gioco,eccitano il massimo entusiasmo dei propri sostenitori,destando nel contempo l'inevitabile l'ammirazione mista a invidia anche nei supporter delle altre squadre.A quest'ultima categoria appartiene Alessandro Del Piero,capitano, bandiera e grandissimo campione della mia Juventus...

305 gol in carriera record di presenze nella Juve e un palmares unico:7 scudetti,1 coppa Italia,4 super.italiane,1 supercoppa Europea,1 Champions league,1 coppa intercontinenetale,coppa intertoto,campionato di serie B,1 volta capocannoniere serie B,1 volta capocannoniere serie A,con la NAZIONALE:1 campionato Europeo under 21,1 coppa del mondo...ecc...




“…L’ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L’ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L’ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
L’ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c’era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L’ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L’ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
L’ho visto inciampare e poi cadere . L’ho seguito mentre si rialzava a fatica. L’ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L’ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l’ho visto portarci a Berlino.
L’ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L’ho visto adattarsi dove non voleva , sacrificarsi facendolo ricordare. L’ho visto umile e l’ho visto presuntuoso. L’ho visto soffrire quando ha sbagliato. L’ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
Non l’ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l’ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L’ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L’ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L’ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L’ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell’esempio per i miei figli.”
Fabio Caressa

1 commento:

ANAM ha detto...
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