31 mag 2010
Dennis Hopper EASY RIDER
Qualche giorno fà è morto Dennis Hopper dopo una lunga malattia,diventa quasi un riflesso condizionato:pensare a Dennis Hopper e ricordare "Easy Rider",il mito del viaggio,la cultura hippy,gli echi prepotenti della contestazione e del pacifismo americani.infatti in questo Film Dennis è Attore e regista,pronto a privilegiare gli eccessi (anche nella propria vita,generoso di personaggi disordinati, spesso addirittura psicopatici oppure ai margini decisamente della norma......
Easy Rider è definito da molti come il road movie per eccellenza. Il mito della motocicletta,o meglio, Harley Davidson,simbolo di libertà,ribellione e distanza dagli schemi,Un lungo viaggio nel cuore ipocrita e borioso dell'America benpensante, un viaggio memorabile sulle ali di una colonna sonora epica mitici gli Steppenwolf, da leggenda Hendrix,ma anche Dylan e molti altri,muscihe e canzoni simboleggianti gli anni 60, un decennio di cambiamenti scivolava via,la gioventù intraprendeva le proprie strade indipendentemente seguendo gli allora profeti Morrison, Hendrix, Joplin e così via. La lunga ricerca della libertà, come un miraggio lontano, la moto come mezzo per arrivarci, il sentirsi diversi tra i propri simili, na società che non ammette deviazioni dagli schemi usuali, la vita come il prezzo più alto per chi osa infrangere le barriere ed andare oltre!!!...............................
LA TRAMA:
Wyatt e Billy, così si chiamano i protagonisti, vestono per l’occasione i panni di due eroi americani: Buffalo Bill e Capitan America. Giunti al limite della distesa desertica che devono attraversare, Wyatt, dopo aver controllato l’ora, si sbarazza del proprio orologio. Quindi, i due amici iniziano a ritroso il cammino dei pionieri americani: non più da est verso ovest, ma da ovest ad est.
Al tramonto, quando giungono nei pressi di un motel, devono constatare che il viaggio non sarà però molto confortevole. Tanto per cominciare, il padrone dell’ostello rifiuta loro l’ospitalità, così che sono costretti a dormire per strada. Davanti al fuoco del loro accampamento notturno, i due consumano qualche sigaretta di marijuana, che li aiuterà a riposare tranquilli.
Nuovamente in viaggio, l’indomani sono costretti a fermarsi ad un ranch. Devono riparare una moto e chiedono gli attrezzi al padrone, che poi li invita a pranzo con la sua famiglia. Il contrasto tra i pionieri del vecchio west ed i due giovani avventurieri è stridente: mentre il proprietario del ranch ferra lo zoccolo di un cavallo, che si innervosisce per la presenza delle moto, vediamo che i due giovani hanno invece a che fare con gli ingranaggi di una ruota del loro chopper.
Lasciato il ranch, i due amici incontrano sul loro cammino uno strano individuo, che chiede loro un passaggio. Wyatt lo carica sulla propria moto e, a sera, sono di nuovo davanti a un fuoco a fumare marijuana ed a discorrere del più e del meno, fino a quando non si addormentano. L’indomani riprendono il viaggio e l’uomo che hanno raccolto per strada li conduce alla comune hippie presso cui risiede. Wyatt fa qui amicizia con una ragazza e vorrebbe quasi restare, ma il carnevale di New Orleans si terrà a meno di una settimana. Dopo essere rimasti per un po’ con i membri della comune, Wyatt e Billy riprendono il viaggio. Prima che se ne vadano, l’uomo a cui avevano dato un passaggio con la moto regala a Wyatt un una tavoletta di Lsd. Gli dice che quando si troverà nel luogo giusto e con le persone giuste dovrà dividerlo con loro. Forse, aggiunge, il luogo giusto potrebbe essere questo, ci deve pensare bene, perché il tempo se ne sta andando. Ma Wyatt decide infine di partire per il carnevale di New Orleans.
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