14 gen 2012

Usa....con la scusa della libertà!!!!

Oggi volevo soffermarmi su due notizie di questi giorni,la prima è il video della vergogna che riprende soldati americani  urinare su cadaveri di nemici afghani.Cosa ci dice questa ennesima sconvolgente notizia?La notizia ha dell'incredibile? Dopo lo sconcerto del primo momento uno ci pensa e dice "no", non c'è nulla di nuovo da commentare.Cosa può dirci di nuovo lo scempio di cadaveri del nemico? Cosa può dirci di nuovo il fatto che marines urinino su cadaveri di combattenti nemici? Da quando la guerra ci risparmia le infamie più atroci?Purtroppo quello che mi indigna di più è vedere che quando c'è di mezzo l'america si cerca sempre di non approfondire le notizie,penso alla strage del Cermis,tanto per citarne una,oppure penso a tutti quei prigionieri politici privi di ogni diritto perchè etichettati come "terroristi" che sono detenuti a Guantanamo ed in altre carceri segrete americane ...
Perchè non se ne parla eppure lo sappiamo tutti!!Sono sottoposti a torture di vario genere subiscono umiliazioni allo scopo di piegarne l’autostima e di ridurli alla sottomissione totale.Non sono assistiti da legali e non hanno rapporti con la famiglie.Quando vengono liberati si trovano sdradicati e sospesi nel vuoto dal momento che tutti rifiutano di riceverli appunto perchè criminalizzati e circondati di una sinistra fama.Anche se liberi saranno civilmente morti.Non abbiamo mai sentito la voce di un detenuto di Guantanamo e mai la sentiremo.E’ come se fossero morti anche se continuano a vivere sotto la stretta sorveglianza di militari che spesso si comportano con sadismo,senza un briciolo di umanità.
Come è successo in afghanistan con questo video...Loro che vanno ad esportare la democrazia,a civilizzare una nazione così dicono i signori della guerra (a propostito consiglio un libro che ho letto tanto tempo fa si chiama "Con la scusa della libertà" di William Blum)non hanno rispetto neppure per i morti,eppure tutti sappiamo che sin dai tempi degli antichi greci il rispetto dei corpi dei defunti,l'onore della giusta sepoltura,non è una conquista, ma una consapevolezza dell'uomo. Ma evidentemente ancora non ci siamo, questo rispetto ancora non è "consolidato", e soprattutto la guerra e non solo lo mette in discussione, portandoci a violare anche le salme, anche in modo infame come il filmato della vergogna attesta nel più orripilante e indiscutibile dei modi.
L'altra notizia riguarda il nostro paese l'Italia in particolare il leghista Davide Boni e non che presidente del consiglio regionale lombardo,ha detto che diserterà il 18 gennaio la cerimonia per la cittadinanza onoraria di Milano a Roberto Saviano,in quanto come dice lui stesso "non rappresenta la città".Forse si immagina che la mafia,invece,la rappresenti benissimo,per cui aspettiamo in fututo qualche conferimento onorifico anche a capi mafia,molto più graditi alla Lega,per es al clan di Casal di Principe..Potrebbero fare  anche fare una nuova “Lega del Sud,Casalesi e affini”!!! Boni ha detto anche che “dare un premio a Saviano è una scelta politica”.Indubbiamente,anche salvare Cosentino lo è stata.“Ci sono persone migliori da premiare”,per es.i mafiosi che Dell’Utri ha portato a Milano negli ultimi 40 anni.Anzi il premio lo darei proprio a Dell’Utri,grande estimatore dei clan e di Mussolini..La Lega ha mostrato di gradire l’atteggiamento di Boni.Per cui da ora le consigliamo il nuovo nome di “Cosa nostra del nord”.
Ci hanno rubato(Rita Pani)
Da sempre ci avete rubato. Ci rubavate l'acqua, quando era il tempo della siccità, del razionamento, dei campi che diventavano deserto. C'erano i piani idrici, e le industrie avevano la priorità. Prima l'acqua al polo industriale di Portovesme, poi, se ne restava alle case. Passavano le autobotti per approvvigionare i serbatoi che come funghi decoravano i tetti e i balconi delle case. Tanconi neri di polietilene, o azzurri a deturpare ciò che già aveva l'estetica della miseria operaia.Ci avete rubato la salute, con i fumi neri, con i fanghi rossi, con i metalli pesanti, con quelle polveri che a seconda del vento ricoprivano i tetti, le auto e foderavano i polmoni della gente che, ignara, continuava a respirare. Ci avete rubato il mare, inquinandolo di fanghi rossi, di fuoriuscite di putridume tossico.Hanno rubato la vita a centinaia di persone, morte o sopravissute alle leucemie, diventati vecchi anzitempo, con le protesi alle ossa, o ai denti corrosi dalle chemioterapie.
Siamo sempre stati terra di conquista - ma ammettiamolo - ci siamo anche lasciati conquistare dalla possibilità di avere quel lavoro sicuro, quello che bastava a campare la famiglia, a noi che non avevamo molte pretese, che bastava poter spendere nei negozi che da sempre sono spuntati come funghi.Siamo stati terra di lotte operaie, abbiamo contribuito a creare quelle condizioni di lavoro umano, per scordare il passato ormai dimenticato, della tirannide fascista e della silicosi che svuotava gli uomini dei loro polmoni.Dopo non era più l'acqua ma l'energia, che le industrie pagavano a cifre irrisorie, dopo aver ricattato lo stato, abbassato i costi di produzione per continuare ad arricchirsi lasciando la speranza agli operai di poter ancora provare a sopravvivere, mentre il tempo cambiava.Il tempo della nuova economia, così vecchia da far paura.
Vecchia come l'800 quando si lavorava per mangiare e tenersi in forze per lavorare.Avete rubato la storia di un popolo che ha lottato, e che colpevolmente si è piegato al sogno berlusconiano, delle belle auto che sfrecciano sulle nostre strade inadeguate, il sogno delle barche che da mezzo al mare ci guardano da lontano, come se non volessero sentire il nostro odore.Ci avete rubato le spiagge, le coste con le bombe americane, quelle che giacciono in fondo a quel mare dove a noi è fatto divieto nuotare. Avete testato uranio impoverito e regalato altro cancro, sfruttato le nostre risorse, ed oggi è miseria.Altri americani se ne vanno chiudendo l'Alcoa, fabbrica che ha chiuso il suo bilancio in attivo. Un migliaio di sognatori resteranno a casa, non vivranno più. Qualcuno forse si ucciderà come si usa fare quando vince la disperazione - e in Sardegna più che in altri luoghi.
Qualcuno non avrà nemmeno la pensione, ma erediterà una bella malattia da combattere ancora, come una volta, forse, ha combattuto per conservare il diritto di lavorare e di ammalarsi.Ci hanno rubato tutto, noi lo sapevamo, qualcuno lo gridava, in troppi hanno voluto fingere di non sapere, perché alla fine la vita è quella che spera nel domani. Ma ci hanno rubato anche quello. O forse glielo abbiamo lasciato rubare.

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