9 gen 2012

Quando la crisi economica "uccide"!!!!!!!

Quante volte in questi mesi abbiamo parlato della crisi economica che affligge il nostro paese  e il mondo ,lo sapevamo che le conseguenze sarebbero arrivate molto presto come un cancro maligno....Da nord come a sud tutti si sono ammalati di crisi,e non fa neppure notizia leggere di suicidi per colpa proprio della crisi che siano operai o agricoltori,precari,disoccupati,lavoratori,pensionati e anche imprenditori tutti se ne sono andati piano,senza disturbare,con i loro sogni infranti e le speranze stritolate…Si sarebbe dovuto pensarlo fin da subito e prevenirlo perché erano un segnale forte quei suicidi che aumentavano giorno dopo giorno allargandosi a macchia d’olio al di là di ogni categoria sociale ma non si è stati attenti e mentre ci preoccupavamo dello spread la gente se ne andava, in una sorta di epidemia silenziosa,sintomo del malessere profondo indotto dalla crisi sono piccole storie che si liquidano con "non ce l’ha fatta", "stava già male" poveri paraventi ad esorcizzare una realtà che è drammaticamente emersa  in questi mesi...
Ma di questa situazione non se ne parla!!!Ho appena visto il video di Monti ieri da Fazio e non posso che essere indignato,più che lo sento e più resto incredulo di fronte alla sua abilità,nel rigirare la frittata mescendo abilmente verità con mistificazioni ben calibrate e fumose,magari poteva parlare lui dei tanti suicidi...E non mi è piaciuto neanche Fazio,certo il programma induce il presentatore a lasciare parlare l'ospite però alcune domande erano necessarie...Così Monti ,ammette di aver fatto una pesante manovra (macelleria sociale sui più deboli) in parte di facciata giustificata dalla doppia esigenza di aver fatto i compiti ed essere credibili in Europa (leggi Merkel) e per l’urgenza della nostra situazione economica drammatica.Insomma ha rovinato la vita di molti italiani solo per una questione di IMMAGINE …
E non perchè sarebbe stato utile farla così..E poi dice e ammette che l'Italia è in una crisi di sistema:quello del neocapitalismo finanziario dove ormai i mercati e la speculazione la fanno da padrone,dettano regole,fanno ricatti.Ma lo dice solo ora a manovra fatta. Prima si è ben guardato dal comunicarlo.Magra consolazione per coloro che sostenevano da tempo la tesi di un attacco dei poteri forti all’euro .Dopo questa parziale ammissione però,propone come soluzione un pannicello caldo :cercare gradatamente di riequilibrare il sistema anche attraverso una tassazione delle transazioni finanziarie e qui evoca,come scusante per non averlo proposto prima,i condizionamenti e le posizioni contrarie di Berlusconi,quelle stesse che gli avrebbero impedito di fare una patrimoniale forte,unico mezzo,lo sostengo da mesi,per ridurre davvero il debito pubblico evitando inutili manovre tampone oltretutto di macelleria sociale sui più deboli (pensionati e lavoratori).Peccato che il  Bersani ,chissà perché, non abbia avuto lo stesso potere di veto sulla manovra pensioni, neppure per smorzarne almeno un po’l’impatto.Insomma il nostro premier mostra di conoscere assai bene le vere cause della crisi ( sistema dei poteri forti ,mercati,finanza,debolezza delle risposte europee ecc.) ammette perfino che la sua manovra è recessiva e pesante ma dà soluzioni contraddittorie alle sue stesse analisi.
Detto questo mi sarebbe piaciuto che Fabio avesse chiesto:scusi,presidente del consiglio ma perché siamo partiti da una drastica ristrutturazione pensioni?solo per dare alla Merkel l’immagine di un paese che si sacrifica  duramente quanto il terzo reich ?Si rende conto che questo significa imporre lacrime e sangue ai soliti noti, non pensando agli effettivi interessi del nostro paese?Se siamo sotto attacco speculativo non era meglio concertare a livello europeo azioni di forte contrasto ai poteri forti della finanza anche minacciando di non pagare i debiti alle banche detentrici e di far saltare il banco contrattando con la Merkel parametri meno rigidi anziché subirne la fallimentare linea politica?.Infine perché non ha fatto egualmente la patrimoniale forte ?Berlusconi l’avrebbe comunque votata perché allora era in condizioni tali di debolezza da non poter rifiutarsi di farlo.Se la sua manovra è per di più recessiva, perché non puntare subito invece sulla crescita unica cosa che i mercati d'europa chiedevano?
Purtroppo Fazio(che stimo),forse in suggestione o come dicevo prima per il target del programma non è stato in grado di evidenziare tutte le contraddizioni ed ambiguità del pensiero di Monti ne è uscito così molto bene:un politico serio,responsabile,certo ben diverso dal rais di Arcore ,che pure continua a governare dietro le quinte.Peccato che le cose non stiano affatto così ma, finchè avremo una stampa, addomesticata,le masse continueranno a credere che,si, è giusto sacrificarci e strapparci fino all’ultima piuma .Come dice Napolitano è necessario per salvare l’Italia. Non importa se,come sempre,pagano i soggetti sbagliati,che a morire di crisi sia sempre la povera gente,con le ricette sbagliate mentre i potenti e i ricchi,gli evasori e la finanza criminale,i politici corrotti,le banche cioè i veri responsabili della crisi,quelli si salvano sempre,anzi continuano ad arricchirsi sulla nostra pelle...

La lettera Per un vero “salva-Italia”(Franca Rame)
Gentile professor Mario Monti, leggendo i giornali ogni giorno, sento il bisogno di rivolgerle alcune domande. Mi scusi l’ardire, ma mi sento molto inquieta. Il 31 dicembre il mio giornale, Il Fatto Quotidiano, pubblica la lettera inviata dal lettore Carlo L. al direttore Antonio Padellaro: “Sono un assiduo lettore del Fatto (…), oggi sto con Monti senza se e senza ma; e sto con Bersani per la fatica che un uomo deve fare per controllare la ‘ ciurma’. Tenga le mie osservazioni nel conto che crede, ma non deluda quanti guardano alla concordia per il bene del Paese”. Il direttore Padellaro, persona che stimo, risponde: “Ho scelto questa lettera perché esprime in modo affettuoso ma severo un’opinione abbastanza diffusa tra i lettori del Fatto (….). Davvero stiamo esagerando con le critiche a Monti? (….) Davvero non comprendiamo che bisognerebbe lasciarli lavorare in pace? (…) Abbiamo giudicato l’arrivo di Monti e della sua squadra un’ottima notizia, lo abbiamo scritto e continueremo ad affermarlo. Sappiamo bene che la manovra era indispensabile ma se in essa, al di là degli annunci rassicuranti troviamo molto rigore, poca equità e niente sviluppo, dobbiamo forse tacere in omaggio alla ‘ tensione morale ’ di chi l’ha varata?”. Conosco bene, presidente Monti, la situazione del nostro Paese sta diventando veramente pesante, seria e pure tragica. Basta cliccare su www. google Italiaora per veder apparire qualcosa di sorprendente: in rosso un contatore gira vertiginosamente con accanto la voce: debito pubblico. La cifra è in questa frazione di secondo (ore 10) di 1. 919. 838. 900. 900; soldi spesi in interessi sul debito pubblico 53. 340. 632; soldi evasi al fisco 4. 466. 133. 774. Lasciamo per un attimo “interessi” e “fisco” e concentriamoci solo sul debito pubblico. Pubblico vuol dire nostro, vuol dire tuo, di tuo figlio, tua moglie, tuo nonno e bisnonno, vicino di casa ecc. Lo dividiamo per il numero degli italiani, neonati compresi (61. 016. 804): risultato 31. 464, 45. Brutta sorpresa trovarsi sulle spalle 31. 464, 45 di cui non hai responsabilità alcuna. Guardi il tuo bimbo di due mesi … e ti viene spontaneo gridargli: “Spendaccione!” Dal momento che noi riceviamo poco o nulla dal nostro Stato, ci viene normale andare a vedere su internet di chi è la responsabilità dei nostri guai. Da accurate analisi svolte da vari giornalisti, da Stella e Rizzo a quel Marco Travaglio che è pure il Diavolo in persona, evinciamo che i nostri parlamentari stanno benino in salute… e vivono pure meglio: dal 2004 hanno anche la sedicesima in busta paga.
Quello che nel linguaggio comune è definito “stipendio”, per loro diventa “indennità” e ammonta a 5. 486 euro netti, a cui seguono la “diaria” pari a 3. 503, 11 euro e i rimborsi per le “spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori”, roba da 3. 690 euro, più 3. 323 euro di rimborso viaggi, più 4 mila euro per il portaborse che il più delle volte è pagato molto meno, per giunta in nero. Completano la scheda le voci sull’assegno di fine mandato, le prestazioni previdenziali e sanitarie ovviamente gratuite. Bene, bene! E non è finita: “I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale”. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto Roma-Fiumicino percepiscono un sostanzioso contributo. È finita qua? No: 3. 098, 74 euro per le spese telefoniche. La Camera fornisce ai deputati pure i telefoni cellulari. Insomma, tra annessi e connessi, chi gestisce il Paese percepisce 20 mila euro mal contati al mese. La sola Camera dei deputati costa al cittadino 2. 215 euro al minuto! Si sta promuovendo un referendum per l’abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari, ma ne parla perlopiù solo Internet e pochi giornali e nessuna tv. Due mesi fa, constatato che la situazione “Italia” e il problema con l’Europa è serio e tragico, il presidente Napoletano ha chiamato lei, professor Mario Monti, a governare: “L’Italia è affidabile e Monti lo dimostrerà”. A leggere il suo curriculum (presidente dell’Università Bocconi dal 1994, commissario europeo per il Mercato Interno tra il 1995 e il 1999 e per la Concorrenza fino al 2004, senatore a vita dal 9 novembre 2011 e dal 16 novembre presidente del Consiglio nonché ministro dell’Economia e delle Finanze dello suo stesso governo), direi proprio che lei abbia le carte in regola. Ma, dalla sua nomina a oggi 6 gennaio, sono passati 58 giorni. Che è accaduto in questi 58 giorni? L’evento più eclatante che ha fatto levitare il giudizio del Paese da freddino a caldino nei suoi confronti è stato certamente il blitz a Cortina. Ma il resto? Proseguo facendo mie le domande di Padellaro. Come mai, signor Presidente del Consiglio, ha nominato super-ministro (Sviluppo economico, Infrastrutture, Trasporti e Telecomunicazioni) il banchiere Corrado Passera? Non lo sapeva che era gravato da un pesante conflitto d’interessi? Ci voleva il Fatto per informarla? Come mai non ha ancora annullato l’acquisto per 15 miliardi (la metà esatta della sua manovra finanziaria) dei famigerati 131 cacciabombardieri americani?
E delle licenze gratis ai boss delle slot ma-chine, che mi dice? Lei sa quante famiglie in Italia si sono rovinate e continuano a rovinarsi, con giovani e anziani tramutati in “corpo unico” con quelle macchine infernali? Le sembra dignitoso ridurre lo Stato italiano a biscazziere? Intende intervenire per bacchettare sulle gengive la signora Polverini e la sua giunta per i vitalizi distribuiti a piene mani ai politici, anche quelli silurati, amici suoi? E delle incredibili spese dell’Agenzia del Territorio diretta dalla sorella di Alemanno che ne pensa? E delle sue 30 uova di struzzo decorate e donate a tizio e caio … ma dallo Stato pagate? Gliele rompiamo a martellate? Siamo in tanti ad aspettare che lei mantenga i suoi encomiabili propositi di tagliare le unghie rapaci alla casta. Tra Senato e Camera, a sgovernarci ci sono 945 individui, molti dei quali non so proprio cosa governino oltre ai propri interessi. Ai miei tempi (sono stata senatrice votata dagli italiani di 5 regioni, per 19 mesi. Prima che cadesse il governo Prodi mi sono dimessa, stanca di vedere cestinata ogni mia proposta di giustizia sociale) ricevevo 15 mila euro al mese. Cifra oggi di gran lunga superata. Non sono certo la prima a restare perplessa di fronte a una manovra economica che colpisce in modo indifferenziato i contribuenti, fra aumenti del carburante e mazzate ai pensionati.
Unendo la mia voce a quella di tanti, vorrei sottolineare che da questa crisi non si può pensare di uscire semplicemente mettendo qualche cerotto al sistema. Dobbiamo pensare a un nuovo modello di sviluppo che segni una vera rottura con il passato. Non possiamo continuare con un sistema che permette a pochi furbi di far colare a picco un’intera economia e che al contempo premia chi questo fallimento ha voluto e usato per arricchirsi. Oggi molti italiani la appoggiano, ma si aspettano anche una vera riforma del sistema, a cominciare dalle follie burocratiche e dagli sprechi, che sono il terreno sul quale fioriscono la corruzione e l’evasione fiscale. Deludere queste aspettative non sarebbe solo ingiusto e impopolare, ma non ci farebbe neppure uscire dalla crisi, anzi la aggraverebbe ancor di più. Non c’è tempo da perdere: già oggi milioni di italiani devono fare i conti con una situazione economica disperata. Il diffondersi della miseria non può essere considerato un inevitabile effetto collaterale. Non lo è. Al contrario affrontare le difficoltà degli ultimi è l’unica via. La via del rigore senza solidarietà porta al collasso. Pensando a tutto il moltissimo che dovrà fare nei prossimi giorni, speriamo mesi, le auguro buon lavoro con tutto il cuore e la saluto cordialmente
 Franca Rame - Il Fatto quotidiano 07.01.2012

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