31 mag 2011

Non abbassiamo la guardia!!!

Dopo la magnifica serata d'ieri la felicità,l'euforia ha contagiato(giustamente) un po tutti,ma adesso a mente fredda mi rendo conto che non è il momento di rilassarci troppo...Il percorso sarà lungo,impegnativo,il lavoro non è finito,anzi,è appena cominciato.I colpi di coda saranno grandi e pericolosi.Questa non è gente democratica.Questo è come il fascismo,pieno di interessi personali sopratutto per una Berlusconi.Troppi,per lasciarsi fermare dalla democrazia...C'è ancora molto da fare,da raccontare,da spiegare, da combattere civilmente,prima che siano ripristinati almeno i primi 6 articoli della nostra bellissima Costituzione.Una Costituzione che dobbiamo tenere con grandissima cura,perchè perfetta e perchè più volte grazie a lei, grazie alla lungimiranza,alla saggezza,all'intelligenza dei padri costituenti,ci siamo salvati.Ora serve il voto a partire dai quesiti sull'acqua,sul nucleare, sulla giustizia" e poi finalmente per un governo che restituisca dignità all'Italia,quell'italia che non si vergogna di faticare,di studiare,che considera la cultura un patrimonio e non un handicap,la bellezza e il sapere le sue prime risorse,che oppone alle urla sguaiate e rabbiose parole di senso,sottovoce ma così pesanti da farsi strada nel frastuono.La buona educazione,sembra una piccola cosa ma è all’origine di tutto:la civiltà e la tolleranza, la giustizia, le regole, i valori.
Ma per quest'ultimo punto (il voto)sappiamo che non sarà facile, Silvio non si dimetterà mai..L'ha detto anche stasera!! Resterà attaccato con le unghie e con i denti al suo posto perche' sa che perderlo equivale alla sua fine.E lui senza scudi e senza scudieri e' perduto.Lo sanno anche i suoi sodali,che come lui,una volta perso il potere non lo riavranno piu'.Chi fara' piu' ministro la Gelmini? o la Prestigiacomo? Che fine fara' la Binetti? E Quagliariello o Lupi... personaggi di mezza tacca che in un paese normale non verrebbero nemmeno eletti al circolo bocciofili.E' ovvio che lotteranno con tutti i mezzi per non essere disarcionati, in questo la loro pericolosita' attuale per l'Italia tutta.Quindi l'attuale opposizione stia attenta,ad eventuali colpi di coda dell'animale.Non si è vinta la guerra ma solo una piccola battaglia,il cammino e lungo e pieno di Scilipoti.
A proposito sicuramente da qui al momento della verifica(fine giugno) si riaprirà l'ennesima campagna acquisti.Chi saranno i nuovi fuoriclasse per la compagine del cavaliere? Quanti altri scilipoti ci sono nel Parlamento?Non abbassiamo la guardia,ripeto Berlusconi è pronto a tutto per non perdere il potere.E questo mi fa paura,ho seriamente paura. La destra ha dimostrato di non aver rispetto delle istituzioni,della legalità,e nemmeno delle persone,della diversità e del metodo democratico.Sinceramente non vedo perchè non potrebbe usare nuovamente la ricetta del terrorismo di stato per spostare l'elettorato.Oh, lo so, sembrano paroloni,sembrano discorsi troppo agitati.Ma l'Italia è già passata da questo vicolo.E' vero che i tempi erano altri, ma... gli interessi in ballo sono enormi,mi aspetto di tutto,vedo già accuse ai mussulmani,gli anarchici,a noi di sinistra!!! Quindi facciamolo cadere in fretta perchè il tempo è dalla sua parte..ogni giorno che passa la sua strategia avrà più possibilità di vittoria...Una cosa è certa,in questo momento la maggioranza del paese si è svegliata e ha urlato al mondo la propria indignazione,la propria voglia di riprendersi tutto quello che gli è stato negato in questi 17 lunghissimi anni di Berlussconismo!!!!!
Anno Zero - di Massimo Gramellini per La Stampa
Ieri in Italia sono finiti gli Anni Ottanta. Raramente nella storia umana un decennio era durato così a lungo. Gli Anni Ottanta sono stati gli anni della mia giovinezza, perciò nutro nei loro confronti un dissenso venato di nostalgia. Nacquero come reazione alla violenza politica e ai deliri dell’ideologia comunista. L’individuo prese il posto del collettivo, il privato del pubblico, il giubbotto dell’eskimo, la discoteca dell’assemblea, il divertimento dell’impegno. La tv commerciale - luccicante, perbenista e trasgressiva, ma soprattutto volgarmente liberatoria - ne divenne il simbolo, Milano la capitale e Silvio Berlusconi l’icona, l’utopia realizzata. Nel pantheon dei valori supremi l’uguaglianza cedette il passo alla libertà, intesa come diritto di fare i propri comodi al di fuori di ogni regola, perché solo da questo egoismo vitale sarebbe potuto sorgere il benessere.Purtroppo anche il consumismo si è rivelato un sogno avvelenato. Lasciato ai propri impulsi selvaggi, ha arricchito pochi privilegiati ma sta impoverendo tutti gli altri: e un consumismo senza consumatori è destinato prima o poi a implodere. Il cuore del mondo ha cominciato a battere altrove, la sobrietà e l’ambientalismo a sussurrare nuove parole d’ordine, eppure in questo lenzuolo d’Europa restavamo aggrappati a un ricordo sbiadito. La scelta di sfidare il Duemila con un uomo degli Anni Ottanta era un modo inconscio di fermare il tempo. Ma ora è proprio finita. Mi giro un’ultima volta a salutare i miei vent’anni. Da oggi si guarda avanti. Che paura. Che meraviglia.

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