21 mar 2011

O.P.G Li chiamano ospedali. Ma sono lager!!!!!

Non so se voi avere visto la puntata di "Presa diretta"(vedi video sotto) d'ieri sera,io mi sono sintonizzato in tempo per vedere questo documento che non posso negare che mi ha sconvolto!!! un video fatto dalla commissione d'inchiesta sul Sistema sanitario nazionale sui sei Ospedali psichiatrici giudiziari Italiani che tra l'altro ospitano 1500 pazienti ....Ne è uscito un video-scandalo terribile!!! Credo che basta vedere le immagini per rendersi conto!!!“Dei lager” come  O.P.G di Aversa, come quello di Secondigliano,di Barcellona Pozzo di Gotto,di Castiglione delle Stiviere,di Montelupo Fiorentino( a pochi km da casa mia) e di Reggio Emilia,sono di fatto gli ultimi manicomi esistenti in Italia.Il loro compito dovrebbe essere quello di curare le patologie di infermità mentale di soggetti socialmente pericolosi.I dati dicono che su 376 internati dichiarati dimissibili,sono 65 sono stati totalmente dimessi,mentre per i restanti 115 è stata prevista una proroga della pena.Si dibatte sugli opg sia per la loro funzione,sia per le modalità di trattamento degli utenti.Nelle immagini presentate nella Commissione di inchiesta si vede un letto di contenzione con un foro nel mezzo per la caduta degli escrementi e un paziente, completamento nudo,legato sopra con corde a braccia e gambe: è questa l'immagine più forte e agghiacciante del filmato. Un fotogramma che sintetizza al meglio l' inferno dei dimenticati"!!!!!


Il chirurgo e senatore del Partito democratico Marino ha parlato di luoghi "intollerabili" e ha definito "disumane" le condizioni di vita degli internati. Persone ridotte alla sopravvivenza, costrette a muoversi nella sporcizia e a dormire in letti arrugginiti e lenzuola sudice.Senza tralasciare le bottiglie d'acqua nel buco dei bagni alla turca (come nell'ospedale di Aversa) per rinfrescarle o per impedire la risalita dei topi.Una situazione, insomma, "in netta violazione di quanto sancito dalla commissione europea per la Prevenzione della tortura", come riporta il documento finale sulla realtà degli Opg, redatto dai parlamentari: "Nessun rispetto per l'identità di una persona e la sua dignità, dall'igiene più elementare al diritto alle terapie. Le medicine trasformate in camicie di forza invisibili che contengono e non curano".

Dai sopralluoghi è emersa anche la forte carenza di personale medico. Nei reparti i camici bianchi si contano sulle dita di una mano, "quattro ore a settimana in strutture in cui convivono anche 300 persone", e di psichiatri non c'è neanche l'ombra. Un report, infine, anche sul lavoro di monitoraggio: "Raccogliere i primi dati non è stato per niente semplice - ha spiegato il presidente Ignazio Marino - Reticenze, diffidenze, inesattezze hanno scandito le prime settimane di lavoro soprattutto negli Opg più degradati. Ci sono, tuttavia, Opg come quello di Reggio Emilia dove gran parte dei dimissibili hanno già lasciato la struttura". Non senza lanciare un appello: "Speravamo di poter fare molto e al più presto, ma abbiamo bisogno che le strutture collaborino seriamente e continuamente".
A Montelupo Fiorentino, Aversa, Secondigliano, Barcellona Pozzo di Gotto, Reggio Emilia e Castiglione delle Stiviere. Si trovano qui i sei Opg dello Stivale che ospitano tra le loro mura circa 1.500 pazienti. Come dicevo su 376  internati ritenuti dimissibili,soltanto 65 fino a ora sono stati effettivamente dimessi. La Commissione d’inchiesta dà i numeri. Ma i dati, tutti aggiornati al 15 marzo scorso, non finiscono qui: per altri 115 di loro "è stata prevista una proroga della pena. Di questi ultimi solo 5 sono ancora internati perché ritenuti socialmente pericolosi, mentre tutti gli altri – è la denuncia di Marino – non hanno varcato i cancelli degli Opg perché non hanno ricevuto un progetto terapeutico, non hanno una comunità che li accolga o una Asl che li assista".
Insomma, dei 'non luoghi' in cui "si entra – fanno sapere dalla Commissione – ma si rischia di non uscire più". Un rischio che i commissari vogliono a tutti i costi superare. "Non possiamo tollerare che esseri umani vengano trattati in questo modo", ha insistito il democratico Marino che ha anche posto l'accento sull'obiettivo finale: arrivare alla "liberazione" dei 376 internati dimissibili e alla chiusura di almeno tre Opg su sei, con l'individuazione di nuove strutture a custodia attenuata da destinare al trattamento sanitario degli internati. "L'unica soluzione – ha concluso il senatore democratico – è superare gli Opg, chiudere questi veri e propri manicomi criminali, che non curano né tanto meno riabilitano, e destinare i pazienti a strutture sanitarie specializzate e adeguate ad accoglierli. Non è accettabile che nel nostro Paese, nel XXI secolo, i detenuti con problemi psichiatrici siano privati non solo della libertà ma anche della loro dignità di essere umani".Le strutture ospitano detenuti che in molti casi hanno commesso reati minori risalenti a decenni prima, ma anche internati che soffrono di patologie mentali e che, realmente, avrebbero bisogno di cure e assistenza che non ricevono. Se i manicomi sono stati riformati dalla legge Basaglia del 1978, questi ospedali ne sono rimasti fuori. Anche se nati a metà degli anni '70 in sostituzione dei precedenti manicomi criminali, la loro organizzazione è rimasta ferma al Codice Rocco del 1930. Luoghi dimenticati al cui interno vivono persone anch'esse a rischio oblio e su cui il Senato ha acceso i riflettori. Esseri umani lasciati dietro le sbarre in mancanza di percorsi alternativi offerti dalle aziende sanitarie regionali e costretti a condizioni di vita infernali. "Io vengo da un paese in guerra, ma qual è la differenza con il vostro? Questi sono talebani mascherati – è l'atroce denuncia di un internato ripreso nel video – mentre quelli dalle mie parti sono veri. La differenza è che qui ti uccidono piano piano".
Immagini dal sito dell'Espresso

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