Al giorno d’oggi è particolarmente triste vedere che persone in condizioni difficili non ricevono aiuto per ragioni politiche.Alcune patiscono indirettamente gli effetti provocati dai governi che stanziano troppo denaro per gli armamenti e, di conseguenza, trascurano necessità fondamentali come l’agricoltura;il risultato è che, quando una calamità naturale si abbatte sul territorio,la situazione diventa disperata.Altre persone patiscono direttamente le conseguenze di una negligenza dovuta alla discriminazione nei confronti di una comunità.Se un soldato americano viene ucciso,la notizia ha una diffusione immediata,ma pochi si preoccupano di quanti civili o combattenti vengono uccisi nelle file del nemico.Tutti coloro che sono stati uccisi erano persone e ognuno di loro apprezzava la propria via.
Il fatto che persone bisognose siamo ignorate o abbandonate per ragioni politiche mostra che cosa ci manca.Per quanto intelligenti, potenti e abbastanza forti da sfruttare i popoli e distruggere il mondo,ci mancano la gentilezza e l’amore vero.”Letto e meditato su quanto sopra mi pongo una domanda:noi ricordiamo di questo o di quello per i suoi meriti intellettuali,civili, artistici o per azioni eroiche,ma ci dimentichiamo che a questo mondo,ogni giorno, migliaia di bambini,e non solo bambini,muoiono di fame,che altri vengono sfruttati come schiavi,che altri ancora periscono sotto le bombe per una guerra assurda oppure che subiscono violenze inaudite.Ci dimentichiamo che si allontana dal proprio paese per venire nel nostro lo fa per fame e ci dimentichiamo pure che costoro lasciano laggiù i propri cari,i figli o i genitori.Noi non amiamo nessuno se non il nostro ben stare e non valutiamo mai che quello che succede ad altri oggi può succedere a noi domani.Giorni fa ero a Genova e mentre camminavo in via XX Settembre vedo un uomo in ginocchio che tendeva la mano. Ad un giovanotto molto ben vestito che ha espresso parole irriguardose il poveretto ha detto “ Siamo molto distanti io e lei vero?”Ora al sentire queste parole che possiamo fare se non piangere con lui.
14 mar 2011
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