28 gen 2011

Attenzione!!!!questo blog POTREBBE violare le regole.....io mi dissocio!!! da me stesso...

Mi rendo conto ancora una volta che la degenerazione morale e istituzionale è giunta ad un tale punto che tutte le cose sembrano essere uguali,per esempio si vorrebbe far apparire che la questione di Fini sia uguale alla situazione dell'immorale Berlusconi...anzi per quelli del Pdl addirittura peggio!!!! Mentre le Tv di regime parlano solo di questo...ieri è giunto ancorra una volta l'ordine di far chiudere "Anno zero" e siccome il toro di arcore non poteva telefonare in trasmissione ha dato voce al suo servo Rai,ovvero Masi!!!l'intervento ha ancora una volta dimostrato che siamo chiaramente alle premesse di un Golpe...anche se non c'era bisogno...Chiedo,qualcuno ha capito di cosa veniva accusato Santoro? No!Ma cosa teme Masi,che si sappia che chi viola le regole non è Santoro ma qualcun altro?e se,come afferma Masi "i processi non si fanno in tv" perché Vespa che non fa praticamente altro con tutto il suo corredo di plastici, mestoli, zoccoli e zoccole non ha mai ricevuto nessun richiamo né tantomeno nessuna telefonata dall'illustrissimo direttore?e al ventriloquo Capezzone che si è affrettato a dire che Santoro viene pagato coi soldi dei contribuenti bisognerebbe ricordare che anche lo stipendio di Masi e quello dei politici - quindi anche il suo - viene pagato con quelli, e che le uniche penali che ha pagato la Rai per Santoro sono quelle relative ai risarcimenti che l'azienda ha corrisposto a Santoro medesimo quando fu estromesso dopo il famoso editto bulgaro. Noi - tutti - stiamo pagando agi, lussi, benefit, dunque la possibilità di fare la bella vita a chi manifestamente non sta facendo gli interessi di tutti i cittadini ma di uno solo in particolare.
E allora mi viene da fantasticare con  l'Italia,e la vedo come una casa, e avremmo:lo stanzone dei giochi, in cui il capo del governo,questo maniaco megalomane e ricchissimo,si fa titillare da ragazzine molto più furbe di lui che si dedicano con "passione" alla "circonvenzione di arrapato" (come dice Maria Giovanna Maglie, stranamente lucida tra un cannellone e un bignè). Poi c'è la stanza dei confusi, l'opposizione, che gira in uno stanzino buio, doveve volano schiaffi alla cieca e lamenti e una voce che sorge ogni tanto, urlando: "Ora basta, però, ma che stiamo facendo?e di nuovo schioccano schiaffoni. Poi c'è la stanzetta degli affari, in cui, se apri la porta di scatto, tutte le signore e i signori smettono di bisbigliare e ridacchiare e farsi gli affari loro, e alzando la voce esclamano: "è scandaloso, qua non si va avanti" e mentre chiudi senti che riprendono a fare affari. E infine c'è lo "studio": apri e trovi quattro barbari, con l'elmo e le corna, che si chiedono a vicenda: "'scolta, tu che sai scrivere: ma "fedderalismo" con una "d" o due?" Bene, siamo in buone mani. Ti verrebbe voglia di dar fuoco alla casa. Invece puoi limitarti solo a sbattere la porta e andartene ma purtroppo ti rendi conto che la casa è chiusa dall'esterno e non puoi che restare in mezzo a questa merd....
Tornando alla Rai quest'anno non volevo rinnovare l'abbonamento,ma dopo che la Santanchè disse di non pagare più l'abbonamento la mattina seguente ho mandato mio padre a pagare.Quello che è certo è che non possiamo più stare fermi,la RAI è degli italiani non di Masi o di Berlusconi e dobbiamo riappropiarcene.Il momento è grave,è da tempo che dico che la mobilitazione deve essere continua.Pensiamo alla faccia di merda che hanno questi Berlusconiani, il 13 vorrebbero manifestare a Milano contro i giudici, e noi? Non è possibile lasciare soli questi magistrati che tentano di riportare un minimo di legalità e di giustizia nel nostro paese. Facciamo

IL FATTO QUOTIDIANO:
Santoro: “Il 13 febbraio manifestazione davanti al tribunale di Milano”.Romani intanto scrive all'Agco“Berlusconi non rispetta gli altri”Per questo“Michele Santoro,Barbara Spinelli e Marco Travaglio hanno deciso di lanciare un appello.Il 13 febbraio senza bandiera e simboli dei partiti saremo davanti al tribunale di Milano per manifestare in difesa del lavoro della magistratura e dei valori di indipendenza e autonomia che sono fondanti nella nostra Costituzione”.Lo ha annunciato il conduttore di Annozero nel corso della conferenza stampa convocata alla Fnsi dopo le polemiche seguite alla puntata di ieri sera, che si è aperta con uno scontro in diretta tra il conduttore e il direttore generale della Rai, Mauro Masi. “
Si tratta di un appello – ha spiegato il giornalista – per sottolineare il livello di emergenza raggiunto in questo paese dall’informazione e da tutti i poteri che dovrebbero essere autonomi dal Potere politito. Noi vogliamo solo fare i giornalisti, come i magistrati di Milano credo che vogliano fare solo i magistrati”.”Quella di ieri è la nostra quinta performance per ascolti, ma è in realtà la prima se si considera la situazione attuale della televisione”, ha aggiunto Santoro. “Ai tempi di Samarcanda c’erano film che facevano 12 milioni di spettatori, cosa che oggi non accade, e quindi oggi il peso specifico del talk show rispetto ad allora è enormemente cresciuto. Togliere una trasmissione come Annozero significherebbe fare un grande regalo alla concorrenza”.“Quella del premier che chiede la chiusura di una trasmissione come la nostra è una incredibile invasione di campo. Poi si chiede di intervenire attraverso l’Autorithy che ha membri al suo interno decisi dal governo: è lo stravolgimento della democrazia”, ha concluso Santoro chiedendo alla Commissione di Vigilanza di intervenire perché vengano date delle regole ai politici e ai loro interventi in trasmissione.
“C’è un percorso di guerra che mi pare abbastanza evidente con l’obiettivo di cancellare le poche, le due o tre trasmissioni non ancora controllate”, aggiunge Marco Travaglio “la manifestazione del 13 febbraio davanti al tribunale di Milano assomiglia molto a quella del 2002, quando si organizzò il girotondo a difesa della magistratura ma – continua – c’è una differenza oggi: che il mondo dell’informazione non si indigna più come allora, oggi i Tg e la maggior parte delle testate, preferiscono annacquare tutto e così si fanno titoli dove non si capisce mai chi è l’aggressore e chi l’aggredito. Si leggono quasi sempre titoli, come: ‘Scontro tra Masi e Santoro’ oppure ‘Scontro tra Berlusconi e la magistratura’”.Poi è stato il turno di Roberto Natale, presidente della Fnsi, che cita prima il caso della telefonata del premier a L’Infedele poi la telefonata di Masi nel programma di Santoro: “Si possono chiamare le cose con il loro nome? – domanda rivolto al pubblico – C’è un chiaro disegno che porta alla censura”.“Siamo arrivati a un punto di indecenza, testimoniato dalla telefonata di ieri sera del direttore generale della Rai”, ha concluso il segretario della Fnsi Franco Siddi. “Il Paese sta vivendo una stagione esasperata che appartiene agli interessi forti che sono tutti attorno al potere di governo e al potere di controllo sul sistema televisivo”.Ma mentre Santoro lancia la sua iniziativa del 13 febbraio arriva, c’era da aspettarselo, la ritorsione del ministro delle Comunicazioni Paolo Romani. Romani invia una lettera al presidente dell’Autorità garante per le comunicazioni, Corrado Calabrò, e “lamenta violazioni da parte del conduttore di Annozero agli obblighi derivanti dal contratto di servizio”.Precisa poi il ministro di aver inviato la stessa missiva al presidente della Commssione di Vigilanza sulla Rai, Sergio Zavoli, e al presidente del Cda della tv di Stato, Paolo Garimberti, dove si legge: “E’ il caso di valutare la possibilità di attivare i poteri di verifica e istruttori di cui all’art. 48, T.U., cit., nonché ogni ulteriore iniziativa di rispettiva competenza – continua – è accaduto che nel corso della trasmissione del programma Annozero del 20 e del 27 gennaio (proprio quelle dedicate al caso Ruby e a Berlusconi, ndr) si sia dato ampio rilievo ad affermazioni di carattere gratuito, denigratorio e gravemente lesive della dignità e del decoro di eminenti personalità politiche, che sarebbero state proferite da soggetti coinvolti nell’attività di indagine da parte della magistratura requirente”.

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