10 dic 2010

Sakineh....non abbandoniamo la battaglia sui diritti umani...

Dalla gioia più grande allo sconforto. La notizia circolava da ieri pomeriggio in rete della liberazione di Sakineh aveva davvero fatto sperare.Purtroppo oggi la smentita, leggo dalL'unità :La televisione iraniana in inglese PressTv ha smentito oggi il rilascio di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, sottolineando che la donna e' stata portata nella sua abitazione solo per realizzare un programma che sara' trasmesso questa sera.

La notizia della liberazione della donna, condannata alla lapidazione per adulterio e in attesa di sentenza in un processo per l'uccisione del marito, era stata data ieri sera dal Comitato internazionale contro la lapidazione, con sede in Germania. Il rappresentante del Comitato in Italia aveva detto che Sakineh e suo figlio, Sajjad Ghaderzadeh, anch'egli arrestato nell'ottobre scorso, erano stati visti nel cortile della loro casa di Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran.
La televisione PressTv aveva effettivamente diffuso fotografie di Sakineh e del figlio nella casa. Ma 'contrariamente ad una vasta campagna di propaganda da parte dei mezzi di informazione occidentali secondo cui l'assassina Sakkineh Mohammadi-Ashtiani e' stata rilasciata - spiega oggi sul suo sito PressTv - una nostra equipe televisiva, ha concordato con l'autorita' giudiziaria di seguire la Ashtiani nella sua abitazione per produrre una ricostruzione video dell'omicidio sulla scena del delitto''.
Certo questa smentita è un duro colpo ma non cambia di una virgola il mio pensiero:occorre non abbandonare mai la battaglia per i diritti umani.Anche oggi nel giorno della delusione e spero davvero, come qualsiasi persona un minimo sana di mente,che Sakineh sia liberata senza che le sia torto un solo capello! Ma vorrei vedere tanta partecipazione ed indignazione per ogni condannato a morte in ogni angolo del mondo,Sakineh è una, soltanto una.Tante altre persone sono sottoposte a discriminazioni di genere intollerabili,da donne frustate per un sospetto di adulterio,segregate, condannate a morte,a  tanti, Stati nel mondo,dove c'è la pena di morte ...compresi USA e CINA, tutta questa mobilitazione quando continuano ad eseguire pene capitali su persone deboli (neri, infermi mentali, poveri senza speranza) nel resto del mondo non mi sembra che ci sia.L'intelligenzia occidentale si sta dimostrando pura testimonianza di attaccamento al proprio status senza riuscire neanche più ad esprimere una critica sociale ed una lettura socio-culturale del mondo...E allora si riprende con più forza un discorso mai interrotto: ...è frustrante sbattere continuamente la testa contro il muro, vedere che la giustizia non è di questo mondo, ritrovarsi ogni volta a piangere vittime e gridare indignazione, sentirsi sopraffare a volte dal senso di inutilità di ogni impegno..Ma l'impegno instancabile di tanti che si adoperano per tenere  accesa la  luce sui diritti umani mi da ancora speranza....

Nessun commento: