27 ott 2010

Il governo taglia l'Anpi e la Resistenza

Il governo a deciso di cancellare la parola Resistenza,non solo togliendo come sappiamo dai programmi di scuola ma riducendo i fondi all'associazione che mantiene viva la memoria: l'ANPI IL PEZZO DELL'ASSOCIAZIONE:
Il contributo che il Governo annualmente attribuisce per legge alle 16 Associazioni combattentistiche e partigiane vede quest’anno una drastica riduzione rispetto al passato. L’ANPI è stata pesantemente penalizzata:ammonta infatti a 73.500 euro ciò che è stato destinato all’ANPI rispetto ai 165.000 euro del 2009. Per giustificare questa odiosa discriminazione, il governo delle destre e della Lega Nord ha manomesso il numero degli iscritti all’ANPI del 2009 attribuendocene 44.000 anziché i 105.000 reali. Con quasi la metà di tutti gli iscritti alle 16 associazioni, all’ANPI è stato assegnato solo il 10% del totale dei finanziamenti! Cos’altro è questo se non un tentativo del Governo di ridurre al silenzio la nostra Associazione? Di mettere a tacere l’antifascismo organizzato, la memoria della Resistenza, l’impegno dell’ANPI nella difesa e promozione della Costituzione?L’ANPI REAGIRA’ SOLLECITANDO UNA PROTESTA PUBBLICA E UNITARIA DELL’ANTIFASCISMO E DEI DEMOCRATICI IN TUTTE LE SEDI: PARLAMENTO, ENTI LOCALI, STAMPA, TV E CON UNA GRANDE SOTTOSCRIZIONE NAZIONALE.L’ANPI NON MORIRA’, NEANCHE QUESTA VOLTA!!
Associazione nazionale partigiani

Questa è l'ennesimo prepotente tentativo,di chiara marca politica,di riscrivere la storia e la memoria del paese per minarne profondamente le radici civili e democratiche, e' un atto provocatorio e vergognoso verso un'associazione nata proprio per sottolineare i valori costituzionali e democratici della Liberazione e che è stata e resta l’unica forza con saldi principi e capacità unificanti....Purtroppo come dicevo negli ultimi anni abbiamo assistito ad un graduale ma crescente attacco all'esperienza straordinaria della Resistenza, ed ai valori che essa rappresenta: un'offensiva scagliata su più fronti e su differenti livelli. Un attacco frontale alle azioni partigiane e ai partigiani stessi che hanno liberato il Paese e adesso l'Anpi. Sul piano ideale, d'altro canto, assistiamo ad una offensiva frontale verso gli ideali e i valori di cui le donne e gli uomini che presero parte alla Resistenza si fecero portatori, e di cui la Carta Costituzionale rappresenta la sintesi perfetta; ideali di libertà, uguaglianza, giustizia sociale e rispetto dell'altro da sé, che vengono oggi messi in discussione non solo da chi si proclama apertamente fascista, ma anche, in maniera più subdola e strisciante, da personaggi che gravitano in partiti e che governano il paese.

I luoghi della formazione, le scuole e le università, non fanno eccezione: numerose sono infatti le formazioni giovanili e studentesche che si richiamano, nelle pratiche e negli ideali, al fascismo e che fanno della violenza e della prevaricazione sull'altro e sul diverso le loro linee di azione. Sono sempre più ricorrenti episodi di violenza che vedono come protagonisti militanti di queste formazioni politiche, spesso legate a partiti neofascisti, arrivando anche ad intimidazioni dentro i luoghi della rappresentanza democratica degli studenti. Azioni contro omosessuali, transessuali, immigrati, studentesse e studenti che hanno idee, come noi, radicalmente opposte dalle loro. Ovviamente tutto passa sotto silenzio. Fascista è anche l'idea classista di scuola che il Governo Berlusconi sta mettendo in atto, il pacchetto sicurezza, le mani sul diritto di sciopero. La nostra risposta a questi fenomeni sta nella partecipazione nella lotta contro i provvedimenti repressivi del Governo e contro le organizzazione neofasciste del Paese. La nostra lotta deve vivere nelle scuole e nelle piazza innanzitutto di un lavoro culturale che scardini le logiche della forza, dell'individualismo e del pensiero semplice che queste associazioni professano. Un antifascismo quindi si batta per la difesa dei valori della Costituzione, della partecipazione, della libertà di espressione contro ogni repressione e violenza. Rilanciamo quei valori nelle scuole e nella società tutta; scegliamo di reagire con forza e determinazione a chi ripropone oggi l'odio, la violenza e la volontà di sopraffazione sconfitti più di 60 anni fa. E per fare questo l'Anpi è una certezza che và sostenuta e aiutata e se non lo fa il governo facciamolo noi ...Da qui il mio invito in sostegno dell'Anpi...Invito anche a tutti a iscriversi e chi come me lo è già di contribuire magari con un contributo maggiore..
ORA E SEMPRE ANTIFASCISTA....

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