Buongiorno amici,stavo leggendo su "Repubblica" di Firenze questo articolo .. http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/07/23/news/dklsdk_lklk_kl_jkkjdsjkkl-5773242/"Legge sull'immigrazione toscana la Consulta boccia il ricorso del Governo"
E da cittadino Toscano,sono orgoglioso.. per fortuna siamo una delle poche oasi di civiltà in un deserto di egoismo,razzismo e cinismo ormai intollerabili.Gli ospedali non possono e non devono rifiutare l'assistenza a nessuno.Sono contento che una parte delle tasse che pago vada a finanziare una sanità aperta a TUTTI.E' un'ottima notizia sapere che qualsiasi persona, regolare o no,che bussi alla porta di un ospedale del mio paese trovi assistenza e non medici burocrati che chiedono documenti...basta con l'ipocrita legalismo che calpesta i diritti fondamentali dell'uomo.Oa leggo che i Leghisti non sono daccordo su questa bocciatura.I leghisti infami come sempre,se ne stiano zitti! Vogliono il "federalismo" e l'"autodeterminazione"? Allora rispettino la decisione della Toscana che se vuole dare diritti ai clandestini e piu' diritti a tutti gli immigrati regolari lo puo' fare liberamente. La Toscana non e' la loro "padania", quindi Gemonio non venga ad imporre a Firenze le sue regole! I leghisti siano coerenti con i loro procami a partire dal "ciascuno comanda a casa sua": in casa dei toscana non comandano certamente i padaniani! La Toscana ha deciso di essere un posto civile ed all'avanuardia - se ai leghisti non piace possono starsene a casa loro. Applico in pieno il loro ragionamento!
Propongo un articolo di Riccardo stagliano che parla di questo e dice:
I leghisti passano per essere gente pratica. Eppure sempre più spesso, nelle loro file, l’ideologia ha clamorosamente la meglio sulla realtà. Prendete l’assistenza sanitaria per i clandestini. «Vergognosa!» hanno tuonato contro la legge toscana, appena confermata dalla Corte costituzionale, che garantisce le cure anche agli immigrati senza documenti. Epperò poi sono i primi a denunciare apocalittici rischi di contagio che proverrebbero da queste persone. È successo qualche tempo fa a Vedelago, nel trevigiano. Il sindaco del Carroccio, in una specie di gara a chi faceva l’ordinanza più inutilmente vessatoria nei confronti degli extracomunitari, ha adottato un provvedimento per ottenere certificati di sana e robusta costituzione prima di autorizzarli a vivere in quelle terre. Renzo Franco, locale segretario di sezione della Lega Nord-Liga Veneta nonché assessore allo sport e alla sicurezza, ha accolto la trovata con entusiasmo. Anzi, c’ha messo il carico dei «sempre più frequenti casi di meningite, diffusi indiscriminatamente sul nostro territorio» e di «altre casistiche quali scabbia, pediculosi, tbc, malattie veneree, parassitosi intestinali e cutanee». Peccato che all’azienda sanitaria competente, la Ulss 8 Asolo, non risultasse affatto. E che, in un successivo consiglio comunale, di fronte alle furibonde smentite dell’opposizione non sia riuscito a produrre un singolo documento a riprova delle sue affermazioni. Ma noi, nonostante tutte le apparenze contrarie, vogliamo dargli fiducia e seguire il suo ragionamento. Fosse stato vero, quindi, sarebbe stato meglio farli curare al pronto soccorso o lasciarli in giro per la città a diffondere questi morbi terrificanti? Se a comandare il cervello è il principio di realtà – anche senza scomodare l’etica – la risposta è semplicissima. Se si è messo invece il pilota automatico della propaganda padana, si preferisce lasciare in giro i presunti untori. Fortunatamente a Firenze le sirene leghiste sono ancora un’eco flebile.
24 lug 2010
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2 commenti:
Dopo quello che è successo a Bolzano, da immigrato - clandestino o meno - ci penserei due volta prima di servirmi del servizio sanitario italiano.
Senza parole!!!!!!
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