13 giu 2010

IL MIGLIO VERDE

Ho 33 anni e ho visto questo film diverse volte e alla fine sistematicamente mi viene da piangere come un bambino;questo film ha la capacità di riuscire a scavare fino alla parte più profonda della tua anima,afferrare le emozioni più nascoste e riportarle alla luce del sole dove è giusto che stiano sempre,è come avere mille pezzi di vetro nella testa” così John definisce il male che avvolge il mondo,è stanco di soffrire,ed è proprio per questo motivo che preferisce morire piuttosto che essere salvato. Capite il significato?
La storia e la triste realtà dei poveri e dei neri che finiscono arrostiti sulla sedia elettrica per delitti che non hanno mai commesso. Tutta l'innocenza del gigante buono, ma nero, viene rappresentata attraverso la sua capacita' di togliere un cancro e ridare la vita, soffrendone lui per primo. Quel miglior fonte di riflessione per tutti quelli che puntano il dito con estrema facilita', che hanno la verita' in tasca e inneggiano alla pena di morte?Un film che invita all'umilta' del pensiero, alla sospensione del giudizio sulla presunta colpevolezza di chiunque. Un film bellissimo, un angelo nero nel braccio della morte ed uno spettatore che non vuol vederlo friggere in quel modo. Si ricrede, ci ripensa nel corso del film. Non lui, non il gigante buono, lui proprio no e non in quel modo. Ma quante persone non lo avrebbero gia' condannato se non si fosse trattato di un film? Un film bellissimo su quello che è il fallimento di una societa' civile. La natura umana, quella buona e pura, che per sopravvivere deve prende in giro, con fantasia e magia, il cinico mondo di noi carnefici che friggiamo tutto e tutti!!

Nessun commento: