23 mag 2010

Plutarco (L'arte di ascoltare)

La perdita della capacita' di ascoltare è figlia della perdita della dimensione del silenzio,l'uomo moderno ha il terrore del silenzio. Il silenzio della mente è ormai un'espressione priva di significato, abbiamo dimenticato l'arte di quietare, quell'alveare delle mille api ronzanti che si annida nella nostra mente,sottoposta a un incessante bombardamento di messaggi, la nostra mente è una fucina di pensieri che lavora senza turni di riposo, abbiamo perso la capacita' di rallentare, un attivita' mentale frenetica e dispersiva che invece di arricchire lo spirito ci affatica, ci confonde,seppellisce il nostro vero io sotto una cortina impermeabile di pensieri, immagini, fantasie e timori. Questo lavorio mentale ha luogo senza sosta, sicche' i pensieri si sovrappongono l'uno all'altro spesso in modo conflittuale, ci fanno agitare per un non nulla, costruiscono pregiudizi e preconcetti, corrono affannosamente ad anticipare il futuro,restano amaramente attaccati al passato. Le esperienze passate sono sempre presenti per condizionarci anche se non ce ne rendiamo conto,al nostro fianco cammina il nostro passato, che ci imprigiona dietro celle prive di sbarre ma da cui è difficile evadere. Queste incrostazioni avvolgono l'io profondo e gli impediscono di emergere, lo soffocano, stordito dal rumore del chiacchiericcio mentale

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