3 ago 2010

u2 the best 80 90

Ho appena inserito nel mio lettore questa fantastica raccolta degli U2,di solito preferisco parlare più di album che di raccolte,infatti sappiamo benissimo che le antologie,i'the best of',molto spesso sono noiosissime operazioni commerciali ai limiti della querela,altre volte invece,sono solo incomplete o deludenti.Qualche volta però,a mò di miraggio,compare nel vasto panorama musicale un antologia degna di nota,come questo "The Best Of 1980-1990" dei mitici U2

Credo che questo disco è un vero colpo al cuore,per chi come me ama gli U2 un viaggio attraverso la storia di questa band,tra ricordi,sensazioni,dolori e gioie.Quattordici traccie tremendamente belle,quattordici emozioni che rappresentano in pieno il vero significato di una canzone:trasmettere emozioni,nella pelle,nel cuore,nel cervello,nell'anima.
Certo per chi crede che gli U2 nella storia della musica c'entrino come i cavoli a merenda,ahimè,ha sbagliato disco,chi invece come il sottoscritto li adora,non può non avere questa raccolta.Non perchè si tratti di un antologia perfettamente stilati(mancano molti brani storici),ma perchè si sforza di stipare in sole poche traccie(14,veramente poche)un decennio di successi e grandi brani.In realtà i dischi sono 2: sul primo troviamo i classici senza tempo,sul secondo le cosiddette facciate B.Tutto molto bello,ben fatto e ben curato....Si parte con l'intramontabile "Pride (In The Name Of Love)" caposaldo della discografia della band irlandese,
a seguire l'impegnata "New Year's Day" tratta da "War",e dedicata alla rivolta polacca di Solidarnosc,
si continua con due pezzi tratta da "The Joshua Tree",e per l'esattezza "With Or Without You"e "I Still Haven't Found What I'm Looking For",pezzi potenti pregni di rock vagamente rollingstoniano;
"Sunday Bloody Sunday"(la mia preferita)non ha bisogno di presentazioni
"I Will Follow" rappresenta la Genesi degli U2, tratto da "Boy",poi "Bad" e la meravigliosa "Where The Streets Have No Name" che basterebbe solo l'intro e la potente scarica rock del ritornello per capire le ragioni del successo planetario di Bono & Co,"The Unforgettable Fire" ammicca alla bomba atomica,o più in generale, se vogliamo,alle bombe in genere,poi "Sweetest Thing" e grandi emozioni per il sottofinale,quello che in un colpo,ci sorprende con "Desire" e "When Loves Comes To Town";"Angel Of Harlem" è sempre un capolavoro,specie poi se suonata dal vivo col pubblico in delirio,il finale con "All I Want Is You" è perfetto e nostalgico, giocato sulle corde dell'emozione e del capolavoro.
Il secondo disco, come detto, è un insieme gustoso di lati B. Alcuni non si riesce veramente a capire come si possa classificarli lati B altri invece sono palesemente meno riusciti ma comunque assai superiori allo standard qualitativo della musica di metà anni Ottanta.Un viaggio magnifico,sicuramente nostalgico,un viaggio che ci porta attraverso alcuni album passati giustamente alla storia per intensità e potenza,"Boy","War", il leggendario "The Joshua Tree" ,"Rattle And Hum"..E poi "The Unforgettable Fire",il disco più contestato degli U2: musica e politica,dolore e guerra,e il mito di Elvis Presley.Gli U2 degli anni Ottanta erano miracolosi:capaci di passare dalle registrazioni in studio alle folle del Live,senza perdere nemmeno un grammo della propria incontenibile verve.Nel primi anni 2000 uscirà anche un successivo "The Best Of" dedicato però agli U2 di fine millennio,dal 1990 al 2000. Il risultato sarà però scarsino,vuoi soprattutto perchè a parte l'ottimo "Achtung Baby" la band irlandese di Bono e The Edge,dal 1992 fino ad oggi non imbroccherà più nemmeno un disco,di quel livello musicale con grande sconcerto dei fans(a me in primis)certo altre buone canzoni...però nessun altro album paragonabile a quelli degli anni 80

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