26 mag 2010
Stefano Benni
Stefano Benni:
I giudici se vogliono giudicare bisogna che si facciano eleggere
i giornalisti se vogliono scrivere non devono criticare
i sindacalisti devono alzarsi in piedi quando mi vedono entrare
l'opposizione non deve opporsi se no non vale
e insomma una buona volta lasciatemi lavorare
ho sei ville in Sardegna e le bollette da pagare
e forse dovrei farmi ricoverare
Mi consenta mi consenta senta
c'è troppa anomalia in questa società violenta
I giudici se vogliono restare non ci devono arrestare
la stampa estera l'Italia non la deve riguardare
e io a casa mia mangio con chi mi pare
e insomma Bettino smettila di telefonare
più di quello che ho fatto proprio non lo posso fare
ho sei televisioni sulle spalle da mantenere
e forse mi dovrei far ricoverare
Mi consenta mi consenta senta
c'è troppa finanza in questa società violenta
E i tre saggi se sono saggi non si devono impicciare
e la Rai deve essere complementare
e perdio spiegatemi cosa vuol dire complementare
e non dite che non so l'italiano che mi fate incazzare
e i giudici i processi li devono stipulare
e i giornalisti non devono esageracerbare
e forse mi dovrei far ricoverare
Mi consenta mi consenta senta
c'è troppa poca Fininvest in questa società violenta
E i giudici si alzino in piedi prima di giudicare
e se la mafia mi vota cosa ci posso fare
e il milione di posti l'avevo detto per scherzare
e voglio tremila guardie del corpo che mi devono guardare
e un ritratto di sei metri vestito da imperatore
e che sono fascista non me lo dovete dire
e i giornalisti prima di scrivere si facciano eleggere
e i rigori contro il Milan non li dovete dare
e gli agit-prop vadano in Russia ad agitproppare
e non chiamatemi Bokassa o vi faccio fucilare
e i giudici il paese non lo possono sventrare
e a me gli avvisi di garanzia non li dovete mandare
e forse mi dovrei un po' calmare
ma se io sono Dio cosa ci posso fare
Mi consenta mi consenta senta
no c'è più religione in questa società violenta.
Due parole su Benni x chi non lo conosce:
Secondo me uno dei più grandi geni della satira italiana, è conosciuto dai lettori più informati per i brillanti articoli che nell'arco della sua ormai lunga carriera sono periodicamente apparsi su vari quotidiani e periodici italiani. Da Panorama, a la Repubblica, da il manifesto, passando dall'indimenticabile "Cuore"....
Con il suo sguardo rigorosamente di sinistra Benni è riuscito a farci ridere delle pochezze tipiche della politica più meschina e abborracciata, così come degli episodi più eclatanti che ci assediano dalle pagine dei giornali. Benni però è anche uno scrittore coi fiocchi, una penna dall'abilità sconcertante. A riprova di questa affermazione basterebbe leggere i racconti contenuti ne "Il bar sotto il mare", uno dei suoi tanti bellissimi libri. ....un grande!!!!
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