L’ignoranza, come sempre, la fa da padrone in questi discorsi pseudo nazionalisti e razzisti.Ma io non trovo niente di patriottismo in coloro che dicono che l’italia non deve accettare questa gente e rispedirla a casa.Noi siamo cresciuti sotto influenze multiculturali ed è questo a distinguerci dal resto del mediterraneo.Accettiamo questo come un dono e non come un problema.Le persone non devono mai essere un problema, semmai lo sono gli idealismi sbagliati ed ignoranti che impregnano la maggior parte degli italioti.
Inoltre se la civiltà di una nazione si misura con il rispetto dell'uomo e della sua dignità,in qualunque sistuazione e in ogni posto sulla terra,se la responsabilità di un governo nei confronti dei cittadini si misura con la capacità di dare priorità ai loro diritti intesi al soddisfacimento dei bisogni e non alla sottrazione di risorse vitali (il lavoro,il futuro delle nuove generazioni,l'acqua per tutti,la cultura,l'energia pulita) ebbene questo governo ci fa vergognare di essere italiani,rinnega il sacrificio di chi ha creduto di lottare per la giustizia sociale e per la democrazia,pagando spesso con la vita.Si nega ai profughi, ai derelitti, ai diseredati, ai poveri,ai perseguitati,il minimo di sostegno vitale,mentre la corte dei giullari berlusconiani assiste indifferente allo sperpero di denaro elargito larga mano a servi ,prostitute,loschi affaristi ed evasori fiscali,per non parlare delle opere faraoniche e inutili immaginate a gloria del sovrano...Sento da loro in questi giorni proposte campate in aria,non organizzano gli aiuti a Lampedusa – secondo me volutamente:non mi si dica che la protezione civile e l’Esercito non sono in grado di mettere su un capo attrezzato per accogliere i profughi … per un qualsiasi raduno/concerto si trovano abbastanza toilettes chimiche provvisorie!!!Ai leghisti che si preoccupano dei seimila immigrati a Lampedusa,dico che l’aggresione all’Iraq a cui loro stessi hanno partecipato,ha provocato oltre due milioni di profughi che solo in piccola ma non trascurabile parte sono arrivati da noi. Sono stati la Siria e la Giordania e diversi altri paesi decisamente meno ricchi del nostro ad assorbire circa 500.000 profughi a testa, grazie alla esportazione USA e pure nostra della “democrazia” e della difesa dalle “armi di distruzione di massa” fasulle di Saddam.
APOLIDE
Caro fratello migrante, getta le scarpe in mare.
L’altra sera ho sentito un tuo amico dire forte che era felice di essere arrivato nel paese della Libertà. Io non so chi sia il bastardo che vi ha raccontato questa menzogna, e per questo son qua a spiegarti qualcosa che forse, nella tua terra, non sentirai mai dire, o forse la tua disperazione vincerà sulla ragione, rifiutando di sapere. Purtroppo la realtà la vedrai solo quando, dopo giorni d’inferno, la terra che spunta dal mare ti farà commuovere e sospirare, felice d’avercela fatta, e di non essere finito inghiottito dal mare o essiccato nel deserto, come spesso capita a qualcuno di voi.La libertà in Italia è fasulla, non è proprio quella che potresti sperare. La libertà in Italia è come l’acqua, inizia a scarseggiare e pure noi ci stiamo abituando a risparmiare, bevendo sempre più a piccoli sorsi. Tuttavia l’Italia è l’Italia, terra che sa sopravvivere e trascinarsi, terra che con l’espediente può anche mantenere in vita. E allora ci son cose che devi sapere, per non finire dimenticato in un carcere, o in un campo di segregazione.Ricordati sempre che arrivando in Italia, la prima libertà che avrai sarà quella di perdere la tua identità: non importerà a nessuno di sapere chi sei o quel che sei, tanto profugo non lo sarai mai. Appena i tuoi occhi asciugheranno le lacrime, tu non sarai più un essere umano, e non importerà a nessuno se hai studiato più di un leghista, se più di lui hai letto libri, o del tuo sapere: tu sarai semplicemente un clandestino. Ricorda quindi, caro fratello, di gettare le tue scarpe in mare. Che il tuo piede sia nudo prima di posarsi sulla nostra terra di libertà. Perché qua ci son ministri che non tollerano che tu – povero – abbia le scarpe.Non importa se in terra tua eri un intellettuale, un letterato, un insegnante che osteggiava il potere. In Italia non c’è bisogno di liberi pensatori. Il paese della Libertà ti offrirà la libertà di cambiare mestiere. Ora che arriva l’estate potrai essere sfruttato nei campi per i pomodori. Stai tranquillo, perché tu, a differenza di noi che nel paese della libertà ci siamo nati, un lavoro lo troverai. Non ti impressionare se sentirai parlare di un sacco di merda che si chiama borghezio che parla usando gli slogan che furono dei nazisti del terzo Reich. Finge. In fondo son proprio loro quelli che vi aspettano, per potervi sfruttare, proprio come facevano in America nei campi di cotone. Devono dirlo, perché devono illudere gli italiani di essere liberi di essere razzisti, ma alla fine son contenti quando il mare vi consegna alla terra, perché non devono fare come gli americani, voi pagate per diventare loro schiavi.Quando finalmente scenderai dal barcone e ti verrà assegnato un numero (è adesivo, per fortuna non lo tatuano più sull’avambraccio) non smettere mai di dire che non sei un criminale, che vieni in pace e che vuoi solo lavorare. Dì con forza che non sei qua per delinquere, che non hai intenzione alcuna di affiliarti alla mafia o di diventare mano d’opera per la camorra. Perché qua in Italia noi i criminali, li tolleriamo solo se stanno al governo, anzi, c’è qualcuno di noi che persino li vota per governarci.
E mi raccomando, se sei poco più di un bambino, e i tuoi genitori hanno pagato un poco di più per metterti in salvo, quando scriverai a casa dì che il posto è bellissimo, che tutti ti vogliono bene, che hai le calze colorate e i pantaloni puliti. Impara un po’ a mentire a mamma e papà che forse non sapevano che finirai presto a prostituirti alla Stazione Termini, o che qualcuno ti comprerà, in questa Italia della Libertà per poi mandarti per strada ad elemosinare, e se sarai fortunato, nemmeno sparirai, numero tra i numeri cancellati o dimenticati, per dare un rene o un polmone a quelli di noi che se lo potranno comprare.Fratello migrante, so che non è facile, parti se devi, ma se puoi cambia rotta. Dacci il tempo di tornare ad essere un po’ più liberi e civili, in modo che io possa smettere di vergognarmi di essere – purtroppo – italiana.I pacchi di Casini(Bracconi)
Sull’emergenza sbarchi nessuno ha facili soluzioni da proporre.
Invocare blocchi navali o mitra, come fanno i leghisti del Nord e del Sud, è pura propaganda elettorale. E limitarsi a ricordare i doveri di solidarietà e accoglienza, come fa la sinistra poetica, finisce per essere paradossalmente elitario.Stretta tra la difesa dei valori e la gestione della realtà la politica tutta arranca, e non solo in Italia.Ma almeno con le parole, con quelle si potrebbe fare meglio. Soprattutto se ci si definisce leader di un’area ragionante e moderata, conservatrice ma non populista.“Bisogna distinguere tra clandestini e profughi, perché i clandestini non fuggono dalla guerra e vanno rispediti al mittente”.
All’onorevole Casini, autodefinitosi condottiero di quest’altra Italia, qualcuno dovrebbe ricordare che sono i pacchi, e non le persone, che si rispediscono al mittente.Anche perché in questo caso il mittente è quasi sempre la miseria, e la miseria ha molti indirizzi.
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