24 mag 2010

DE ANDRE'

" Canzone del Maggio", una stupenda canzone tratta da l'album "storia di un impiegato",un album stupendo, che a distanza di anni non ha perso un grammo della sua forza. e questa versione,bellissima,è un'ulteriore dimostrazione della bravura di De André come poeta e del suo valore da un punto di vista politico e, soprattutto, sociale..ogni volta che lo riascolto riesce a darmi sempre nuovi spunti di riflessione... D'altronde, come tutte le canzoni di Faber!!!!il pezzo è ripreso da un canto del maggio francese del 1968 di Dominique Grange.Quando De André si mise in contatto con lei per pubblicare il pezzo,la cantante francese glielo regalò non chiedendo i diritti d'autore.Va però notata la grande differenza anche nel testo e nella musica tra il brano di De André e la versione originale.Il pezzo venne censurato,(la versione sopra è l'originale)Era il periodo del terremoto sociale del 1968 che ha sicuramente coinvolto uno spirito libero come quello di De Andrè...Lo spunto che descrive è dato dai moti parigini del ‘68 che aprirono la famigerata stagione delle barricate che presto dilagò in tutta Europa...Questa canzone sarebbe da dedicare ad un sacco di persone...peccato che non tutte capirebbero.
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto guardare in terra
se avete deciso in fretta
che non era la vostra guerra
voi non avete fermato il tempo
gli avete fatto perdere tempo.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
voi siete stato lo strumento
per farci perdere un sacco di tempo.
Se avete lasciato fare
ai professionisti dei manganelli
per liberarvi di noi canaglie
di noi teppisti di noi ribelli
lasciandoci in buonafede
sanguinare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
se sono rimasti a posto
perfino i sassi nei vostri viali
se avete preso per buone
le "verità" dei vostri giornali
non vi è rimasto nessun argomento
per farci ancora perdere tempo.
Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso
il vostro comandamento
"Ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
voi non potete fermare il tempo
gli fate solo perdere tempo.
(canzone di maggio De andrè)
Aggiungi una didascalia
Spesso la vita è soltanto luce
che sfavilla nei colori della gioia
e ride e non chiede di coloro
che soffrirono, che perirono.
Il mio cuore però sta sempre dalla parte di coloro
che nascondono il dolore
e si ritirano alla sera nella camera
per piangere di struggimento.
So che tanti stanno errando
angosciati e sofferenti,
tutte le loro anime chiamo sorelle
e dò loro il benvenuto.
So che piangono di sera
chinati su mani bagnate,
vedono soltanto pareti oscure
e non lo splendore di luci.
Portano però di nascosto,
persi ed inconsapevoli,
la dolce luce dell'amore
per tenebre e pene.

I Pregiudizi..sono l'anticamera del razzismo.C'è poco da fare.Difendere se stessi da possibili fregature e da persone di cui ancora non sappiamo quel tanto che basta per poterci fidare di loro usando l'arma della diffidenza si puo' fare.Lo faccio anch'io.Ma confezionarsi idee su persone che non si conoscono, accontentarsi di quello che ci ispirano senza una conoscenza piu' approfondita solo perché magari piacerebbe a noi che fossero così,intimamente ci farebbe comodo che fossero così per sentirci meglio di loro,superiori e giudicarle( male )è discriminante.Ognuno di noi sa come è e perché.E magari si piace moltissimo così com'è.La superficialità,l'approssimazione,il lasciarsi condizionare dalle impressioni degli altri per giudicare gente di cui non sappiamo niente non è mai sintomo di intelligenza.Anzi.E comunque non è necessario sottoporre tutti al nostro giudizio,le persone che "a pelle" non piacciono si possono benissimo ignorare...come dice Faber:si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio....
Testo.
La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
nel paesino di San Vicario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.
E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.
Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".
E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".
E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.
Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.
Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,
a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".
Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.

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