Quando ho sentito le dichiarazioni del premier ieri (da Repubblica) non ho fatto a meno di farmi una bella risata!!!Come al solito il corrotto n°1 nega anche l'evvidenza, ha dichiarato che è falso ciò che scrivono i giornali, e cioè che lui in Veneto non è stato contestato,potrei avere dubbi se leggessi solo i giornali, ma le contastazioni che hanno fatto vedere in TV,a chi erano dirette?Ecco il video
Ma già siamo abituati alle sue sparate,solo se stolti gli si può continuare a credere. Eravamo (e siamo) con la merda fino al collo,e lui negava la crisi,a l'Aquila tutto risolto,però vine contestato strano no?risolta l'emergenza rifiuti a Napoli, ed i rifiuti a Napoli son sempre di più!!!L'italia di oggi somiglia sempre più all'impero romano in disfacimento ...Le statistiche purtroppo ci testimoniano uno sfacelo totale. Eravamo la 5à potenza economica mondiale ed oggi siamo si e no intorno al 12° posto, non abbiamo università fra le prime 150 al mondo( l'olanda ne ha dieci, la Cina sei), negli ultimi dieci anni la nostra economia si è classificata al 144° posto su 145 paesi( il 145° è Haiti devastata dal terremoto). Mi si potrebbe dire che i soldi non fanno la felicità e quindi passiamo alla cultura; nessun teatro italiano e tra i primi 100 al mondo( neanche la Scala) i musei sono spesso chiusi per mancanza di fondi, i luoghi d'arte( vedi Pompei) cadono a pezzi ma il ministro della cultura, fine cantore dei meriti berlusconiani, ci dice che non è sua la responsabilità( e di chi?).
Passiamo ai diritti: Per libertà di stampa siamo al 40° posto al mondo( il 39° è il Benin ed il 38° la Namibia), non ci sono asili, non ci sono ospizi, le aziende non hanno nidi( obbligatori in molti paesi europei), gran parte dei nuovi assunti sono con contratti anomali( che sono la normalità) che non danno alcun diritto e praticamente nessuna pensione, l'istruzione superiore è sempre più di qualità inferiore( un piccolo calembour assolutamente voluto)e più costoso per cui la società si sta di nuovo stratificando sempre più.Ma, quel che è più grave, è la società civile che si sta sfaldando piano piano: egoismo, ipocrisia, violenza, ignoranza becera la fanno da padrone. Tutti chiusi a chiedersi cosa succederà, cosa potrà accadere di peggio, tutti chiusi a difendere quel poco che ci è rimasto di reddito e di diritti, tutti a guardare la televisione che ci ripete che oggi va male, che oggi si taglia su sanità, pensioni, stipendi, ricerca scientifica, università, scuole ma domani sarà tutta un'altra cosa, che domani ci sarà la "ripresa". Siamo tutti chiusi nelle nostre scatole ad aspettare quel domani che non arriva perchè è domani non oggi!!!!!!!!
Il pezzo di Concita De Gregorio
Da Vicenza a Pompei, da Padova all'Aquila, da Brescia all'aula di Montecitorio: sommersi dall'acqua, dall'incuria, dalle macerie, dalla corruzione, dalle cariche ai lavoratori. L'Italia affonda, il governo va sotto. Tre volte fischiato per strada, tre volte messo in minoranza alla Camera: il signor B. nel suo giorno più livido non si fida più di nessuno, persino i leghisti che ieri ha omaggiato con un viaggio lampo in Veneto a garantire soldi subito gli sussurrano all'orecchio che non c'è più niente da fare, che Fini è irrecuperabile, che forse un cambio in corsa sarebbe la cosa migliore, non che Bossi lo spinga, per carità, comunque Tremonti sarebbe pronto, ecco. Se no le urne subito, non c'è scelta. Tremonti e Casini, seduti accanto in Transatlantico, ridevano ieri - subito dopo il voto per il governo nefasto - e si scambiavano a voce alta ipotesi di date per le urne.In mezz'ora il governo è andato sotto tre volte sulla revisione del trattato italo-libico, fiore all'occhiello della sua politica estera. Il patto con l'amico Gheddafi. Conviene, poiché la destra già annuncia che coprirà il Paese di manifesti con Fini sui barconi degli immigrati (una sofisticata forma di comunicazione che parla all'intelligenza degli italiani, al solito) conviene dicevo spiegare bene cosa dice l'emendamento votato ieri da Pd Idv Udc e Fli. Chiede che «i respingimenti vengano fatti nel rispetto degli accordi internazionali vigenti e in base a principi umanitari». C'è qualcuno in grado di chiedere a voce alta che le persone siano invece respinte in condizioni disumane e fuori dal rispetto delle leggi? Certo, qualcuno c'è sempre. In un paese degno di questo nome è giusto che sia in minoranza, possibilmente estrema.Si certifica dunque, sia pure nella contingenza, una nuova maggioranza: Fini Casini Bersani Di Pietro. La Lega, che porta il gioco, se non sarà possibile una crisi pilotata convincerà Berlusconi ad andare alle urne. O lo costringerà. In cassa, al patto di stabilità, mancano 2 miliardi. Dei soldi promessi ieri per il Veneto ha detto il sindaco Flavio Zanonato: «Impegni pressoché nulli, solo parole vuote. Ha parlato solo Berlusconi, noi no. Si è trattato di una manifestazione alla quale abbiamo dovuto assistere. Non c'è una misura vera che sia stata annunciata». Che strano. Le stesse parole risuonano all'Aquila, a Vicenza. Fischi e cartelli per strada. Solo promesse non mantenute. I veneti possono chiedere a chi ci è passato prima: possono mettersi in contatto coi sindaci abruzzesi, coi siciliani. Sentire il sovrintendente che a proposito di Pompei scrive oggi a Bondi: ministro, quante volte l'abbiamo avvertita, quante volte ci ha risposto con parole vuote? Ha detto ieri Giorgio Napolitano: i disastri sono causati dagli impegni non rispettati. Poi si è rivolto al ministro dell'Ambiente Prestigiacomo, reduce da un recente scontro con Tremonti che le negava i denari per l'assetto idrogeologico del territorio. Grazie per quello che fa, le ha detto il capo dello Stato: della coerenza con cui lo fa. Coerenza. Fra il bianco della coerenza e il nero delle parole vuote c'è una grande varietà di grigi. Scegliamone uno. Non gode di gran fama, il grigio, ma è pur sempre una luce che si accende nel nero.
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