Quando in un paese regna l’instabilità,quando vedi che i poveri diventano sempre più poveri,quando vedi aumentare il fenomeno dell’accattonaggio,dei furti di generi alimentari nei supermercati,quando senti parlare di crollo dell’economia,di default,di recessione,insomma quando tutti i giorni apri i giornali e leggi sempre le stesse amare notizie e non intravedi una via d’uscita,allora la crisi ha davvero invaso la tua vita,ti appare come un muro ad ostruire il tuo cammino.Di sicuro questa sensazione non è avvertita in coloro che fanno parte della casta dei privilegiati e cioè di coloro che vivono nella ricchezza.
E' cambiato il governo ma le cose rimangono invariate,si studiano manovre e poi ti accorgi che i colpiti sono sempre i poveri cristi.Il dio danaro è quello che fa muovere il mondo,la distribuzione della ricchezza non sarà mai equa,la crisi non è solo economica è una crisi che va al di là e riguarda il crollo e la scomparsa dei valori fondamentali della vita che sono stati cancellati per lasciare il posto alla divinazione di un solo Dio, il Dio danaro.Infatti se analizziamo bene ci rendiamo conto che le economie mondiali ed i mercati sono basati sul principio dello squilibrio.Le economie più competitive sono quelle dove diritti umani e sociali sono inesistenti o perzialmente sviluppati.Questo ha favorito imprenditori,banche e quant'altro ad introitare maggiormente su queste disuguaglianze.La situazione economica creatasi è figlia di queste premesse.Le imprese e la ricchezza si trasferiscono presso questi paesi.Ed ecco che alla fine a pagare sono le popolazioni indebitate.Il debito del mancato riequilibrio sociale e dei diritti umani nel mondo,sul quale in tanti lucrano ed hanno lucrato viene trasferito alla gente, che deve pagare per la mancanza di competenza di chi ci governa.E loro mantengoni i privilegi!!!!
La migliore azione per rifondare l'economia mondiale sarebbe di operare per una uniformità di diritti umani e condizioni economiche. In tal modo ogni paese ripartirebbe da una base uniforme per competere sul mercato con una reale concorrenza e si eviterebbe la delicalizzazione delle imprese.
Si ripianano i debiti evitando di mandare la gente in pensione anzichè incentivare il ricambio sul lavoro tra anziani e giovani. Ci danno a bere che se l'Italia esce dall'euro é una catastrofe ma nessuno spiega perché. Forse perché a loro conviene cosi'?Perchè nessuno dice che l'INPS è ampiamente in attivo? Perchè nessuno dice che prelevando tramite ICI e pensioni si sta facendo una partimoniale all'incontrario scaricando tutti sui soliti che pagano?
L’ euroautodistruzione(Vittorio Zucconi)
Quarant’anni or sono, quando la benzina costava pochissimo, arrivai a Bruxelles da Milano in auto (per risparmiare avevo anche dormito in macchina) sotto l’immancabile pioggia a secchi per prendere servizio, nell’Europa credevo, ci speravo, ne ero certo. Mai avrei immaginato che alle soglie del 2012 l’Europa sarebbe riuscita a ridursi in queste miserabili condizioni, tra le mani di nanetti e nanette incapaci di guardare oltre la punta dei propri piedini. Eppure avrei dovuto sapere, con la mia fanatica passione per la storia del “Secolo Breve”, quella che nelle scuole italiane non si era e non si è mai davvero insegnata e spiegata, che proprio l’Europa era riuscita a suicidarsi per due volte in appena trent’anni, buttandosi dal trono globale sopra il quale era seduta nel 1914 e trascinando con sé il resto del mondo nelle più sanguinarie, sistematiche e allucinate voragini che mai l’umanità avesse visto prima. Altro che complotti. Portiamo dentro i noi i semi della nostra distruzione e infatti appena ci siamo creduti di nuovo forti, pasciuti e al sicuro, e una generazione di governanti senza memoria e senza vergogna ha preso il potere, i semi hanno prodotto ancora una volta i loro fruttiPaolo Ferrero:Il vertice europeo si è concluso con la piena vittoria della Cancelliera Merkel: E’ stato deciso un vero e proprio Colpo di Stato Monetario e l’ordine di Berlino regna in Europa! Il modello a cui si ispira la Merkel sono evidentemente le folli politiche restrittive che il cancelliere Bruning impose alla Germania dopo la crisi del ’29. Portarono a 5 milioni di disoccupati e alla vittoria di Hitler nelle elezioni del gennaio ’33. Le misure adottate al vertice sono prima ancora che un disastro una follia: 1) sono pesantemente recessive, aggravano la crisi e spingono molti paesi – tra cui l’Italia – sulla strada della Grecia. Per un paese come l’Italia non si tratterà solo di garantire il pareggio di bilancio ma anche di fare – per vent’anni di fila - un ulteriore taglio di 40 miliardi all’anno al fine di rispettare l'Euro Plus Pact. Una stangata che demolirà l’economia italiana, distruggerà il welfare e porterà alla svendita di tutti i servizi pubblici locali e di tutto l’apparato industriale pubblico. 2) La modifica dei meccanismi di assunzione delle decisioni e le sanzioni automatiche riducono i paesi come l’Italia in un protettorato tedesco privo di potere reale. Si tratta di una palese distruzione della democrazia nel nostro paese e di una palese violazione della Costituzione italiana. E’ del tutto incostituzionale che un governo di tecnocrati, non eletto dal popolo, possa decidere che l’Italia non è più un paese sovrano ma un protettorato tedesco. 3) Nell’accordo non vi è alcuna misura per sconfiggere la speculazione finanziaria e la BCE continua a non poter acquistare direttamente i titoli di stato. La destra prussiana della Merkel ha quindi vinto su tutta la linea e i miliardi stanziati nel fondo “salva stati” sono solo la misura di quanto gli speculatori possono succhiare agli stati europei prima di farli fallire. Con il vertice di ieri si è fatto un deciso passo in avanti verso il baratro e la demolizione dell’Euro.
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