Stille di pioggia Su declivi bruciati arsi dal fuoco di cento battaglie spazzati dal vento di mille lamenti scendono grondano scivolano adagio adagio
a mescolarsi
scambiarsi
e confondersi
con gocce di sangue
ancora stillante
dalle crepe
di martoriati pendici
e straziati altopiani.
Linfa vermiglia
di giovani cuori nati già eroi imporpora l’erba di verde rigoglio dall’altra parte del prato oltre la bianca rena di collina Di lontano, da quassù quel lembo di terra appare ai nostri occhi velati da un pianto di dolorosa e fiera memoria quale immacolato tricolore.
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