Intanto anche il Siria scoppia la rivolta,interveniamo pure lì?Come ho detto fin dall'inizio ho tanti dubbi,e questi litigi di potere lo dimostrano ancora di più...sui veri motivi dell'intervento in Libia,anche perchè se si voleva aiutare i ribelli si poteva fare in altro modo e molto prima...Adesso vedo una guerra di potere e un interesse a far durare il conflitto più tempo possibile...a chi crede he durerà pochi giorni dico...poveri illusi!!!!Ma nonostante questo e vedendo quello che stà succendendo (come dicevo prima) in Siria,Bahrein...noto un mondo pieno di dittatori che, come Gheddafi, umiliano popoli in rivolta e ci sono decine e decine di esempi di paesi divisi, insanguinati da guerre civili non meno gravi di quella libica,che producono ogni anno migliaia di vittime.Ma la nostra società opera da tempo scelte selettive,intervenendo quando vengono toccati gli interessi occidentali e continuando a chiudere gli occhi sulle guerre più sanguinose, le stragi e gli stupri di massa che vengono perpetrati lontano dal cortile di casa.Come può reggere il pretesto dei motivi umanitari, se viene applicato con la formula dei due pesi e due misure?
In Costa d'Avorio è in atto da mesi una guerra civile.
Centinaia e centinaia di morti e circa 500 mila civili in fuga dagli scontri: questo il bilancio.Una escalation di violenza che grava in maniera insostenibile non soltanto sulla Costa d'Avorio ma anche sugli impoveriti paesi vicini, come Liberia e Ghana, che stanno accogliendo l'esodo incontrollato dei rifugiati.Gli stessi volenterosi pronti a far guerra alla Libia hanno dichiarato di condannare fermamente gli attacchi contro i civili in Costa d'Avorio:la Francia ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di adottare sanzioni più severe contro il presidente ancora in carica Laurent Gbagbo, lo stesso ha fatto il segretario di Stato americano, Hillary Clinton. Ma qui nessuno si è sognato di mandare caccia bombardieri per impedire il massacro delle popolazioni civili.
E ancora…Continuano gli eccidi nella Repubblica Democratica del Congo. Le cifre, quasi 2.000 persone uccise e altrettante sequestrate, non rendono conto del gravissimo quadro umanitario che va sempre più deteriorandosi, nel silenzio della comunità internazionale L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha più volte denunciato gli stupri di migliaia di donne e bambini.Come si muovono i nostri tanto attivi stati per aiutare i più vulnerabili in questo angolo dimenticato di Africa? L'ONU, che pure aveva dispiegato la sua più imponente missione di pace, sta ridimensionando l'impegno e ha già ritirato duemila uomini.La presenza dei peacekeeping è sporadica e insufficiente, mancano i mezzi e lo stesso Ban Ki Moon ammette che sarà difficile proteggere i civili se i paesi partecipanti continueranno a far mancare il loro appoggio..Che ci si sia accorti che l’instabilità del Congo permette lo sfruttamento delle enormi risorse naturali del paese da parte dei gruppi armati, i quali godrebbero di appoggi al di fuori del Congo per rivendere le materie prime a soggetti economici privati?E non dimentichiamo mai in questi giorni di evidenti erezioni militariste e machiste che:
“nei conflitti di oggi, più del novanta percento delle vittime sono civili. Migliaia di donne, di bambini, di uomini inermi sono uccisi ogni anno nel mondo. Molti di più sono i feriti e i mutilati” (Gino Strada) Ripeto è giusto aiutare(sotenere!!!) i ribelli Libici,certamente non come si stà muovendo il carrozzone della guerra....Cmq è bene ricordare che non c'è solo la Libia!!
Ecco perché Gheddy s'è incazzato:
Comunicato Stampa(R.PANI)
24 Marzo 2011
Il resoconto fornito da alcune agenzie di stampa in merito alla cena di ieri sera del presidente berlusconi con il gruppo dei Responsabili è ricco di fantasie e imprecisioni. In particolare, il Presidente non ha cantato alcuna canzone.E non sto facendo la spiritosa, al punto che per essere più precisa ancora, oltre a postare l'immagine del sito del Governo Italiano, indico di seguito il link del Comunicato Stampa del protavoce della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il quale, almeno, ci è stato risparmiata la caratterizzazione d'urgenza.È senza dubbio rassicurante sapere che nei giorni in cui il nostro paese di ritrovava per l'ennesima volta impegnato in una guerra imperialista, il vostro primo ministro non abbia cantato una canzone durante la cena, insieme al gruppo dei Responsabili, quello guidato da un neo ministro in odore di mafia. Ci lascia ben sperare. E mi viene in mente la guerra solo perché aprendo i giornali di questi giorni, è la prima notizia nella quale ti imbatti, con il rimbalzo delle illuminanti dichiarazioni dei formidabili ed eccelsi ministri che ci rappresentano. Ora per esempio frattini che dice a Sarkozy: “Anche noi abbiamo delle idee”, e credo – mi rifiuto di leggere o sapere – che sia per via dell'ennesima estromissione dai convegni nei quali si studiano piani e strategia, come quella, per esempio di pretendere la soluzione diplomatica del conflitto.Sapere che non ha cantato nemmeno una canzone, in questo periodo in cui gli operai continuano ad essere ammazzati dal lavoro, o in cui si lasciano i migranti alla fame, rinchiusi senza barriere su un'isola dalla quale non possono fuggire, abbandonati al loro destino o controllati dalla Polizia, ci rende tutti più tranquilli. Che il governo, mentre paralizza il sistema giudiziario italiano, con norme tese all'impunità di un debosciato, senta la necessità di specificare che il tizio cantante non si sia esibito, dà l'esatta rappresentazione della valenza del nostro paese nel mondo. Al mondo.Perché a noi no. In fondo a noi non ci basta mai. Chissà, magari presto l'italiota sarà pronto anche a tirare un sospiro di sollievo, quando il comunicato stampa della Presidenza del Consiglio, dovesse dirci che durante la cena con gli affiliati della cosca, il tizio non ha violentato nessuna bambina, o sciolto il suo nemico nell'acido.
(RITA PANI)
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