Il viso ha pupille come amuleti d’ebano e argento
Acque da ciglia sgorganti, sponda di laghi cinta di pioppi
Gli occhi, non provi sgomento per gli occhi?
I sogni e i grigi occhi,
gli occhi blu dalle mille sfumature
gli occhi ambrati e dolci
la seduzione degli occhi chiari
la forza e la dolcezza degli occhi scuri.
Tutti gli occhi,
quelli chiari come il cielo
o profondi come l’oceano
o vasti e illusori come il deserto
quelli che portano i sensi nell’etereo regno dove tutto è bellezza
gli occhi percorsi da nubi piene di lampi e pioggia
quelli da cui distogli lo sguardo solo per cercare un neo,
chicco di bellezza
occhi vicini e tondi, occhi a mandorla e allungati,
infossati nelle orbite per aver troppo scrutato
quelli che, pigri, lentamente si volgono
quelli dalla palpebra superioreche lieve si posa,
come stormo di candidi uccelli
plana sui laghi del nord
altri occhi emanano raggi di fiamma verde,
come uncini attraggono il cuore che guarda
ed altri, ed altri ancora…
occhi sensibili
occhi pensierosi
occhi lieti
occhi che cantano
che armano odio e ira
che sono voragini di misteri!
Gli occhi e i loro segreti
Occhi celano pensieri, o li svelano
Occhi appesantiti dal velo dell’apatia
dalle pupille dilatate d’amore, e contratte d’odio
Occhi chiedono incessanti "chi sei" e
tornano a chiederlo ad ogni tua risposta
occhi che decidono in un lampo "tu sei mio schiavo"
o che implorano "ho bisogno di soffrire, chi saprà torturarmi?"
occhi che dicono "voglio opprimere, dov’è la mia vittima?"
occhi che sorridono e supplicano
occhi in cui risplende l’incanto della preghiera e l’estasi dell’orante
occhi che indagano nei tuoi segreti e chiedono "non mi conosci?"
occhi che alternano domande e seduzioni, dinieghi e affermazioni.
Gli occhi, gli occhi, non ti sgomentano, gli occhi?
E tu, qual è il colore dei tuoi occhi, cosa esprimono,
a quale visibile o invisibile si rivolgono?
Vai allo specchio
guarda i tuoi talismani incantati, li avevi mai studiati prima d’ora?
Osservali in fondo al loro abisso, troverai la voglia di sapere,
che spia il movimento del creato, e degli astri insegue l’eterno moto
e nell’abisso più profondo vedrai ogni luogo, ogni viso, ogni cosa…
E se vorrai conoscere me, l’ignoto, scruta le tue pupille,
il tuo sguardo mi troverà in se stesso, tuo malgrado.
18 dic 2010
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