13 dic 2010

Francesco De Gregori - L'uccisione di Babbo Natale

Dietro a questo titolo indubbiamente c'è chi drizza le orecchie (in effetti la conoscono in pochi) una canzone di Francesco De Gregori  tratta dall'album  Buffalo Bill (1976) che contiene le più famose Santa Lucia e – appunto – Buffalo Bill....L’uccisione di Babbo Natale", per ammissione dello stesso De Gregori, è la sua unica canzone "amorale"; racconta la fine dell’infanzia e delle illusioni a essa legate (o forse il finto borghese che si ribella e insieme alla proletaria uccide la borghesia, e poi da lei torna?) con un testo splendido, in cui il cantautore romano conferma tutta la sua abilità nel lanciare messaggi appena annunciati,ma graffianti e trasversali, in un’atmosfera favolesca

Dolly del mare profondo, figlia di minatori,
si leva le scarpe e cammina sull'erba
insieme al figlio del figlio dei fiori.
E fanno la solita strada fino al cadavere del grillo,
la luna impaurita li guarda passare
...e le stelle sono punte di spillo.
E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo e intanto mangiando
ingannano il tempo ma non dovranno ingannarlo a lungo.
Infatti arriva Babbo Natale,
carico di ferro e carbone,
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.
E Dolly gli pulisce le mani con una fetta di pane,
le nuvole passano dietro la luna
e da lontano sta abbaiando un cane.
E la neve comincia a cadere,
la neve che cadeva sul prato
e in pochi minuti si sparse la voce
che Babbo Natale era stato ammazzato.
Così Dolly del mare profondo
e il figlio del figlio dei fiori si danno la mano
e ritornano a casa, tornano a casa dai genitori.

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