24 nov 2010

Mistificatori........

Per fortuna ieri sera non ho seguito Ballarò,mi sono risparmiato la solita patetica propaganda del ducetto,l'ennesima dimostrazione di arroganza e maleducazione di Berlusconi e di questo Governo.Oggi ho avuto modo di riascoltare l'intero intervento....Si nota  un'atteggiamento tipico dei dittatori,sì perchè in una qualsiasi democrazia le cose funzionano così: una parte dice la sua,l'altra parte controbatte.Nessuna delle due parti ha ragione a priori né ha il diritto di non ascoltare e non rispondere all'altra.Nel berlusconismo funziona così: berlusconi dice la sua chiunque abbia qualcosa da obbiettare o chiunque non sia d'accordo con lui (pure se lui affermasse,coperto da 2 metri di neve a gennaio in centro a Cortina,che la temperatura rasenta i 40° all'ombra) è un mistificatore, un comunista un prevaricatore, un dissidente. berlusconi ha il diritto di dire quello che vuole quando vuole e senza che nessuno osi contraddirlo.Senza che nemmeno nessuno osi fargli delle domande.In caso lo facesse è un prepotente, un arrogante, un ignorante....

Quindi lui non ha bisogno di contradditorio,suo abitat naturale è l'arena,un'arena mediatizzata e qui ha buon gioco.Ha già schierato l'artiglieria (il Giornale, Libero, le sue televisioni), impone il campo dello scontro (una costituzione che non c'è), il metodo (la diatriba, l'attacco personale, la diffamazione),come dire rimesta,rimesta che qualcosa ne uscirà.E qualcosa in effetti ne è uscito: mai s'era visto un imbarbarimento della politica nei fatti e nel liguaggio, mai un corsa sfrenata al bene particolare,un palese disprezzo di ogni legittimo bene comune. Altro che capolinea, questo è un oscuro medioevo, un triviale basso impero, in un contesto pauroso di disgragazione sociale,di debolezza economica,deserto di idee e di alternative.Ricordo che una volta c'era uno,che si comportava proprio come B. si chiamava Benito. 

Poi ha detto "mistificatori"?Ha affermato che Giovanni Floris (conduttore di "Ballarò”) ed i suoi collaboratori sono dei "mistificatori"?A parte il fatto che mi è sembrato di assistere alla storiella del bue che chiama cornuto l'asino.Ma, mi chiedo: è mistificazione sostenere che il problema dei rifiuti a Napoli e provincia ed in Campania, in generale, non è stato mai risolto? E' mistificazione rilevare (quanto hanno evidenziato gli ispettori europei) che la questione della spazzatura,a Napoli e dintorni ,è rimasta, drammaticamente, uguale a quella di due anni fa nonostante il trionfale proclama berlusconiano in cui si assicurava che di rifiuti in Campania non se ne sarebbe più parlato? E' mistificazione dire che oggi (così come ieri e così come un mese fa) sulle strade di Napoli e provincia giacciono circa ottomila tonnellate di immondizia pregna di fetore, di topi e d'insetti che minacciano la salute dei cittadini? Se tutto questo è vero, com'è vero, chi è il "mistificatore?
Ecco alcune immagini:


Vorrei poi ricordare agli Italiani immemori che la battaglia sulla "monnezza partenopea" fu alla base dell'ultimo successo elettorale del Cavaliere,unitamente all'impresa titanica del "salvataggio" Alitalia. Per quanto riguarda il primo caso i risultati sono visibili,del secondo sappiamo che, a fronte dell'intervento Air France, a costo zero per il contribuente italiano, in quanto gli accordi con la compagnia francese prevedevano che quest'ultima si accollasse anche il debito Alitalia; l'intervento governativo portò il debito a carico della comunità (italiana) e a ricomprendere nell'operazione anche il salvataggio dell'azienda privata AirOne. Così si vincono le elezioni in Italia, millantando e facendo credere ciò che non é. Però anche noi ci mettiamo del nostro, a credere a ogni fandonia. Quella sull'Alitalia rimane tutt'ora scandalosa, ancorchè dimenticata

A proposito di contraddittorio dopo la propaganda di Maroni sulla lotta alle Mafie su come lo stato e il suo governo si stanno operando per questo.....leggo:Le stragi del ’93 via dei Georgofili" Stato assente tra le parti civili" e su questo voglio condividere il pezzo di  Concita De Gregorio LA COLPA PIU' GRAVE scrive:
Freschi dell'elenco letto per «diritto di replica» dal ministro Maroni davanti a 10 milioni di spettatori - non era un elenco, ad essere precisi, ma un comizio bonsai. Bene ha fatto Fazio a chiedere a Maroni se sia disposto ad offrire medesimo diritto di replica, nelle stanze del Ministero, a chi non fosse d'accordo col suo operato - ecco che possiamo aggiungere oggi l'undicesima omissione rispetto alle dieci questioni inevase da noi sollevate solo due giorni fa. Ieri si è aperto a Firenze il processo sulla strage di via de' Georgofili, che a proposito di lotta alle mafie è il crocevia fondamentale. Si tratta di capire chi siano stati i mandanti delle stragi mafiose del '93.
 
Il '93, è bene ricordarlo, è arrivato puntuale dodici mesi dopo il '92. È di questi giorni la motivazione della sentenza d'Appello che sostiene come fino al '92 Marcello Dell'Utri sia stato il mediatore fra Berlusconi e Cosa Nostra. Nel '93, a Firenze, scoppia la bomba che devasta il cuore antico della città e uccide cinque persone, vorrei nominarle: Caterina e Nadia Nencioni, due sorelle di 50 giorni e 9 anni, i loro genitori Fabrizio e Angela Fiume, Dario Capolicchio, studente. Ebbene: lo stato non si è costituito parte civile al processo. È come dire che non si sente parte lesa, che non è interessato, a nome di tutti gli italiani, a sapere come siano andate le cose, a punire i colpevoli. La regione Toscana e il Comune di Firenze lo hanno fatto: lo Stato no. Una dimenticanza? Il governo italiano non può essersi dimenticato quelle inchieste perché sono la materia che, sottotraccia, arroventa la scena politica. Scandiscono l'agenda, le inchieste di Firenze e di Palermo. La ricerca dei mandanti occulti delle stragi, la trattativa fra Stato e Cosa Nostra. È di questo che si parla nei corridoi di palazzo, da mesi. È su questo che la Commissione antimafia sta conducendo fittissime audizioni. C'è un legame politico formidabile fra l'esito di quelle inchieste e di quei processi e la residua credibilità di questo governo e di chi lo guida. Se - per questa ragione - la dimenticanza fosse strategica sarebbe ancora più grave. La notifica era in Gazzetta ufficiale, osserva desolato il procuratore Quattrocchi: «Sarebbe bastato che l'avvocatura avesse letto la Gazzetta, cosa che peraltro dovrebbe fare tutti i giorni».


Ne scrive per noi Claudia Fusani.Nel frattempo il principale patrimonio di questo paese - il sapere e la cultura, formidabili generatori di lavoro e di ricchezza - viene consapevolmente dilapidato secondo un disegno delittuoso che punta a rendere gli italiani servi sciocchi, acritici sudditi del generoso signore. Il presidente Napolitano, solidarizzando ieri coi lavoratori dello spettacolo, ha definito la cultura «la risorsa più grande» ed è arrivato a dire «inspiegabile» la soppressione dell'Eti, ente teatrale italiano dal fido Bondi prontamente definito «inutile». Negli Atenei di tutta italia - e nei licei - è in atto una protesta contro l'insensata sedicente riforma Gelmini che coinvolge migliaia e migliaia di ricercatori e docenti pronti a salire sui tetti, a mostrarsi in foto segnaletiche come criminali, a fare in modo insomma che il tracollo dell'Università sia percepito dal mondo intero per quello che è: una strage di intelligenze. Non esiste, per chi fa politica, una colpa più grave.

1 commento:

  1. Speriamo che la maggior parte degli Italiani si rendano conto da chi siamo governati....Da parte mia lo butterei giù dall'ultimo piano di un grattacielo. Coraggio forse questa volta c'è la faremo.

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